Vai al contenuto

Francesco Redenti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vignetta di Francesco Redenti, 1857

Francesco Redenti, all'anagrafe Cesare Vienna (Correggio, 1820Torino, 1876), è stato un disegnatore e pittore italiano noto come "il caricaturista delle barricate".

Nato da genitori ebrei con il nome Cesare Vienna, prese il nome Francesco Saverio Luigi Redenti dopo essersi convertito al cattolicesimo[1]. Nel 1848 partecipò alle Cinque giornate di Milano, durante le quali affisse alle mura della città le sue prime tavole satiriche: per questo fu chiamato "il caricaturista delle barricate"[2]. Dopo l'armistizio di Salasco fu costretto a rifugiarsi a Torino, dove collaborò alla rivista satirica Il Fischietto, soprattutto con caricature di Cavour e disegni antiaustriaci, che gli procurarono diversi guai con la censura[1].

Nel 1855 divenne direttore della rivista. Fu l'ideatore dell'edizione francese (stampata però a Torino), chiamata prima Le Père Siffleur e successivamente Le Sifflet. Portò al Fischietto anche il giovane e brillante cognato Ippolito Virginio. Collaborò anche con la rivista milanese Il Pungolo e con Il Buonumore, uscito a Torino nel 1864-65. Fu anche pittore; il Museo il Correggio nella sua città natale ospita alcune sue opere[3].

Vignetta sulla situazione politica italiana

[modifica | modifica wikitesto]

La vignetta rappresenta la situazione politica italiana del 1857. Redenti usa i personaggi del celebre romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni, partendo da sinistra sono raffigurati: Napoleone III (nelle vesti di don Rodrigo), Cavour (come don Abbondio), la personificazione del Piemonte o Regno delle due Sicilie (come Renzo) e la personificazione dell'Italia (come Lucia). Nella vignetta il Piemonte chiede a Cavour sul perché l'Italia non sia ancora unificata, Cavour risponde che il motivo è Napoleone III.

Renzo: «Ma, signor don Abbondio, avevate pure promesso di maritarci: perché dunque...» Don Abbondio: «Perché.... perché.... insomma.... don Rodrigo non vuole.»

  1. ^ a b Redenti, Francesco [collegamento interrotto], su palexhumor.com. URL consultato il 31 agosto 2014.
  2. ^ Quando l'Italia calzò lo Stivale, su museosatira.it. URL consultato il 31 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2014).
  3. ^ Museo il Correggio - la storia degli allestimenti, su museoilcorreggio.org. URL consultato il 31 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Dino Aloi, Aldo A. Mola, Paolo Moretti (a cura di), Dalla Storia alla Satira – cronache ed eventi in caricatura, da Cavour ad Andreotti, Il Pennino, Torino 2010

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN72489480 · ISNI (EN0000 0000 6688 8314 · SBN NAPV121635 · CERL cnp00651475 · Europeana agent/base/101808 · ULAN (EN500105331 · GND (DE130078999
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie