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Grammatorcynus bicarinatus

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Grammatorcynus bicarinatus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdinePerciformes
FamigliaScombridae
GenereGrammatorcynus
SpecieG. bicarinatus
Nomenclatura binomiale
Grammatorcynus bicarinatus
(Quoy e Gaimard, 1825)

Grammatorcynus bicarinatus (Quoy e Gaimard, 1825) è un pesce osseo marino della famiglia Scombridae.

Grammatorcynus bicarinatus ha corpo allungato e leggermente compresso ai lati. La bocca è relativamente piccola, raggiunge il centro dell'occhio. Anche l'occhio è piuttosto piccolo. La bocca è armata di denti sottili di forma conica. Le pinne dorsali sono due: la prima con raggi spinosi di altezza decrescente, la seconda breve, piccola e falcata. L'anale è simile alla seconda dorsale, in posizione leggermente più arretrata. Sul peduncolo caudale sono presenti da 6 a 7 pinnule e tre carene per lato, di cui la centrale più grande. Le pinne pettorali sono corte. Sono presenti due linee laterali, un che segue il profilo dorsale del corpo e l'altra che attraversa verticalmente il corpo all'altezza delle pinne pettorali e quindi decorre nella parte ventrale per unirsi all'altra sul peduncolo caudale. Il corpo è coperto interamente di piccole scaglie[2].[3].

Il colore è uniformemente argenteo, con una serie di punti scuri lungo il profilo ventrale[2].

La taglia massima nota è di 112 cm. Il peso massimo noto è di 13,5 kg[3].

Distribuzione e habitat

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Questa specie è endemica delle acque australiane, raramente più a sud del 30º parallelo. Esistono segnalazioni anche dal sud della Papua Nuova Guinea[2][3].

È un pesce pelagico costiero, particolarmente comune lungo la Grande Barriera Corallina durante l'alta marea si sposta nelle lagune coralline[3].

Forma densi banchi nei pressi delle barriere coralline[2].

Alimentazione

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È una specie carnivora, caccia soprattutto clupeidi durante l'alta marea nelle lagune[3].

È oggetto di pesca specifica nel Queensland australiano non per consumo diretto ma per essere usato come esca. È oggetto anche di pesca sportiva. È commestibile ma deve essere sfregato con succo di limone prima di essere cucinato altrimenti emette uno sgradevole odore di ammoniaca[1].

Conservazione

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Questa specie è classificata dalla IUCN come in pericolo minimo di estinzione. Sebbene la consistenza delle popolazioni della specie non sia nota con esattezza non pare soggetta a sovrapesca e una parte consistente dell'areale è situata all'interno del Parco marino della Grande barriera corallina[1].

  1. ^ a b c (EN) Grammatorcynus bicarinatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c d COLLETE, B.B. 1986. Scombridae. In P.J.P. White head, M.-L. Bauchot, J.-C. Hureau, J. Nielsen, and E. Tortonese (eds.), Fishes of the North-eastern Atlantic and the Mediterranea. Vol II, pp. 981-997. UNESCO, Paris. Scaricabile qui[collegamento interrotto]
  3. ^ a b c d e (EN) Grammatorcynus bicarinatus, su FishBase. URL consultato il 05/03/2015.

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