Vai al contenuto

Esercito popolare nazionale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
الجيش الوطني الشعبي
Armée Nationale Populaire
Esercito Popolare Nazionale
Emblema dell'ANP
Descrizione generale
Attiva1962
(ex Armée de Libération Nationale)
NazioneAlgeria (bandiera) Algeria
ServizioEsercito
Dimensione130.000 attivi (2022)

135.000 come riserva militare

Equipaggiamento2.196 carri armati, 6.461 mezzi corazzati, 995 pezzi d'artiglieria
Battaglie/guerreGuerra civile in Algeria
Parte di
Forze armate popolari nazionali algerine
Comandanti
Capo di stato maggioreGenerale di corpo d'armata
Saïd Chengriha
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

L'Armée Nationale Populaire (ANP) (Esercito Popolare Nazionale, in arabo : الجيش الوطني الشعبي) è la forza terrestre delle forze armate popolari nazionali algerine. L'equipaggiamento dell'Armée Nationale Populaire è fornito dalla Russia, dalla Repubblica Popolare Cinese, e da altri paesi.

L'esercito comprende due divisione corazzate e tre meccanizzate (Bilancio delle Forze Armate IISS 2007), una delle quali è l'8ª divisione corazzata di base presso Ras El Ma, 90 chilometri da Sidi Bel Abbes,[1] nel 2º Distretto Militare. La divisione venne formata dall'8ª Brigata Corazzata dopo il 1988 (l'8ª Brigata Corazzata sembra essere stata formata nel 1976). Un'altra è la 40ª divisione di fanteria meccanizzata apparentemente di base nel 3º Distretto Militare. La missione della 40ª Divisione è di solito la protezione della frontiera algerino-marocchina.[2] Il Bilancio delle Forze Armate IISS 2013 nominò uno delle altre divisioni meccanizzate come 12a.

Vi è anche segnalazione francese di una divisione paracadutista formata nei primi anni Novanta.[3] Una divisione con cinque reggimenti aviotrasportati, apparentemente simile alla segnalazione francese, venne elencata nel Military Balance IISS nel 2001-02 e nel 2006. Tuttavia non venne elencata nell'edizione 2007 del Military Balance.

Creazione e sviluppo

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la fine della guerra di liberazione, nel giugno 1962, il primo obiettivo fu quello di creare un'organizzazione logistica per soddisfare le esigenze delle forze armate - struttura, alimentazione, abbigliamento, sanità e trasporto. Le Direzioni di Amministrazione, Armamento, Ingegneria e Sanità, Trasporto e Rifornimento furono le prime ad emergere. Queste direzioni, che si unirono rapidamente a quelle del personale dell'Aeronautica Militare, della Marina e dell'Istruzione, presso il Ministero, avrebbero formato la spina dorsale dell'Esercito Popolare Nazionale. Le basi della struttura generale dell'esercito vennero consolidate con la creazione delle direzioni principali, la creazione di un'organizzazione efficace, l'apertura di scuole e centri di istruzione e l'invio all'estero di tirocinanti per diverse armi e servizi.

Gli sforzi per sviluppare e modernizzare l'ANP continuarono nel corso degli anni '70 e '80, a livello organizzativo, con la formazione di battaglioni e brigate. Nel corso degli anni ottanta, l'esercito sperimentò una crescita considerevole. Così, nel 1986, iniziò una ristrutturazione, basata principalmente sulla realizzazione di grandi unità che combinassero potenza di fuoco e movimento graduale, cioè le divisioni di combattimento, dotate di sistemi d'arma sofisticati e altre attrezzature necessarie per l'uso e la manutenzione di questi sistemi. Questa modernizzazione non riguardava solo l'armamento, ma comprendeva tutte le aree organizzative e di combattimento. Così venne creato l'Ispettorato generale dell'ANP.

Distretti militari

[modifica | modifica wikitesto]
Distretti militari algerini

Fonte: Library of Congress Country Study, 1993, 258-260 (PDF).

L'Algeria è divisa in sei distretti militari numerati, ognuno con le sedi situate in una città principale o città. Questo sistema di organizzazione territoriale, adottato poco dopo l'indipendenza, nasce dalla struttura in tempo di guerra wilaya e la necessità del dopoguerra di soggiogare le insurrezioni antigovernative che erano situate nelle varie regioni. I comandanti regionali gestiscono e amministrano le basi, la logistica, e l'alloggio, nonché l'addestramento dei coscritti. I comandanti delle divisioni e delle brigate dell'esercito, delle installazioni delle forze aeree, e delle forze navali riferiscono direttamente al Ministero della Difesa Nazionale e ai capi di servizio del personale su questioni operative.

Durante gli anni '80, la maggior parte delle unità di combattimento dell'esercito erano concentrate nel II Distretto Militare (Orano) e, in misura minore, nel III (Béchar). Chadli Bendjedid divenne capo del II Distretto Militare nel 1964. Adiacente al Marocco, il III Distretto attraversava le principali vie di accesso di quel paese. Era anche vicino al travagliato Sahara Occidentale, che abbraccia il territorio precedentemente rivendicato dal Marocco. Gran parte del disordine interno e della violenza associata alle difficoltà economiche e al movimento islamista si verificò nel I Distretto Militare (Blida), che comprende la capitale di Algeri, e nel V (Constantine). Le unità dell'esercito vennero rafforzate e avvicinate alle città in cui si verificarono gli attacchi contro le forze governative e di sicurezza. Anche se i comandanti regionali erano in origine tutti colonnelli, i comandanti del I Distretto(Mohamed Djenouhat) e del V Distretto (Abdelhamid Djouadi) furono entrambi promossi maggior generale nel 1992. Le due giurisdizioni del sud-est - il IV ( Ouargla) e il VI Distretto Militare (Tamanrasset) - sono tratti di deserto scarsamente popolati, dove un numero limitato di truppe da combattimento conduce pattuglie e piccoli avamposti. La regione di Ouargla assunse una misura di importanza strategica dopo che le relazioni con la Libia s'inacidirono, ma le principali attività dei militari lì e nel VI Distretto sono i progetti di costruzione e d'interramento intraprese dalle forze coscritte. Il VI Distretto venne creato nel 1975 per coprire il sud.[4]

Il presidente Bouteflika, come ministro della Difesa, nominò nuovi comandanti per i distretti militari nel mese di agosto 2004. (BICC) Nel corso del 2010 ci fu una nuova serie di cambiamenti. Il presidente Bouteflika operò un movimento alla conduzione di tre distretti militari, secondo i decreti presidenziali pubblicati mercoledì 25 agosto nel Journal officiel algerino. Il generale Mohand-Ameziane Si-Mohand venne nominato a capo del III Distretto Militare, il generale Hassen Alaimia prese il comando del IV Distretto e il V è ora guidato dal generale Saïd Ziad.[5] Tali nomine entrarono in vigore dal 1º agosto, secondo gli stessi decreti. Inoltre, il Capo dello Stato nominò i nuovi vicecomandanti di questi distretti.

Equipaggiamento

[modifica | modifica wikitesto]

Armi individuali

[modifica | modifica wikitesto]
Modello Immagine Tipo Calibro Origine Note
Pistole
Pistolet Makarova
Pistola semiautomatica 9 × 18 mm Makarov Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Prodotta localmente su licenza.[6]
Caracal
Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
Algeria (bandiera) Algeria
Pistola d'ordinanza, prodotta localmente su licenza.[7]
Glock 17
Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum Austria (bandiera) Austria In servizio nelle forze speciali.
Pistole mitragliatrici
Heckler & Koch MP5
Pistola mitragliatrice 9 × 19 mm Parabellum Germania (bandiera) Germania In servizio nelle forze speciali nelle versioni MP5SD3, MP5A3 e MP5K.
CS/LS7 Pistola mitragliatrice 9 × 19 mm Parabellum Cina (bandiera) Cina
Algeria (bandiera) Algeria
Prodotta localmente su licenza.[8]
Heckler & Koch MP7
Personal Defense Weapon 4,6 × 30 mm Germania (bandiera) Germania In servizio nelle forze speciali.
Fucili a canna liscia
Beretta RS202 Fucile a pompa Calibro 12 Italia (bandiera) Italia
Algeria (bandiera) Algeria
Prodotto localmente su licenza.[6]
EM 12B Fucile semiautomatico Calibro 12 Cina (bandiera) Cina
Algeria (bandiera) Algeria
Prodotto localmente su licenza.[8]
Fucili d'assalto
AK-47
Fucile d'assalto 7,62 × 39 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica [9]
Type 56
Fucile d'assalto 7,62 × 39 mm Cina (bandiera) Cina
AKM
Fucile d'assalto 7,62 × 39 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Algeria (bandiera) Algeria
[9]
M4
Fucile d'assalto 5,56 × 45 mm NATO Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti In servizio nelle forze speciali.
AK-103
Fucile d'assalto 7,62 × 39 mm Russia (bandiera) Russia In servizio nei paracadutisti.
Fucili
Simonov SKS
Carabina semiautomatica 7,62 × 39 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Cina (bandiera) Cina
Fornite sia dall'Unione Sovietica che dalla Cina.
Beretta BM 59
Fucile da battaglia 7,62 × 51 mm NATO Italia (bandiera) Italia
Fucili di precisione
SVD Dragunov
Fucile di precisione 7,62 × 54 mm R Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Prodotto localmente su licenza.[6]
Zastava M93
Fucile anti-materiale 12,7 × 108 mm Serbia (bandiera) Serbia
Mitragliatrici
RPK Mitragliatrice leggera 7,62 × 39 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Algeria (bandiera) Algeria
Prodotta localmente su licenza.[6]
RPD
Mitragliatrice leggera 7,62 × 39 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Algeria (bandiera) Algeria
Prodotta localmente su licenza.[6]
M60
Mitragliatrice ad uso generale 7,62 × 51 mm NATO Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
PKM
Mitragliatrice ad uso generale 7,62 × 54 mm R Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
DŠK
Mitragliatrice pesante 12,7 × 108 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Lanciagranate e lanciarazzi
GP-25
Lanciagranate 40 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
AGS-17
Lanciagranate automatico 30 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica [10]
AGS-30
Lanciagranate automatico 30 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica [10]
RPG-7
Lanciarazzi anticarro 40 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
RPG-29
Lanciarazzi anticarro 105 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Modello Immagine Calibro Origine In servizio Note
Semoventi
2S1 Gvozdika
122 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 140[11]
2S3 Akatsiya
152 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 30[11]
PLZ-45
155 mm Cina (bandiera) Cina 50[12] Consegnati a partire dal 2014.
Obici
122 mm D-30
122 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 160[11] Alcuni montati su Mercedes-Benz Zetros.[13]
122 mm D-74
122 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 25[11]
122 mm M1931/37 (A-19)
122 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 100[11]
122 mm M-30
122 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 60[11]
130 mm M-46
130 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 10[11]
152 mm M1937
152 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 20[11]
PLL-01 155 mm Cina (bandiera) Cina 18[11]
Artiglieria controcarri
100 mm T-12
100 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 10[11] Alcuni montati su Mercedes-Benz Zetros.[13]
Cannoni senza rinculo
B-10
82 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 120[11]
B-11
107 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 60[11]
Lanciarazzi multipli
BM-21
122 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 48[11]
BM-14
140 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 48[11]
SR5 220 mm Cina (bandiera) Cina >18[11] Consegnati a partire dal 2017.[14]
TOS-1A
220 mm Russia (bandiera) Russia ~18[11] Consegnati a partire dal 2017.[15]
BM-24
240 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 30[11]
BM-30 Smerch
300 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 18[11]
Mortai
82-BM-37
82 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 150[11]
120-PM-43
120 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 120[11]
W86 120 mm Cina (bandiera) Cina ?[11] Consegnati a partire dal 2017, alcuni installati su Mercedes-Benz Classe G.[16]
160 mm M1943
160 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 60[11]
SM4 120 mm Cina (bandiera) Cina ?[11] Portamortaio da 120 mm su telaio di WZ551 apparso in servizio per la prima volta nel 2019.[17]
Artiglieria contraerea
ZPU-2
14,5 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 60[18]
ZPU-4
14,5 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 40[18]
ZU-23-2
23 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 100[18]
ZSU-23-4 Shilka
23 mm Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica ~225[18]
Modello Immagine Tipo Origine In servizio Note
Carri armati
T-55AMV
Carro armato da combattimento Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 270[11] Ritirati dai reparti corazzati all'inizio degli anni 2000 e accorpati alle divisioni meccanizzate come carri di supporto alla fanteria.[19]
T-62
Carro armato da combattimento Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 300[11] Nel 2022 sono stati presentati a una parata 10 esemplari la cui torretta è stata sostituita con una torretta Berezhok dotata di un cannone 2A42 da 30 mm, una mitragliatrice PKT coassiale da 7,62 mm, un lanciagranate AGS-30 e quattro missili anticarro Kornet.[20]
T-72
Carro armato da combattimento Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 325[11] Nelle versioni T-72M1 e T-72M1M.[11]
T-90AS
Carro armato da combattimento Russia (bandiera) Russia >600[11] 185 consegnati tra il 2006 e il 2008, circa 120 tra il 2012 e il 2013 e 200 acquistati nel 2015 e prodotti localmente su licenza.[21]
Veicoli da ricognizione
Panhard AML-60
Veicolo da ricognizione Francia (bandiera) Francia 44[11]
BRDM-2
Veicolo da ricognizione Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 90[11] 26 BRDM-2 e 64 BRDM-2M.[11]
Veicoli da combattimento della fanteria
BMP-1M
IFV Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 760[22] BMP-1 aggiornati con torrette Berezhok in due lotti da 400 e 360 esemplari.[22]
BMP-2
IFV Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica ~220[11]
BMP-2M
IFV Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 360[22] Aggiornati con torrette Berezhok.[22]
Boxer
IFV Germania (bandiera) Germania ? 500 ordinati nel 2019 da produrre localmente.[23]
Veicoli trasporto truppe
BTR-60
APC Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 250[11]
BTR-80
APC Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 150[11]
OT-64
APC Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia 150[11]
Panhard M3
APC Francia (bandiera) Francia 55[11]
Transportpanzer 1 Fuchs
APC Germania (bandiera) Germania ~440[11] 980 Fuchs 2 acquistati nel 2014 con un accordo per produrli localmente. Primi 54 esemplari prodotti in Germania.[24]
Fahd
APC Egitto (bandiera) Egitto 100[11]
BCL-M5
APC Algeria (bandiera) Algeria 100[25]
Marauder
APC Sudafrica (bandiera) Sudafrica 2[11]
International MaxxPro
APC Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti >3 30 acquistati nel 2017.[26] Almeno 3 MaxxPro Dash in servizio nelle forze speciali.[27]
Nimr
APC Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
Algeria (bandiera) Algeria
?[11] Accordo firmato nel 2012 per la produzione su licenza.[28] Utilizzati anche come portamortaio da 120 mm.[29]
Veicoli per usi speciali
IMR-2
Veicolo del genio Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica ?[11]
BREM-1
Veicolo corazzato da recupero Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica ?[11]
MTU-20
Veicolo gettaponte Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica ?[11]
M58 MICLIC
Veicolo per lo sminamento Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti ?[11]
Veicoli utility
High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle
Veicolo tattico leggero Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti >200
Toyota Land Cruiser
Veicolo multiruolo Giappone (bandiera) Giappone [30]
Mercedes-Benz Classe G
Veicolo multiruolo Germania (bandiera) Germania [31]
Mercedes-Benz Sprinter
Veicolo multiruolo Germania (bandiera) Germania [32]
Autocarri
Unimog
Autocarro leggero Germania (bandiera) Germania [33]
Mercedes-Benz Zetros
Autocarro Germania (bandiera) Germania
Algeria (bandiera) Algeria
Prodotto localmente su licenza.[34]
Mercedes-Benz Actros
Autocarro Germania (bandiera) Germania
Algeria (bandiera) Algeria
Prodotto localmente su licenza.[35]
Mercedes-Benz Atego
Autocarro Germania (bandiera) Germania
Algeria (bandiera) Algeria
Prodotto localmente su licenza.[35]
SNVI M120
Autocarro Algeria (bandiera) Algeria
SNVI M230
Autocarro Algeria (bandiera) Algeria
SNVI M350
Autocarro Algeria (bandiera) Algeria
Modello Immagine Tipo Origine Note
Missili anticarro
Kornet-D
Sistema anticarro Russia (bandiera) Russia Lanciatore di 9M133M Kornet-M su GAZ-2975. 28 in servizio nel 2021.[11]
BMPT-72 Terminator-2
Sistema anticarro Russia (bandiera) Russia 300 acquistati nel 2016 e in consegna dal 2020.[36]
9M133 Kornet
Missile a guida laser Russia (bandiera) Russia [11]
9M133M Kornet-EM
Missile a guida laser Russia (bandiera) Russia [11]
9M14 Maljutka
Missile filoguidato Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica [11]
9K111 Fagot
Missile filoguidato Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica [11]
9M113 Konkurs
Missile filoguidato Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica [11]
MILAN
Missile filoguidato Francia (bandiera) Francia
Germania (bandiera) Germania
[11]
9K115-2 Metis-M1
Missile filoguidato Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica [11]
Skif
Missile a guida laser Ucraina (bandiera) Ucraina
Bielorussia (bandiera) Bielorussia
[11]
HJ-12
Missile a guida infrarossa Cina (bandiera) Cina Acquistati nel 2020.[37]
Missili antiaerei
S-300PMU-2
Sistema SAM a lungo raggio Russia (bandiera) Russia Acquistati nel 2010.[38]
S-400
Sistema SAM a lungo raggio Russia (bandiera) Russia [39]
HQ-9
Sistema SAM a lungo raggio Cina (bandiera) Cina [40]
Buk-M2E
Sistema SAM a medio raggio Russia (bandiera) Russia Entrati in servizio nel 2017.[41]
Kvadrat
Sistema SAM a medio raggio Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica [42]
S-350 Sistema SAM a medio raggio Russia (bandiera) Russia Entrati in servizio probabilmente nel 2020.[43]
Pantsir-S
Sistema SAM a medio/corto raggio Russia (bandiera) Russia Pantsir-S1 e -SM.[42]
Osa
Sistema SAM a corto raggio Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Circa 48 in servizio nel 2021.[18]
Strela-1
Sistema SAM a corto raggio Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Circa 20 in servizio nel 2021.[18]
Strela-2
MANPADS Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
QW-2
MANPADS Cina (bandiera) Cina
Missili balistici
9K720 Iskander-E
Missile balistico a corto raggio Russia (bandiera) Russia 48 lanciatori acquistati nel 2013, ufficializzati nel 2018 e in dotazione a 4 reggimenti.[44]
  1. ^ Le Soir Algerie, Voyage au cœur de la 8e Division blindée (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2015)., 1997.
  2. ^ http://www.algeria-watch.org/pdf/pdf_en/forces_repression.pdf. http://www.algeria-watch.org/fr/mrv/mrvmili/tigha_patriotes.htm.
  3. ^ Centre Francais de recherche sur la reseignement, Bulletin de documentation 5 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2015)., accessed January 2014.
  4. ^ L’Algérie est-elle en situation de guerre ?..
  5. ^ Vaste mouvement dans les structures des Régions Militaires (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015)., 26 August 2010.
  6. ^ a b c d e (EN) Khenchela Company of Mechanical Constructions (ECMK), su epicos.com. URL consultato il 6 novembre 2022.
  7. ^ (FR) Première image du Caracal Made in Algeria, su MENADEFENSE, 12 dicembre 2016. URL consultato il 6 novembre 2022.
  8. ^ a b (FR) De nouvelles armes légères fabriquées en Algérie, su MENADEFENSE, 11 febbraio 2021. URL consultato il 6 novembre 2022.
  9. ^ a b (FR) Armées de la région MENA: Faut-il replacer les AK47 et les M16?, su MENADEFENSE, 27 giugno 2016. URL consultato il 6 novembre 2022.
  10. ^ a b (FR) Apparition de l'AGS-30 dans l'armée algérienne, su MENADEFENSE, 1º gennaio 2020. URL consultato il 6 novembre 2022.
  11. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba The Military Balance 2022, p. 332.
  12. ^ Operativi i semoventi cinesi PLZ45 dell’esercito algerino, su analisidifesa.it, 3 giugno 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
  13. ^ a b (EN) Guy Martin, Algeria locally modifying artillery, su defenceWeb, 11 luglio 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
  14. ^ (EN) Guy Martin, Algeria has acquired SR5 multiple rocket launchers, su defenceWeb, 22 novembre 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
  15. ^ (EN) Guy Martin, Algeria acquires TOS-1 rocket launchers, su defenceWeb, 30 agosto 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
  16. ^ (EN) Guy Martin, New mortars for Algeria, su defenceWeb, 4 maggio 2018. URL consultato il 6 novembre 2022.
  17. ^ (EN) Chinese 6x6 SM4 120mm self-propelled mortar for Algerian army, su armyrecognition.com, 10 gennaio 2019. URL consultato il 6 novembre 2022.
  18. ^ a b c d e f The Military Balance 2022, p. 333.
  19. ^ (FR) Algérie: un nouveau missile pour donner du punch au T55, su MENADEFENSE, 28 dicembre 2018. URL consultato il 6 novembre 2022.
  20. ^ (EN) Algeria parades converted T-62 tanks, su Janes.com, 6 luglio 2022. URL consultato il 6 novembre 2022.
  21. ^ Altri 200 T-90 per l’Algeria che aumenta le spese militari, su analisidifesa.it, 7 marzo 2015. URL consultato il 6 novembre 2022.
  22. ^ a b c d (EN) Algeria parades BMPT-62 fire support vehicle based on T-62 with Berezhok turrets, su military.africa, 9 luglio 2022. URL consultato il 6 novembre 2022.
  23. ^ (EN) Guy Martin, Algeria will reportedly produce Boxer vehicles under license, su defenceWeb, 7 maggio 2019. URL consultato il 6 novembre 2022.
  24. ^ Ancora veicoli Rheinmetall Fuchs 2 per l’Ageria, su analisidifesa.it, 12 ottobre 2018. URL consultato il 6 novembre 2022.
  25. ^ (FR) Laurent Touchard, Les forces blindées dans le Maghreb, su areion24.news, 24 gennaio 2019. URL consultato il 6 novembre 2022.
  26. ^ Trade Registers, su armstrade.sipri.org. URL consultato il 6 novembre 2022.
  27. ^ (EN) Derek Bisaccio, Algeria Receives MaxxPro MRAP, su Defense Security Monitor, 11 gennaio 2019. URL consultato il 6 novembre 2022.
  28. ^ (EN) Guy Martin, Algeria and UAE to jointly produce armoured vehicles in Algeria, su defenceWeb, 24 luglio 2012. URL consultato il 6 novembre 2022.
  29. ^ (EN) Army of Algeria starts to receive Chinese 120mm mortar system mounted on NIMR HAFEET vehicle, su armyrecognition.com, 11 gennaio 2022. URL consultato il 6 novembre 2022.
  30. ^ (FR) Vers un nouveau chemin pour l'industrie militaire algérienne?, su MENADEFENSE, 1º luglio 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
  31. ^ (FR) Le Ministère de la Défense nationale réceptionne 327 véhicules Mercedes-Benz fabriqués à Tiaret, su AutoNews-Dz.com, 12 ottobre 2016. URL consultato il 6 novembre 2022.
  32. ^ (FR) Industrie militaire : Livraison de 1.031 véhicules de marque Mercedes Benz, su Algerie Eco, 23 aprile 2020. URL consultato il 6 novembre 2022.
  33. ^ (FR) Deux véhicules Mercedes inédits pour l’armée algérienne, su MENADEFENSE, 20 giugno 2016. URL consultato il 6 novembre 2022.
  34. ^ (EN) Guy Martin, Algerian factory unveils new locally assembled truck for Algerian military, su defenceWeb, 16 marzo 2015. URL consultato il 6 novembre 2022.
  35. ^ a b (FR) Livraison de 282 camions Mercedes-Benz, su aps.dz, 11 agosto 2020. URL consultato il 6 novembre 2022.
  36. ^ In consegna all’esercito algerino i cingolati BMP-72 Terminator 2, su analisidifesa.it, 2 aprile 2021. URL consultato il 6 novembre 2022.
  37. ^ Aurelio Giansiracusa, L'Algeria acquista il missile anticarro HJ-12, su Ares Osservatorio Difesa, 21 luglio 2020. URL consultato il 6 novembre 2022.
  38. ^ (EN) Algeria displays its Russian-made S-300 PMU2 air defense missile systems during military parade, su armyrecognition.com, 7 luglio 2022. URL consultato il 6 novembre 2022.
  39. ^ (EN) Algeria Is Third Country To Deploy S-400 Surface-to-air Missile System, su Global Defense Corp, 6 marzo 2021. URL consultato il 6 novembre 2022.
  40. ^ (FR) La Chine a livré des missiles anti-aériens à longue portée HQ-22 à la Serbie, su meta-defense.fr, 12 aprile 2022. URL consultato il 6 novembre 2022.
  41. ^ (EN) Guy Martin, Algeria operating Buk-M2E surface-to-air missiles, su defenceWeb, 16 agosto 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
  42. ^ a b The Military Balance 2022, p. 334.
  43. ^ (FR) Le S-350 Vityaz visible en Algérie, su MENADEFENSE, 21 luglio 2022. URL consultato il 6 novembre 2022.
  44. ^ (FR) L'Algérie a bien reçu des missiles Iskander, su MENADEFENSE, 5 marzo 2018. URL consultato il 6 novembre 2022.
  • (EN) International Institute for Strategic Studies, The Military Balance 2022, Londra, pp. 332-334.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN132494160 · ISNI (EN0000 0001 2160 8830 · LCCN (ENn50067029