Genius Loves Company

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Genius Loves Company
album in studio
ArtistaRay Charles
Pubblicazione31 agosto 2004
Durata54:03
Dischi1
Tracce12
GenereJazz
EtichettaConcord/Hear Music
ProduttoreJohn Burk, Phil Ramone
NoteGrammy Award Album dell'anno 2005
Grammy Award Miglior album pop vocale 2005
Certificazioni
Dischi d'oroAustria (bandiera) Austria[1]
(vendite: 15 000 )
Germania (bandiera) Germania[2]
(vendite: 100 000 )
Irlanda (bandiera) Irlanda[3]
(vendite: 7 500 )
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[4]
(vendite: 40 000 )
Portogallo (bandiera) Portogallo[5]
(vendite: 10 000 )
Dischi di platinoArgentina (bandiera) Argentina[6]
(vendite: 40 000 )
Europa (bandiera) Europa[7]
(vendite: 1 000 000 )
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (3)[8]
(vendite: 3 000 000 )
Ray Charles - cronologia
Album precedente
Strong Love Affair
(1996)
Album successivo

Genius Loves Company è un album discografico in studio pubblicato postumo dal cantante e pianista statunitense Ray Charles nell'agosto 2004 attraverso la Concord Records.

Il disco contiene diverse collaborazioni con artisti di diversa estrazione musicale ed è l'ultimo album registrato e completato da Charles prima della sua morte, avvenuta nel giugno 2004.

L'album ha raggiunto la prima posizione in Italia per tre settimane ed è arrivato primo nella Billboard 200 ed in Austria, secondo in Portogallo, terzo in Nuova Zelanda, quarto in Svizzera, Paesi Bassi ed Australia, sesto in Francia e Norvegia, nono in Svezia e decimo in Germania.

Nel corso dei Grammy Awards 2005, l'album si è aggiudicato un totale di 8 premi, tra cui album dell'anno, Grammy Award al miglior album pop vocale, diversi riconoscimenti per il singolo Here We Go Again come il Grammy Award alla registrazione dell'anno ed il Grammy Award alla miglior collaborazione vocale pop ed il Grammy Award for Best Gospel Performance per Heaven Help Us All.

  1. Here We Go Again (con Norah Jones) – 3:59 (Don Lanier, Red Steagall)
  2. Sweet Potato Pie (con James Taylor) – 3:47 (James Taylor)
  3. You Don't Know Me (con Diana Krall) – 3:55 (Eddy Arnold, Cindy Walker)
  4. Sorry Seems to Be the Hardest Word (con Elton John) – 3:59 (Elton John, Bernie Taupin)
  5. Fever (con Natalie Cole) – 3:30 (Eddie Cooley, John Davenport)
  6. Do I Ever Cross Your Mind? (con Bonnie Raitt) – 4:34 (Billy Burnette, Michael Smotherman)
  7. It Was a Very Good Year (con Willie Nelson) – 4:59 (Ervin Drake)
  8. Hey Girl (con Michael McDonald) – 5:15 (Gerry Goffin, Carole King)
  9. Sinner's Prayer (con B.B. King) – 4:25 (Lowell Fulson, Lloyd Glenn)
  10. Heaven Help Us All (con Gladys Knight) – 4:32 (Ron Miller)
  11. Over the Rainbow (con Johnny Mathis) – 4:54 (Harold Arlen, E.Y. Harburg)
  12. Crazy Love (con Van Morrison) – 3:42 (Van Morrison)
  • You Don't Know Me (18 settembre 2004)
  • Here We Go Again (2005)

Certificazioni

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  1. ^ (DE) Ray Charles - Genius Love Company – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 5 aprile 2023.
  2. ^ (DE) Ray Charles – Genius Loves Company – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  3. ^ (EN) 2005 Gold Certifications, su irishcharts.ie. URL consultato il 29 novembre 2021.
  4. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  5. ^ (PT) Top 30 Artistas - Semana 10 de 2005, su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 29 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2010).
  6. ^ (ES) Certificaciones, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 21 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  7. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2006, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 21 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  8. ^ (EN) Ray Charles - Genius Loves Company – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 5 ottobre 2019.
  9. ^ allmusic
  10. ^ riaa Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.

Collegamenti esterni

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