Doues
Doues comune | |
---|---|
(IT) Comune di Doues (FR) Commune de Doues | |
Panorama del capoluogo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Capoluogo | La Crétaz |
Sindaco | Giorgio Abram (lista civica Insieme per Doues) dal 14-10-2022 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°49′N 7°18′E |
Altitudine | 1 176 m s.l.m. |
Superficie | 16,25 km² |
Abitanti | 504[2] (31-12-2020) |
Densità | 31,02 ab./km² |
Frazioni | Aillan, La Bioulaz, Le Bouvier, Champ-Mort, La Cerise, Le Chanet, La Chenal, Champsavinal, Châtelair, La Cleyvaz, Condémine, La Coud, Le Coudrey, Le Coudrey-Dessus, La Crétaz, Crêtes, Dialley, Le Haut-Prabas, Javiod, Le Lusey, Meylan, Orbaney, La Perrouaz, Planavillaz, Le Plan-d’Aillan, Plataz, Les Ploutres, Posseil, Prabas, Les Quelères, Le Torrent, Vers-chez-Croux |
Comuni confinanti | Allein, Étroubles, Gignod, Ollomont, Roisan, Valpelline |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11010 |
Prefisso | 0165 |
Fuso orario | UTC 1 |
Codice ISTAT | 007024 |
Cod. catastale | D356 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 996 GG[4] |
Nome abitanti | (FR) Douvains o Doyards[1] |
Patrono | san Biagio |
Giorno festivo | 3 febbraio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Doues all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
Doues (pron. fr. AFI: [duə]; Doue[5] in patois valdostano) è un comune italiano sparso di 504 abitanti della Valle d'Aosta.
Si trova all'inizio della Valpelline.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa)[6]
Clima
[modifica | modifica wikitesto]In inverno le temperature sono particolarmente rigide. La Valpelline viene denominata localmente Combe Froide in francese o Coumba freide in patois, che vuol dire "valle fredda".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Epoca moderna
[modifica | modifica wikitesto]In epoca fascista, dal 1939[7] al 1946, il nome del comune è italianizzato in Dovia d'Aosta, in ragione della somiglianza fonetica e del fatto che Dovia è la frazione di Predappio dov'è nato Benito Mussolini.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 aprile 1998.[8]
«D'azzurro, al gallo d'oro, allumato, crestato, bargigliato, imbeccato, membrato di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma comunale riprende quello dei nobili de la Crête, originari del paese, che furono creati signori di Doues dal duca Carlo II di Savoia nel 1543.
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di San Biagio
- Castello di La Crête, oggi trasformato in abitazione rurale, un tempo dei baroni La Crête e in seguito dei marchesi Pallavicini.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[9]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]In Località Capoluogo ha sede la biblioteca comunale.
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Carnevale della Combe Froide
[modifica | modifica wikitesto]A carnevale, di grande interesse la sfilata delle Landzette, le maschere tradizionali della Combe Froide. Tali maschere sono ispirate alla divisa delle truppe napoleoniche, che seminarono il terrore al loro passaggio nel maggio del 1800. Per esorcizzare questo evento, la popolazione della Combe Froide, la zona della Valpelline e della Valle del Gran San Bernardo, ha elaborato nei secoli una coloratissima parodia delle divise militari dell'epoca, e il giorno del carnevale percorrono tutti i comuni delle due vallate in maniera estremamente chiassosa e festosa.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
28 giugno 1985 | 19 maggio 1990 | Adolfo Letey | - | Sindaco | [10] |
19 maggio 1990 | 29 maggio 1995 | Eugenio Isabel | - | Sindaco | [10] |
19 giugno 1995 | 8 maggio 2000 | Eugenio Isabel | centro | Sindaco | [10] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Eugenio Isabel | lista civica | Sindaco | [10] |
9 maggio 2005 | 24 maggio 2010 | Eugenio Isabel | lista civica | Sindaco | [10] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Franco Manes | lista civica | Sindaco | [10] |
28 maggio 2015 | in carica | Franco Manes | Sindaco | [10] |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]In questo comune si gioca sia a palet che a rebatta, caratteristici sport tradizionali valdostani.[11]
È presente anche un campo attrezzato per l'allenamento OCR (Obstacle Course Racing) e una gara annuale di OCR.
Per favorire l'escursionismo e la salita alle montagne nel comune si trova il rifugio Letey-Champillon.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Il municipio
-
La chiesa parrocchiale
-
Dettaglio dell'affresco sulla facciata della chiesa
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Joseph-Gabriel Rivolin, Les noms des familles valdôtaines, in Le Messager valdôtain - almanach illustré, Typographie valdôtaine, Aosta.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA.VV., Patois à petits pas, Bureau régional pour l'ethnologie et la linguistique, Imprimerie valdôtaine, Aosta, 1999, p. 158.
- ^ http://www.6aprile.it/featured/2016/08/31/classificazione-sismica-di-tutti-i-comuni-italiani.html
- ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
- ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 22/04/1998 (PDF).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
- ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA. VV., Doues: un paese da conoscere, Quart: Musumeci, 1983
- Antonio Gaod (a cura di), La chiesa di Doues dal 1937 al 1997, Aosta: Tipografia valdostana, 1997
- Comunità montana Grand Combin (a cura di), Guida rurale della Valle d'Aosta: Comunità montana Grand Combin, 2009.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Doues
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.doues.ao.it.
- (IT, FR, EN, DE, ES) I carnevali della Combe Froide, su regione.vda.it.