Vai al contenuto

Give It Up or Turnit a Loose

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Give It Up or Turnit a Loose
singolo discografico
ArtistaJames Brown
Pubblicazionegennaio 1969
Durata2:45
Album di provenienzaAin't It Funky
Dischi1
Tracce2
GenereFunk
EtichettaKing Records
6213
ProduttoreJames Brown
Registrazione29 ottobre 1968, Criteria Studios, Miami, Florida
Formati7"
NoteB-side: I'll Lose My Mind
James Brown - cronologia
Singolo precedente
Tit for Tat (Ain't No Taking Back)
(1968)
Singolo successivo
(1969)

Give It Up or Turnit a Loose è un brano musicale funk di James Brown, composto da Charles Bobbit. Pubblicato come singolo nel 1969, il brano raggiunse la vetta della classifica R&B e la posizione numero 15 della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti.[1][2]

Originariamente Give It Up or Turnit a Loose apparve come pezzo strumentale nell'album Ain't It Funky (1970), con la traccia vocale di Brown rimossa e delle parti di chitarra aggiuntive sovraincise, mentre la versione cantata fu inclusa in Soul Classics (1972).

«L'originale Give It Up or Turnit a Loose venne pubblicata su singolo all'inizio del '69, arrangiata da "Pee Wee" Ellis. Un anno dopo, rinvigorito dalla sua nuova band, Mr. Brown avrebbe reindirizzato Give It Up. Dove la versione originale aveva sfumature jazz, questa rivisitazione era cinetica, cruda, ruvida. Questa mostruosa bomba funk esplose negli ambienti underground nel '73, quando un giovane DJ del Bronx chiamato Kool Herc mise sui giradischi due copie di Sex Machine e poi effettuò un esteso lavoro di "taglia e cuci" sul break percussivo strumentale. Era nato l'Hip-hop. Da allora le onde d'urto si avvertono ancora».
— Stephen Ivory[3]
DJ Kool Herc nel 1999 con in mano una copia dell'album Sex Machine di James Brown

Brown ri-registrò Give It Up or Turnit a Loose con la band d'accompagnamento The J.B.'s per il suo doppio album del 1970 Sex Machine. Lunga oltre cinque minuti, questa incisione utilizza un arrangiamento strumentale sostanzialmente differente, con l'aggiunta di un riff d'organo elettronico e una linea di basso, oltre a un testo diverso. Questa versione include Clyde Stubblefield alla batteria e alle conga.[4] Un remix di questa versione ad opera di Tim Rogers appare nella compilation In the Jungle Groove del 1986. La versione remixata è stata oggetto di ampio campionamento da parte dei musicisti rap. Una versione dal vivo della canzone è stata inclusa nell'album Live at Chastain Park (1988).

Nel 1974 la canzone venne incisa da Lyn Collins, con la produzione di Brown.

Dick Hyman registrò una versione al sintetizzatore di Give It Up or Turnit a Loose nel suo album The Age of Electronicus del 1969.

Classifica (1969) Posizione
U.S. Billboard Hot 100 15
U.S. Billboard Hot Black Singles 1
Versione 1969
  1. ^ Joel Whitburn, Top R&B/Hip-Hop Singles: 1942-2004, Record Research, 2004, p. 84.
  2. ^ White, Cliff (1991). "Discography". In Star Time (pp. 54–59) [CD booklet]. New York: PolyGram Records.
  3. ^ Ivory, Stephen. The Funk Box, 2000, Hip-O Records, booklet CD del box set, p. 2.
  4. ^ The 100 Greatest Drummers of Alternative Music, su spin.com, Spin, 21 maggio 2013. URL consultato il 23 febbraio 2019 (archiviato il 23 febbraio 2019).
  5. ^ Leeds, Alan, and Harry Weinger (1991). "Star Time: Song by Song". In Star Time (pp. 46–53) [CD booklet]. New York: PolyGram Records.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica