Vai al contenuto

Giovanni Cini (religioso)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – "Cini" rimanda qui. Se stai cercando lo scultore italiano, vedi Giovanni Cini (scultore).
Beato Giovanni della Pace

Religioso

 
NascitaPisa, 1270
MortePisa, 1335
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione10 settembre 1857 da papa Pio IX (per equipollenza)

Giovanni Cini (noto anche come J. della Pace, de Porta Pacis, Giovanni Soldato, Stipendario) (Pisa, 1270Pisa, 1335) è stato un religioso italiano, beatificato dalla Chiesa cattolica.

«Era un soldataccio della Repubblica Pisana, alto, grande e robusto. Faceva una vita, appunto, da soldataccio, non troppo edificante. Ma, stranamente, faceva anche parte del Terz'Ordine francescano.»

In gioventù fu soldato della Repubblica Pisana. Nel 1296 fu responsabile di un attentato contro l'arcivescovo di Pisa e per questo crimine fu punito con il carcere.

Questo fatto risulta incredibilmente incompatibile con la vita di un uomo che in seguito sarà proclamato beato dalla Chiesa, ma è altresì vero che fu la scintilla che innescò un cambiamento spirituale nella sua coscienza.

Infatti, dopo aver scontato la pena, Giovanni Cini si convertì ed entrò a far parte del Terzo Ordine Regolare di San Francesco.

In seguito Giovanni Cini si diede a vita eremitica presso la Porta della Pace di Pisa, da cui prese il nome Giovanni della Pace; inoltre rifondò la Congregazione degli eremiti terziari francescani, detti Fraticelli della Penitenza, che era estinta da molti anni.

Fino al 1856 era sepolto nel Camposanto Monumentale di Pisa; in quell'anno le sue sacre spoglie furono traslate nella chiesa di San Francesco dei Frati minori conventuali di Pisa.

Papa Pio IX approvò il culto di Giovanni della Pace conferendogli il titolo di beato il 10 settembre 1857.

La sua ricorrenza liturgica è il 12 novembre.

  • Analecta Iuris Pontificii III, 1858, 378-80;
  • S. Barsotti, Pro memoria sul B. Giovanni della Pace, 1901;
  • Un nuovo fiore serafico. Il B. Giovanni Cini, confessore pisano, soldato et eremita (Quaracchi, 1906);
  • Philibert Seeböck, Die Herrlichkeit der katholischen Kirche in ihren Heiligen und Seligen des 19. Jahrh.. 1900, 248;
  • L'aureola serafica. Vite dei Santi e Beati dei tre Ordini di S. Francesco, per il M.R.P. Leone, hrsg. P. Marino Marcucci, VI, 19502, 97-104;
  • Johann Evangelist Stadler, J.N. Ginal, Vollständiges Heiligenlexikon III, 1869, 420 u. 422f.; - Holweck, 557;
  • Dom Baudot, Dictionnaire d'Hagiographie, 1925, 371; - Doyé I, 600; - Enciclopedia Cattolica III, 1949, 1679; - Thurston-Attwater IV, 326; - LThK V, 1021
  • Michele Franceschini, CINI, Giovanni, beato, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 25, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1981. URL consultato il 27 dicembre 2015. Modifica su Wikidata

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN260207001 · BAV 495/60790