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The Fuzztones

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The Fuzztones
Il gruppo nel 1984 all'Irving Plaza con MC Ognir (foto di Anthony Gliozzo)
Paese d'origineStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereGarage rock[1][2]
Periodo di attività musicale1980 – in attività
EtichettaABC Records, Beggars Banquet Records, Music Maniac Records, Skreamin' Skull Records, Sin Record Company, Electrique Mud, No Fun Records, Stag-O-Lee, Cleopatra Records
Album pubblicati28
Studio8
Live10
Raccolte10
Sito ufficiale

I Fuzztones sono un gruppo musicale statunitense di genere garage rock revival, formatosi nel 1980 e da allora ancora in attività, caratterizzato da un'immagine ispirata al cinema horror come altri gruppi come The Cramps e Fleshtones.[1][3][4][5][6] Il nome deriva dal fuzz tone, effetto di distorsione inventato nel 1962 e reso celebre dall'uso in (I Can't Get No) Satisfaction dei Rolling Stones[7].

«Non c'è una band garage punk venuta dopo di loro che non ne riconosca la paternità.»

Dopo il suo arrivo a New York ed una breve esperienza con i Tina Peel nel 1980, il cantante e chitarrista Rudi Protrudi, attivo musicalmente già negli anni sessanta, e la sua compagna e tastierista Deb O'Nair fondarono i Fuzztones. Il debutto avvenne il 19 settembre 1980 al Club 57 di New York[9]. Nel 1984 pubblicarono il primo singolo Bad News Travels Fast e nel 1985 il primo album Lysergic Emanations (ABC Records)[10][11] che venne seguito dal primo tour europeo del gruppo lo stesso anno[12].

Dopo la pubblicazione del primo album, il gruppo venne invitato dal gruppo punk rock inglese The Damned[13] come ospite per il loro tour europeo[9]; nel frattempo il primo album raggiunse il secondo posto nelle classifiche.[9] Nel 1987, a seguito dello scioglimento del gruppo originale, Rudi Protrudi si trasferì a Los Angeles per riformare il gruppo; la nuova formazione ora includeva Jordan Tarlow (chitarra), John "Speediejohn" Carlucci (Basso), Jason Savall (Organo) e "Mad" Mike Czekaj alla batteria.[9] Il secondo album, In Heat, venne pubblicato nel 1989[14][15].

Con l'ingresso in formazione di Jake Cavaliere (organo), Chris Harlock (basso) e Phil Arriagada (chitarra), il gruppo pubblicò altri due album: Braindrops (1991) e Monster A-Go-Go (1992)[16][17] per poi sciogliersi nuovamente.

Nel 1993 Protrudi curò una compilation, Songs We Taught the Fuzztones, contenente versioni originali dei brani di cui il gruppo aveva fatto cover durante gli anni.[18]

Dopo alcuni anni lontano dalle scene e la pubblicazione della compilation Flashbacks,[19] il gruppo decise di riunirsi nel 1997.

Il 2001 vide il ritorno all'organo di Deb O'Nair; e nel 2003 la pubblicazione dell'album Salt for Zombies[20][21][22]. Nel 2008 venne pubblicato l'album Horny as Hell[23][24] seguito nel 2011 da Preaching to the Perverted[25][26]; lo stesso anno il gruppo intraprese un tour in Europa di due mesi[12]. Nel 2020 esce un nuovo album, NYC, pubblicato dalla Cleopatra Records.[27][28]

Formazione attuale

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Ex componenti

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  • Deb O'Nair – organo
  • Elan Portnoy – chitarra elettrica
  • Michael Jay – basso
  • Ira Elliot – batteria
  • John Carlucci – basso
  • Jason Savall – organo
  • Jordan Tarlow – chitarra elettrica
  • Chris Harlock – basso
  • Phil Arriagada – chitarra elettrica
  • Jake Cavaliere – organo
  • John DeVille – chitarra elettrica
  • Andrea Kusten – batteria
  • Keko Sauro – batteria
  • Gabriel Hammond – basso
  • Roger Ward – batteria
  • Fez Wrecker – basso
  • Ramiro Nieto – batteria
  • Vince Dante (Bernard Yin) – chitarra elettrica
  • Lenny Svilar – chitarra elettrica
  • Oliver Pilsner – basso
  • Rob Louwers – batteria
  • David Thorpe – basso
  • Rodrigo Palavicino – chitarra
  • Eric Geevers – basso
Rudi Protrudi con i Fuzztones a Barcellona

Album in studio

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Album dal vivo

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  • 1984 – LIVE (Screamin' Jay Hawkins con i Fuzztones)
  • 1984 – Leave Your Mind at Home
  • 1986 – Lysergic Love/Lovely Sort of Death (bootleg live album)
  • 1987 – Live in Europe!
  • 1989 – In Heat Tour
  • 1994 – Lysergic Ejaculations - Live in Europe '91
  • 2001 – Live in Tel Aviv!
  • 2003 – Return Of The Psychedelic Zombies
  • 2016 – Alive And Deadly
  • 2017 – Gonn Primitive! With Craig Moore
  • 2023 – Live at the Dive '85
  • 1989 – Creatures That Time Forgot
  • 1993 – Teen Trash Vol. 4
  • 1996 – Flashbacks
  • 2003 – Raw Heat: The "In Heat" Demos
  • 2005 – LSD 25: 25 Years of Fuzz and Fury (CD DVD)
  • 2006 – Boom (album tributo ai The Sonics)
  • 2009 – Lysergic Legacy - The Very Best Of
  • 2012 – Snake Oil
  • 2015 – Psychorama
  • 2016 – Dark Zone
  • 2022 – Encore
  • 2024 – Friends & Fiends

Altre pubblicazioni

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  • 1993 – Songs We Taught the Fuzztones
  • 2005 – Illegitimate Spawn vol.1 - The Fuzztones Tribute Album
  • 2009 – Illegitimate Spawn vol. 2 - The Fuzztones Tribute Album
  • 2013 – In Fuzz We Trust - 60's Psych And Garage Legends Salute The Fuzztones
  • 2019 – Summer Bash 2019
  1. ^ a b The History of Rock Music. Fuzztones, su scaruffi.com.
  2. ^ (EN) The Fuzztones, su AllMusic, All Media Network.
  3. ^ The Fuzztones, in The New Rock and Horror Encyclopedia. URL consultato il 28 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2014).
  4. ^ FUZZTONES - biography, su fuzztones.net. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  5. ^ Reverend Shit-Man, Fuzztones – NYC -, su iyezine.com. URL consultato il 6 giugno 2021.
  6. ^ The Fuzztones - discography, line-up, biography, interviews, photos, su spirit-of-rock.com. URL consultato l'11 giugno 2021.
  7. ^ Chitarra - La rivoluzione del fuzz, su accordo.it. URL consultato il 6 dicembre 2016.
  8. ^ Reverendo Lys, Born Losers - Pepite e lastre di selce, Arcana editore, 2019, ISBN 9788862316637.
  9. ^ a b c d What Are The Fuzztones?, su fuzztones.net. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  10. ^ Rockol com s.r.l, v I dischi fondamentali del rock: "Lysergic Emanations" dei Fuzztones, su Rockol. URL consultato il 7 aprile 2021.
  11. ^ Blow Up #227 pg. 92, Aprile 2017, Roberto Calabrò e Fabio Polvani: 20 Essentials: Neo-Garage '80 (1982-1987), Editore: Tuttle Edizioni
  12. ^ a b Redazione, The Fuzztones, la storica garage rock band sul palco del BOtanique di Bologna, su Oltre le colonne, 2 luglio 2012. URL consultato il 21 giugno 2021.
  13. ^ (EN) The Damned – ShakeBlog, su shakesomeaction.nyc. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  14. ^ reverendolys, THE FUZZTONES – In Heat (Beggars Banquet), su Reverendo Lys ®, 21 dicembre 2013. URL consultato il 24 aprile 2021.
  15. ^ (EN) THE FUZZTONES: Raw Heat: The Real Sound of “In Heat” LP [collegamento interrotto], su chaputa.com. URL consultato il 24 aprile 2021.
  16. ^ (EN) Monster A Go Go – Jungle Records, su junglerecords.fi. URL consultato il 24 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2021).
  17. ^ (EN) RECORD REVIEW: THE FUZZTONES – Monster A-GoGo, su 100% ROCK MAGAZINE, 11 gennaio 2017. URL consultato il 24 aprile 2021.
  18. ^ Salvatore, THE FUZZTONES"NYC"(Cleopatra, 2020), su FRASTUONI, 17 febbraio 2021. URL consultato il 21 giugno 2021.
  19. ^ (EN) Flashbacks - The Fuzztones | Songs, Reviews, Credits | AllMusic. URL consultato il 21 giugno 2021.
  20. ^ Recensione: The Fuzztones – Salt For Zombies | Freak Out Magazine, su Freakout Magazine onLine, 21 novembre 2003. URL consultato il 14 maggio 2021.
  21. ^ The Fuzztones. Vinyl, CD and tapes by The Fuzztones at Norman Records UK., su normanrecords.com. URL consultato il 14 maggio 2021.
  22. ^ (EN) The Fuzztones - Salt For Zombies, su Norman Records. URL consultato il 21 giugno 2021.
  23. ^ (EN) Horny as Hell - The Fuzztones | Songs, Reviews, Credits | AllMusic. URL consultato il 22 maggio 2021.
  24. ^ Reverendo Lys, Reverendo Lys, Born Losers - Pepite e lastre di selce, ISBN 9788862316637, Arcana Edizioni, 2019..
  25. ^ Rockol com s.r.l, √ Fuzztones - PREACHING TO THE PERVERTED - la recensione di Rockol, su Rockol. URL consultato il 2 giugno 2021.
  26. ^ Rudi Protrudi e i Fuzztones l'energia originaria del rock - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 21 giugno 2021.
  27. ^ NYC, by Fuzztones, su The Fuzztones. URL consultato il 27 agosto 2020.
  28. ^ Redazione, FUZZTONES – “NYC” per celebrare i 40 anni | DT News, su dtnews.it. URL consultato il 21 giugno 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN123757963 · ISNI (EN0000 0000 8565 7159
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