Fortezza del Volterraio
Fortezza del Volterraio | |
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Il forte visto da nord-est | |
Ubicazione | |
Stato | Principato di Piombino |
Stato attuale | Italia |
Regione | Toscana |
Città | Portoferraio |
Indirizzo | Via del Volterraio e Via Del Volterraio, 57037 Portoferraio |
Coordinate | 42°48′09.28″N 10°23′01.34″E |
Informazioni generali | |
Inizio costruzione | ca. 1000 su fortificazioni preesistenti |
Condizione attuale | rudere con parziali restauri |
Proprietario attuale | Parco nazionale arcipelago toscano |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | avvistamento ad ampio raggio |
Termine funzione strategica | 1798 |
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La fortezza del Volterraio, nota anche come castello del Volterraio, è una fortificazione costiera situata nel territorio comunale di Portoferraio, sull'isola d'Elba, all'altitudine di 394 m.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso fortificato, che nei documenti duecenteschi è chiamato Monte Veltraio, fu costruito attorno all'anno Mille, nel punto in cui probabilmente sorgeva una preesistente struttura di epoca etrusca; nei pressi del sito è stata rinvenuta una moneta bronzea di Volterra coniata tra il IV e il III secolo a.C. insieme a proiettili di piombo per fionda, frammenti di bronzetti figurati e resti di vasellame in bucchero.[1] La fortezza venne ristrutturata in epoca tardoduecentesca, su probabile progetto di Vanni di Gerardo Rau, per adeguarla alle esigenze difensive dell'epoca («...res omnes necessarias ad defensam insule Ilbe...», come si legge in un documento pisano del 1298)[2]. Nella metà del XV Secolo, presumibilmente attorno agli anni Sessanta e nel contesto di rafforzamento delle difese elbane voluto da Jacopo III Appiani, Signore di Piombino, fu ampliato assumendo la conformazione attuale. Nel 1544 la rocca fu brevemente assediata da Khayr al-Dīn[3] e successivamente, nel 1553, da Dragut.[4] Il complesso architettonico militare svolgeva funzioni di avvistamento ad ampio raggio lungo il tratto costiero settentrionale dell'isola e verso il mare prospiciente. Il complesso continuò a svolgere le proprie funzioni anche in epoca settecentesca, per poi divenire un presidio delle truppe napoleoniche sul finire del secolo. Proprio nel 1798 vi fu un'insurrezione contro i militari francesi che portò alla semidistruzione del complesso, da allora definitivamente abbandonato. Una serie di restauri condotti a partire dal 2013 hanno permesso di recuperare ciò che restava dell'antica fortificazione.
La fortezza del Volterraio, che si presenta sotto forma di imponenti ruderi alla sommità dell'omonimo poggio, si articola a pianta esagonale ed è caratterizzato da strutture murarie interamente rivestite in pietra, alla cui base sono visibili in alcuni punti tracce di più antiche mura di epoca etrusca e romana. Nonostante lo stato di rudere, è ancora oggi visibile parte dell'aspetto imponente che originariamente caratterizzava il complesso difensivo.
Insediamento protostorico
[modifica | modifica wikitesto]A valle della fortificazione si trovano i resti di un insediamento riferibile all'Età del Bronzo (Cultura subappenninica), in contatto diretto con quello di Cima del Monte. Vi si trova una piccola necropoli rupestre.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Michelangelo Zecchini, Isola d'Elba. Le origini, 2001.
- ^ Archivio di Stato di Pisa, Comune di Pisa, A, 81, carta 11, 1298.
- ^ Paolo Giovio, Delle historie del suo tempo, volume II, 1552.
- ^ Archivio di Stato di Firenze, Miscellanea medicea, 43, 1556.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Portoferraio
- Isola d'Elba
- Granducato di Toscana
- Torri costiere del granducato di Toscana
- Torri costiere della provincia di Livorno
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fortezza del Volterraio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fortezza del Volterraio (PDF), su smart.toscana.it. URL consultato il 26 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Fortezza del Volterraio, su www.isoladelba.toscana.it