Esercito del Sekban-i Jedid
Sebkan-ı Jedid | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 29 agosto 1808 18 ottobre 1808 |
Nazione | Impero ottomano |
Guarnigione/QG | Istanbul |
Comandanti | |
Degni di nota | Alemdar Mustafa Pascià |
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L'esercito del Sekban-ı Jedid fu un breve e fallimentare tentativo (29 agosto - 18 ottobre 1808) di Alemdar Mustafa Pascià di rivitalizzare l'esercito del Nizam-ı Jedid, basato su modelli europei,[1] sotto il nome tradizionale dei Sekban.[2] L'allora governatore di Karaman, Kadi Abdurrahman Pascià, divenne il capo di questo nuovo esercito.
Il tentativo fallì quando i giannizzeri si ribellarono con il diffondersi della voce che Mustava Pascià intendeva scioglierli.[2] Circa un migliaio di giannizzeri fecero irruzione nella casa di Mustafa Pascià e rendendosi conto che non poteva sopravvivere all'assalto, si fece esplodere.[2]
Il Sekban-ı Jedid fu abolito e tutti i privilegi del corpo tradizionale dei Kapıkulu, a cui appartenevano i giannizzeri, furono rinnovati.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mesut Uyar, Edward J. Erickson, 2009, A Military History of the Ottomans: From Osman to Atatürk, ABC-CLIO, p. 196.
- ^ a b c Erik J. Zürcher, Porta d'Oriente: Storia della Turchia dal Settecento a oggi, Donzelli Editore, 5 dicembre 2016, ISBN 978-88-6843-597-4. URL consultato il 23 aprile 2022.