George Alexander Macfarren
George Alexander Macfarren (Londra, 2 marzo 1813 – Londra, 31 ottobre 1887) è stato un compositore e insegnante inglese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Macfarren nacque da George Macfarren, un maestro di danza, autore, giornalista, direttore del Musical World, e da Elizabeth Jackson.
All'età di sette anni, Macfarren fu mandato alla scuola del dottor Nicholas a Ealing, dove suo padre era maestro di ballo; la scuola contava tra i suoi alunni John Henry, il cardinale Newman e Thomas Henry Huxley.
Sin dall'infanzia ebbe problemi con la vista che progressivamente peggiorarono fino a farlo diventare cieco nel 1860. Tuttavia, la sua cecità ha avuto scarso effetto sulla sua produttività. Ha superato le difficoltà impiegando il compositore Oliveria Prescott come amanuense.[1]
Ha studiato musica presso la Royal Academy of Music, composizione con Cipriani Potter, pianoforte con William Henry Holmes e trombone con John Smithies.
Dalla Royal Academy ricevette l'incarico, nel 1834, di insegnare musica.[2]
Il 27 settembre 1844, Macfarren sposò Clarina Thalia Andrae (1827-1916), una cantante lirica e pianista nata a Lubecca. Formatasi alla Royal Academy of Music, è stata successivamente cantante e insegnante di canto, oltre a essere una scrittrice e una prolifica traduttrice di poesia tedesca.[3]
Nel 1875 fu nominato docente di musica presso l'Università di Cambridge e dall'anno successivo divenne direttore della R.A.M.[2]
Macfarren fondò la Handel Society con lo scopo di produrre un'edizione raccolta delle opere di Georg Friedrich Händel (tra il 1843 e il 1858).
La sua ouverture Chevy Chace fu eseguita il 26 ottobre 1843 dall'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia diretta da Felix Mendelssohn, e ricevette elogi da parte di Mendelssohn e di Richard Wagner.
I suoi oratori gli portarono un successo popolare e di critica. Il più duraturo successo di questi, San Giovanni Battista, fu rappresentato per la prima volta nel 1873 al Festival di Bristol. La Resurrezione fu rappresentata per la prima volta nel 1876, e Re David nel 1883.
Tra le sue composizioni, annoveriamo: varie opere, tra le quali Don Quixote (1846), Robin Hood (1860) She Stoops to Conquer (1864) e Helvellyn (1864); musica sacra; cori; romanze; sinfonie.[2]
Riprese anche musica antica e realizzò vari saggi di didattica musicale come ad esempio: Rudiments of Harmony, Lectures on Harmony. [2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Howard E. Smither, A History of the Oratorio: The oratorio in the nineteenth and twentieth centuries, Torino, University of North Carolina Press, 2000, p. 339.
- ^ a b c d Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 364.
- ^ Pierre Degott, Translators, Interpreters, Mediators: Women Writers 1700–1900, Berna, Dow, Gillian E, 2007, pp. 225-236.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- H.C.Banister, G.A.Macfarren, his Life, WOrks and Influence, Londra, 1891
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a George Alexander Macfarren
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su George Alexander Macfarren
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Macfarren, Sir George Alexander, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Carlo Schmidl, MacFARREN, George Alexander, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Opere di George Alexander Macfarren / George Alexander Macfarren (altra versione) / George Alexander Macfarren (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di George Alexander Macfarren, su Open Library, Internet Archive.
- George Alexander Macfarren, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- (EN) Spartiti o libretti di George Alexander Macfarren, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) George Alexander Macfarren, su Discogs, Zink Media.
- (EN) George Alexander Macfarren, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61813110 · ISNI (EN) 0000 0000 8387 7326 · CERL cnp01224609 · Europeana agent/base/156072 · LCCN (EN) n82227321 · GND (DE) 102834741 · BNE (ES) XX1451760 (data) · BNF (FR) cb13947473z (data) · J9U (EN, HE) 987007283660505171 |
---|