Gani Bobi
Gani Bobi (in serbo Гани Боби?; Lubenic, 20 novembre 1943 – 17 luglio 1995) è stato un filosofo e sociologo albanese della Jugoslavia Federale Democratica, più precisamente della regione del Kosovo.
Nacque a Lubenic, nella provincia di Pejë. Nel 1981, divenne uno dei primi professori albanesi di sociologia e filosofia, all’Università di Pristina.[1] Nel 1986, conseguì il dottorato in sociologia alla Università di Belgrado, dopo aver terminato i suoi studi di lingua e letteratura all’Università di Pristina. Visse a Pristina. Le sue pubblicazioni sono state pubblicate in cinque volumi, con il nome Vepra. Tra le sue principali pubblicazioni ci sono Sprovimet e modernitetit (1982), Paradoks kulturor (1986) e Konteksti i vetëkulturës (1994), alcune delle quali sono state tradotte in inglese e serbo.[1]
Il centro di Studi Sociali, Gani Bobi, fondato da Shkëlzen Maliqi, ha preso il suo nome.[2]
Nel 1994, nell’ultimo periodo della sua vita, lavorò come redattore di filosofia, sulla rivista Koha, pubblicata a Pristina.[3]
La scultura, Le donne di Lybeniq, di Agim Çavdarbasha, mostra delle donne, che si sporgono per vedere il funerale di Gani Bobi.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Robert Elsie, Historical Dictionary of Kosova, p. 27.
- ^ (EN) Centro di Studi Sociali Gani Bobi (PDF), su ganibobi.com. URL consultato il 5 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2010).
- ^ (EN) KOHA Ditore 10 vjetët e parë (PDF)[collegamento interrotto], Koha Prishtinë, 2007, p. 173.
- ^ (EN) Agim Çavdarbasha (1944–1999) - documenta 14, su documenta14.de. URL consultato il 7 agosto 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 75403657 · ISNI (EN) 0000 0001 0989 191X · LCCN (EN) n88114379 |
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