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Giovanni Cimara

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Giovanni Cimara (Roma, 1º febbraio 188914 dicembre 1970) è stato un attore italiano di cinema, radio e teatro.

Nato da una nobile famiglia romana e fratello del ben più celebre Luigi Cimara, nonché del musicista Pietro Cimara, ebbe una non fortunata carriera di attore in giovane età ma riuscì, successivamente, a rifarsi ottenendo una prima scrittura in teatro dal grande Ermete Zacconi, per passare quindi alla compagnia di Dina Galli.

Fu anche molto attivo nel cinema muto dove debuttò nel 1913 con un contratto con la casa di produzione Latium ed in seguito fu apprezzato protagonista di film prodotti dalla casa di produzione Pasquali Film e Edison Film, poi dal 1918 lavorò per la Ambrosio Film e infine, dal 1921 con la Silentium Film e Rodolfi Film.

In quell'epoca apparve in pellicole importanti e di grande successo come Le primule insanguinate del 1914, Ettore Fieramosca del 1915, Passione tsigana e La contessa Arsenia diretti da Ernesto Maria Pasquali nel 1916. Seguirono poi L'amante della luna del 1919 (film in due episodi) e Canaglia dorata del 1921 (in tre episodi) fino a La vena d'oro del 1930, diretto da Guglielmo Zorzi.

Con l'avvento del sonoro le sue partecipazioni a film si diradarono e negli anni trenta entrò all'EIAR dove divenne un quotato attore radiofonico in un periodo in cui la prosa attraverso l'apparecchio radio era seguitissima. Nel 1933 è Lisandro in Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare per la regia di Max Reinhardt con Carlo Lombardi, Cele Abba, Nerio Bernardi, Rina Morelli, Sarah Ferrati, Cesare Bettarini, Armando Migliari, Ruggero Lupi, Luigi Almirante, Giuseppe Pierozzi, Memo Benassi, Evi Maltagliati ed Eva Magni nel Giardino di Boboli e Sinibaldo nella prima assoluta di La rappresentazione di Santa Uliva nel Chiostro Grande della Basilica di Santa Croce di Firenze con la Morelli, Bettarini, Benassi, Andreina Pagnani, Lupi, Lombardi, la Ferrati, Bernardi e Migliari per la regia di Jacques Copeau. Nel 1940 fu scritturato per interpretare se stesso nel film Ecco la radio!, diretto da Giacomo Gentilomo.

Alla radio continuò a lavorare assiduamente anche nel dopoguerra recitando con la Compagnia del Teatro Comico Musicale di Roma diretta da Riccardo Mantoni.

Cimara divenne, dal 1946, per un certo periodo docente di recitazione alla Libera Accademia d'Arte di Torino apparendo di tanto in tanto in ruoli secondari in alcuni film degli anni quaranta e cinquanta: tra questi meritano una menzione Campo di maggio, Catene invisibili e Lo scapolo di Antonio Pietrangeli del 1955 dove fu accanto ad Alberto Sordi.

Tornò anche, di tanto in tanto, a lavorare in teatro.

Si sposò due volte, la prima con l'attrice radiofonica Lina Franceschi, poi con Paola Fiorentini.

Varietà radiofonici Rai

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Prosa radiofonica

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  • L'imperatore della velocità, Radiosinesi in un atto di Giorgio Erico, regia di Alberto Casella trasmessa il 18 gennaio 1937
  • Angela mia, tre atti di Paola Riccora, trasmessa il 4 marzo 1940.
  • Un orologio si è fermato di Edoardo Anton, trasmessa il 2 febbraio 1941.

Prosa televisiva

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  • Gli attori, Gremese editore, Roma 1999.
  • Il Radiocorriere, fascicoli vari.

Collegamenti esterni

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