Even in Death
Even in Death | |
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Artista | Evanescence |
Autore/i | Amy Lee, Ben Moody, David Hodges |
Genere | Rock gotico Alternative metal Darkwave Rock elettronico |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Origin |
Data | 2000 |
Etichetta | BigWig Enterprises |
Durata | 4:09 |
Even in Death è una canzone della rock band Evanescence, settima traccia dall'album Origin. Questa è, insieme ad Understanding, l'unica canzone pre-Fallen ad essere stata eseguita live dalla band, dopo la pubblicazione di Fallen.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Even in Death è stata scritta da Amy Lee, Ben Moody e David Hodges[1]. La canzone è stata registrata e mixata ai Sound Asleep Studios nel 2000[1]. Amy Lee rivelò che questa canzone tratta di un amore così intenso per qualcuno da condurre a dissotterrare la propria anima gemella per averla a fianco a sé anche dopo la morte.
«Tutto ciò fu tanto tempo fa… Dovevo avere circa diciotto anni, e trovammo un piccolo cappio, pensammo che sembrasse veramente strano e pazzesco e che sarebbe stato davvero interessante costruirci sopra una canzone. Allora, un giorno, Amy ed io pensammo a qualcuno che avesse un rapporto di coppia, e che avesse perso la propria anima gemella e, con essa, il lume della ragione tanto da andare a dissotterrarlo, proprio come in "Mary Jane’s Last Dance" [di Tom Petty] – Una buona trovata che ci fece progredire.[2]»
L'intero testo non è altro che una metafora, il quale significato viene esplicitato alla fine della canzone tramite una citazione del film Il corvo - The Crow (1994):
«People die but real love is forever.»
«Le persone muoiono ma il vero amore è per sempre.»
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]L'introduzione della canzone riutilizza il motivo iniziale di "Ratfinks, Suicide Tanks and Cannibal Girls" dei White Zombie, traccia contenuta della colonna sonora del film Beavis and Butt-Head Do America. Il simple è stato leggermente modificato nella tonalità. Questo è quello che ha dichiarato Amy in un'intervista con Metal Edge Magazine, riguardo alla composizione del brano:
«Non so il perché, ma è molto sensuale, non necessariamente nel contesto del testo, ma nelle sensazioni che mi trasmette la musicalità la canzone sembra veramente sessuale. Non ho buone ragioni per dire questo, ma quel brano è sempre stato questo per me, è originale perché è di tipo diverso. La canzone non è stata ispirata da esperienze di vita, è principalmente una storia eccentrica.[2]»
Esecuzioni dal vivo
[modifica | modifica wikitesto]Si conosce poco delle esibizioni degli Evanescence risalenti a prima del 2003, ossia prima della pubblicazione di Fallen, l'album che gli ha portati al successo. Nessuna delle canzoni pre-Fallen è mai stata eseguita dal vivo dopo il 2003 ad eccezione di "Understanding" e, per l'appunto, "Even In Death".
Esistono varie versioni live della canzone. Una eseguita diverse volte durante il tour del 2003, molto fedele all'originale, e un'altra versione totalmente acustica con voce e chitarra. Nel 2016 la traccia è stata suonata e cantata al piano dal Amy, come introduzione a Erase This.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Crediti tratti dal libretto di Origin[1].
- Gruppo
- Amy Lee – voce
- Ben Moody – chitarre elettriche e acustiche, basso, batteria
- David Hodges – pianoforte, tastiere, seconda voce
- Altri
- Amy Lee – songwriting
- Ben Moody – songwriting, ingegneria del suono
- David Hodges – songwriting, programmazione
- Brad Caviness – produzione esecutiva
- Ardent Studios – mastering
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Note di copertina di Origin, Evanescence, BigWig Enterprises, Compact Disc, 2000.
- ^ a b Cathy A. Campagna, Crimson Regret, in Metal Edge, 2003, p. 23. URL consultato il 16 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
- ^ Intervista ad Amy Lee, su evanescencewebsite.com. URL consultato l'11 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).