Ducati Sogno
Ducati Sogno | |
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Fotocamera Ducati Sogno | |
Tipo | microcamera |
Formato | 18x24 mm |
Pellicola | 135 |
Modalità | manuale |
Innesto obiettivi | a baionetta |
Mirino | galileiano telemetro |
Otturatore | tendina |
Esposimetro | no |
Sensibilità dell'esposimetro | no |
Tempi | 1/20 - 1/500, posa B |
Tempi meccanici | 1/20 - 1/500 |
Bracketing | no |
Profondità di campo | no |
Blocco dell'esposizione | no |
Esposizioni multiple | no |
Flash integrato | no |
Tempo di sincro-flash | no, ma con accessorio si |
Presa sincro P/C | no |
Accessori | cavalletto, cavalletto con testa panoramica, sistema per microscopia, riproduzione documenti, macro, flash |
La Ducati Sogno è una microcamera 35 mm prodotta tra il 1946 e il 1952 dall'azienda italiana nota come Società Scientifica Radio Ducati SpA, caratterizzata dalle sue dimensioni contenute (quanto un pacchetto di sigarette), dalla bontà nei materiali utilizzati durante la progettazione e dal design che ricorda le fotocamere Leica, anche se le soluzioni tecniche adottate sono del tutto originali.[1][2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La microcamera Sogno è stata ideata e progettata durante la seconda guerra mondiale nei laboratori segreti POST utilizzati per creare prodotti adatti al periodo postbellico a partire da 1941[3]. La prima apparizione in pubblico è stata alla Fiera di Milano del 1946, entrando nel mercato con un prezzo di 82000 lire[4] (circa 2600 euro al 2023[5]), potendo inoltre contare su un intero sistema di accessori ed altri articoli dedicati, però la microcamera presto si trasformò in un deciso insuccesso per l'azienda, principalmente per due motivi:
- uso di caricatori speciali dedicati;
- il costo molto elevato di mercato;
Inizialmente la Ferrania commercializzò dei caricatori pronti all'uso, che purtroppo si sono rivelati di difficile e insicura reperibilità, a causa della breve produzione, successivamente per caricare la sogno era necessario utilizzare dei caricatori speciali forniti dall'azienda ed effettuare l'operazione di bobinamento al buio della pellicola nel caricatore[6]. Il costo della microcamera ebbe una leggera diminuzione, partendo dal lancio nel 1946 da 82000 lire ed arrivando nel 1952 alle 32000 lire delle ultime vendite, fatto piuttosto innaturale se è considerata la svalutazione galloppante della moneta in quegli anni[6]. A causa di questi problemi la produzione programmata dall'azienda era di 10000 unità all'anno, però non è stata mai raggiunta la piena operatività, vendendo solo 10.000 pezzi in tutto[6].
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]La Sogno detto è una microcamera dalle dimensioni ridotte 5,4 cm altezza, profonda 3,3 cm, lunghezza 10 cm e peso 245 gr compresa l'ottica con pellicola di formato 18x24, telemetro, ottiche intercambiabili, con un'ampia gamma di accessori abbinabili[7]. I caricatori speciali possono scattare fino a 15 fotogrammi, l'otturatore è a tendina con una gamma di tempi da 1/20 a 1/500 più posa B, l'innesto dell'obiettivo è a baionetta particolare; quello di serie era un Vitor 35 mm f 1/3,5 con diaframma regolabile da 1/3,5 a 1/16[8]. La messa a fuoco è possibile regolarla attraverso un telemetro separato dal mirino, che mostra una parte dell'inquadratura, in più l'oculare del telemetro è regolabile per correggere errori di vista del fotografo[9]. La microcamera non era sincronizzata, ma era disponibile un accessorio applicabile al bottone di scatto, pontendo in questo modo utilizzare il flash[10].
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]La Sogno è stata prodotta, nel corso del tempo, effettuando alcune varianti: per esempio la Sogno a numeri rossi e la Sogno sport che si differenziava dal modello classico per i tempi che spaziavano da 1/100 a 1/3000 s. Altre modifiche effettuate furono la realizzazione della sincronizzazione nelle ultime Sogno, oppure la regolazione del telemetro con una ghiera sull'oculare, è stata modificata tramite una piccola leva, vicino al bottone per la regolazione dei tempi[11].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Descrizione, digilander.libero.it, Documento recuperato 05-11-2014
- ^ Design Archiviato il 6 novembre 2014 in Internet Archive., storiadellafotografia.it, Documento recuperato 06-11-2014.
- ^ Progettazione Archiviato il 14 giugno 2017 in Internet Archive., mistermondo.com, Documento recuperato 05-11-2014.
- ^ Lancio, digilander.libero.it, Documento recuperato 05-11-2014.
- ^ Convertitore storico lira-euro, su inflationhistory.com. URL consultato il 19 settembre 2023.
- ^ a b c Problemi, digilander.libero.it, Documento recuperato 05-11-2014.
- ^ Dimensioni, digilander.libero.it, Documento recuperato 05-11-2014.
- ^ Caricatore, otturatore, innesto obiettivo Archiviato il 14 giugno 2017 in Internet Archive., mistermondo.com, Documento recuperato 05-11-2014.
- ^ Telemetro, oculare Archiviato il 14 giugno 2017 in Internet Archive., mistermondo.com, Documento recuperato 05-11-2014.
- ^ Sincro Archiviato il 14 giugno 2017 in Internet Archive., mistermondo.com, documento recuperato 05-11-2014.
- ^ Varianti Archiviato il 14 giugno 2017 in Internet Archive., mistermondo.com, Documento recuperato 05-11-2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Malavolti Le Microcamere della Ducati, Fotocamera sas, Milano.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ducati Sogno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mistermondo.com. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2017).
- Ducati, un sogno Italiano, su digilander.libero.it.
- Ducati, su storiadellafotografia.it. URL consultato il 6 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2014).
- Ducati Sogno ed accessori, su bencinistory.altervista.org.