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Giovan Filippo Giarrè

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Pergolato nella sala delle Ville medicee a villa la Quiete (in collaborazione con Benedetto Fortini)

Giovan Filippo Giarrè (Firenze, ... – Firenze, 1750 circa) è stato un pittore italiano, attivo a Firenze tra il 1706 e il 1747.

Si formò come figurista nella bottega di Francesco Botti, specializzandosi poi in quadrature ad affresco sotto la guida prima di Rinaldo Botti, poi di Benedetto Fortini e infine di Lorenzo del Moro.

Al 1706 risale la sua immatricolazione all'Accademia delle arti del disegno[1], e al 1710 la sua prima opera documentata, una non meglio precisata "pittura" nell'oratorio di San Francesco Poverino a Firenze. Non è chiaro se sia lo stesso "Filippo Giarrè" che, in un'altra scheda dell'archivio, risulta immatricolato con numerosi incarichi fino al 1747[2]

Qualche anno dopo figurò tra gli artisti coinvolti negli allestimenti per la canonizzazione di sant'Andrea Avellino nella chiesa dei Santi Michele e Gaetano, coordinati nel 1712 da Antonio Ferri, e nello stesso periodo è ricordato al lavoro alla villa Le Selve di Lastra a Signa e a palazzo Pitti a Firenze, ma queste opere non sono oggi rintracciabili.

La buona fama acquistata gli permise negli anni successivi di lavorare spesso nella realizzazione di pitture prospettiche, a spesso in collaborazione con altri artisti. Tra il 1716 e il 1733, a più riprese, lavorò per la famiglia Rinuccini, e tra il 1725 e il 1726 decorò alcune sale nella villa la Quiete, col Fortini.

Nel 1733 realizza gli affreschi della volta e delle lunette dell'oratorio della basilica di San Lorenzo a Firenze.

Al 1747 risale l'ultima notizia su di lui, quando fu chiamato a valutare un'opera di Francesco Papi nella villa Pandolfini di San Leonardo a Firenze.

Fu il padre di Anton Domenico Giarrè e nonno di Pietro Giarrè.

  • Sandro Bellesi, Catalogo dei pittori fiorentini del '600 e '700. Biografie e opere, Polistampa 2009.
  • F. Farneti, Giovan Filippo Giarrè, in F. Farneti, S. Bertocci, L'Architettura dell'inganno a Firenze. Spazi illusionistici nella decorazione pittorica delle chiese fra Sei e Settecento, Firenze 2002, pp. 117–121.
  • L. Ginori Lisci, I Palazzi di Firenze nella storia e nell'arte, II, Firenze 1972, p. 767.
  • M.A. Giusti, Antonio Nicola Pillori e Giovanni Filippo Giarrè, in Il museo dell'Opificio delle Pietre dure a Firenze, a cura di A. M. Giusti, P. Mazzoni, A.P. Pampaloni Martelli, Firenze 1978, p. 318.

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