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Giacomo Martorelli

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Giacomo Orazio Martorelli (Napoli, 10 gennaio 1699Napoli, 21 novembre 1777) è stato un filologo italiano.

Giacomo Martorelli nacque a Napoli il 10 gennaio 1699; accolto nel seminario, vi studiò con passione il latino, il greco e l'ebraico, poi fu a Roma segretario dei Brevi. Insegnò greco all'Università di Napoli, dal 1738, e divenne ordinario nel 1745. Morì a Napoli il 21 novembre 1777.

Giacomo Martorelli ebbe fervido ingegno e cultura, per quel tempo, mirabile; ma sconfinò nell'archeologia, disciplina in cui non aveva seria preparazione. Sostenne che a Napoli erano venute successivamente colonie di Fenici, di Eubei (donde i ravvicinamenti di Napoli con Omero, che sarebbe nativo di Cuma euboica) e di Attici. La sua fama è però legata all'interpretazione data a un reperto archeologico, che ritenne essere stato un calamaio con inchiostro, del tempo di Augusto: a tale proposito tessé una curiosa genealogia dell'inchiostro e del calamaio nell'antichità.

Scrisse tra l'altro:

  • De regia theca calamaria... (voll. 2, Napoli 1756);
  • Oratio habita III a. d. non. nov. anni 1741 in Regia Academia (Napoli 1760);
  • Ἀπολογούμενα pro graeco epigrammate latine converso (Napoli 1759);
  • Delle antiche colonie ricevute in Napoli (sotto il nome del suo mecenate Vargas Maciucca, Napoli 1764, 1765, 1778). Winckelmann fu entusiasta dell'opera dell'erudito napoletano: «L'opera vostra, scrisse al Martorelli, è di quelle che ferent omne saeculum. io l'ho Ietta, riletta, e la tornerò a leggere, quando mi verrà restituita. Omero medesimo vi caverebbe la berretta se potesse tornare in vita. Credetemi l'opera vostra è tra le poche del nostro secolo alle quali porto invidia.»
  • Domenico Diodati, Elogio di Jacopo Martorelli, Napoli 1778;
  • Emilio Amedeo De Tipaldo, Biografia degli Italiani illustri, IV, Venezia 1837, p. 370 segg.;
  • Francesco Orlandi, Elogio del defunto Giacomo Martorelli, Napoli 1778;
  • Storia della università di Napoli, Napoli 1924, pp. 452, 458.

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