Discussione:Diavolo
Da riscrivere le voci demone, demonio in un unica voce e liberarla soprattutto per quanto riguarda la seconda da una lettura cristianomorfa (renderla da un punto di vista neutro), poiché inevitabilmente collegate e interdipendenti come voci vedi ad esempio http://www.etimo.it/?term=demonio&find=Cerca . Inoltre togliere il reindirizzamento da demonio a diavolo e/o includere quest'ultimo in una voce più generale di demoni o creare un altra voce in modo da ristrutturare le voci in una struttura formale più corretta
Sto per sdraiare questa voce
[modifica wikitesto]Pasticciata, confusa e priva di fonti. --Xinstalker (msg) 10:50, 7 ott 2010 (CEST)
Tolto "nell'immaginario". Per la ragione che è valutativo in ambito psicologico. Qualcuno dovrebbe capire che una Enciclopedia non offre valutazioni di alcun genere ma si limita a descrivere le informazioni derivate dalle fonti. Quindi se si vuole utilizzare quel termine valutativo lo si faccia un paragrafo: "Il diavolo secondo le discipline psicologiche e antropologiche" inserendo autori che indicano la funzione di questa figura religiosa per l'uomo analizzata in quegli ambiti delle scienze umane. Bene dopo essermi beccato nel recente passato del razzista anti-cristiano ora mi aspetto l'accusa di fondamentalista cristiano come già adombrato in una pagina di discussione di un utente... Frega niente. Qui solo fonti e metodo. Cordialità --Xinstalker (msg) 08:19, 31 ott 2010 (CET)
riporto dalla discussione Discussione:Demone poiché inerente anche a questa voce:
- So che il discorso é oramai d'una ventina di giorni addietro ma ti vorrei porre una questione rispetto all'"immaginario" e in rapporto tuo definirlo "valutativo e da ""rilegare"" in ambito antropologico e/o psicologico"....essenzialmente ti volevo chiedere come consideri nell'incipit di tali voci: Razza ariana, Razzismo la presenza delle "parole" immaginario e si intende la convinzione preconcetta...nello specifico collocate in: «La locuzione razza ariana indica un immaginario gruppo razziale a cui apparterrebbero, in un'erronea trasposizione sul piano biologico delle famiglie linguistiche, tutti i popoli indoeuropei.» e «Nella sua definizione più semplice, per razzismo si intende la convinzione preconcetta che la specie umana sia suddivisa in razze biologicamente distinte e caratterizzate da diversi tratti somatici e diverse capacità intellettive, e la conseguente idea che sia possibile determinare una gerarchia di valore secondo cui una particolare razza possa essere definita "superiore" o "inferiore" a un'altra.» non trovi che anche queste siano comunque letture psicologiche e/o antropologiche come affermazioni?? Perché l'applicazione alla parola diavolo o demone dovrebbe esser differente da esse?? d'altronde da un punto di vista delle tipologie di dinamiche o meglio di percezione, da parte mia almeno, d'esse trovo possano risultare piùttosto simili??? Inoltre ti chiederei..valutativo, "l'utilizzo della parola immaginario",(in diavolo e demone) perché??cosa valuta??? come e per chi valuta?? e nelle altre pagine come la porresti la questione??? Inoltre rispetto alla questione di chiamare la pagina diavolo, termine usato e creato da determinati individui, e parlare in essa di entità denominate diversamente proprie dell'immaginario di altri determinati individui come la rapporti ad esempio anche con questo avviso Ordalia#Ordalie antiche??? inoltre per il mio accusarti d'esser cristiano debbo ammettere che é derivato oltre al non comprendere del tutto le intenzione del rtuo impedimetno della mia modifica all'inevitabile associazione che il mio pensiero tende, tendeva, a fare tra stalker e ""comunione e liberazione"" visto che mi capitò una volta di vederlo ad un """cineforum"""(incontro settimanale incasa di qualcuno il venerdi ove guardare film con videoproiettore) da loro organizzato quindi la questione ""combinazione" fra idee mi é rimasta in mente...oltre ad essermi rimaste alcune ""paranoie"" causatemi dall'aver a che fare con loro...poi forse leggendo anche qualcosa sul tuo profilo anche se non so... poi per il mio punto di vista, anche se non centra molto con la questione non credo (proprio inteso come dinamica mentale quindi verso ""tutto"") oltre al fatto che nella maggior parte dei casi(praticamente tutti) sentire o leggere la composizione di lettere "dio" o altre mi infastidiscono parecchio...comunque queste questioni personali(forse un po' come ""tutto"" per ognuno).
--Francescorussig (msg) 2:33, 25 novembre 2010 (CET)
- L'incipit della voce, come i suoi contenuti, deve essere basato sulle fonti attendibili. Il wikipediano è come un monaco benedettino, amanuense, del XII secolo. Ho scritto nell'incipit di Mosè che è un personaggio leggendario senza alcuna corrispondenza storica. Così sostengono unanimamente tutte le fonti. Conosco alcune fonti che trattano il diavolo come "immaginario" (Di Nola) ma la grande maggioranza lo tratta come un dato fenomenologico ('fenomenologico' non vuol dire 'reale'); adesso qui è troppo complesso spiegarne le ragioni. Cosa è il diavolo per me? Un dato dell'immaginario. Ma io sono un anonimo 'benedettino' del XXI secolo e riporto le fonti, evitando finché mi è possibile (finché riesco ad esserne consapevole) le mie opinioni. Tutto qui. --Xinstalker (msg) 10:36, 25 nov 2010 (CET)
- se si deve prendere come esempio i monaci amanuensi(non specifico però benedettini o meno...poi magari mi dici che esistevano solo benedettini ma non penso anche se a parte quanto sto per scrivere e ricordo passati debbo dire che non conosco moltissimissimo a riguardo dovrei approfondire ma dando un'occhiata alla pagina "amanuensi" ti posso assicurare che sono sicuro che andrebbe e potrebbe essere ampliata anche con quanto scriverò in seguito) e se debbo affidarmi a quanto dettomi tempo addietro da una individualità (scusa per i toni e un eventuale linguaggio mal strutturato ma vengo da un "incursione web" da indymedia e siti ad essa collegati ove tentavo di "far notare" e "discutere" su questioni che trovavo poco condivisibili...ma mi sembra che vi siano piuttosto poco disposti al ragionamento e pensiero...) che studiava e penso studi ancora filologia essi molte volte non sapevano leggere e quindi copiavano e basta e quando non capivano a volte interpretavano casualmente i segni invece che lasciare spazzi vuoti poi per eventuali che sapessero leggere mi verrebbe da chiedermi se in quanto monaci appartenenti a una determinata religione non facessero "eccessi d'interpretazione", "forzature ideologiche"...magari cambiando qualche parola(oltre al fatto che su wikipedia non si dovrebbe copiare e neanche creare penso collage di testi..nonostante si debba far riferimento a fonti attendibili e verificabili)..e anche qui la questione penso si possa complicare)...suppongo poi(la possibilità di ciò) soprattutto anche in eventuali traduzioni...anche se non posso esserne certo sono a conoscenza di casi di quell'epoca (se tu ne conoscesti e sapresti indicarmi qualche pagina e ai voglia sarei comunque interessato) al massimo più recenti...molto più recenti.... (quindi si pone il dilemma della confronto tra pluralità di testi... per la questione del punto di vista neutrale o meno penso di capire come tu poni la questione: poni l'idea intesa come visione (più o meno dall'etimologia di idea, idein, vedere anche se la visione é a mio avviso solo l'atto non quanto visto che al momento sto ancora elaborando su come possa o meno essere linguisticamente rappresentato, definito, ingabbiato[curiose le ""fotografie"" linguistiche d'un eventuale "percepito"} se tale e la trasmissione verbale d'esse [se tale}) che tu, penso, chiami dato immaginario o fenomenologico anche se penso che fra i due v'é e vi sia ben grossa differenza anche se non nego che le due questioni forse possano essere combinate insieme[forse anche il contrario ma penso che risulterebbe forse non totalmente logica la questione}...in quanto percepito e presente nella propria mente....pensato e quindi lo rivesti di quanto lo rivestirebbero altre entità...che sono quelle però più, forse più, ""linguisticamente dotate""[o anche "autoritamente"...anche se non é,penso, propriamente, o totalmente,la definizione giusta} che comunque esprimono il loro pensare, pensieri, percezioni, intelletto e quant'altro[il quale quindi viene percepito a sua volta da te e/o da altri penso visto che tu, a quanto digiti, riporti testi} o che riportano esso ad altri... quindi tu ti collocheresti da un punto di non scissione categorica del mondo "tutto é"... la cosa sarebbe un po' complicata..oltre che da me forse non esplicata in modo consono(per non far rima che comunque faccio tra "complicata" e "mal esplicata"]...e a parte ciò denoto che inevitabilmente nell'attestazione di realtà ""ontologica""di tutto un eventuale lettore non può trovare un'alternativa al proprio pensiero qualcosa che lo faccia ""uscire dal se per percepire un se precedente"" o che lo faccia sviare da un suo ""incanalamento [""prospettiva"", ""mondo"" inteso secondo l'etimo di ordinato quindi disposizione mentale del percepito atta a creare un'immagine, idea[in alcuni casi, molti a volte anche e forse non é detto totalmente, che si cristallizza portando a mio avviso ad annichilimenti e chiusure mentali} complessiva d'esso}mentale in cui é già"" trova solo uno specchio un riflesso del se che in fondo é come se lo ingannasse se non se ne rende conto[e se ci si può realmente rendersene conto e sarebbe un discorso e questione complicata}... ma inevitabilmente come approccio é generato da un individualità e da un pensiero d'essa, cioè tu che stai leggendo ora xinstalker[o come ti chiami(ti chiami?? con che cosa??... col telefono?? o meno) o sei stato chiamato definito linguisticamente} e penso anche di eventuali altri lettori, [come anche quanto qui digitato ed emesso da me anche se coincide nel momento dell'emanazione penso non più nella tua lettura col mio essere o parte d'esso...} trovo quindi che forse no vi sia una neutralità totale se non forse quella nel rapporto col lettore consapevole che può tentare di mantenere un punto di vista neutro o suo e non venire incanalato dal linguaggio dalle sue attestazioni e dalle immagini da esso evocategli... oltre al fatto che non poni il problema da un punto di vista storico o di trasmutazione dell'essere, divenire, successione d'eventi{mi chiedo come definisci la storia e che visione d'essa tu abbia] poiché in un 'ottica, in questo caso[di diavolo, demonio} precristiana o preebraica [o post-cristiano e post-ebraica o non legata a queste ottiche}come ne collochi la definizione del termine??? e d'esso in altri linguaggi oltre a ciò per un non cristiano che definisce diavolo come ente immaginario, fantasia o simile inevitabilmente la sua definizione sarà sicuramente: "é un entità immaginaria di questa cultura..." e non sarai mai "il diavolo é...secondo questi é..secondo altri é..." a meno che esso non inizi dicendo che "é un idea concetto parola formulata da determinate singolarità in un determinato periodo storico che la definivano in un determinato modo e che aveva rispetto alla loro ottica visione di "ciòcheé", determinati ruoli e funzioni" e poi esplicare l'evoluzuione di tale parola in rapporto alla storia e all'evolversi di coloro che l'hanno creata e della sua riverberazione,diffusione, in altre entità... quindi considerando anche questo punto di vista di strutturazione e ordine del discorso dal mio punto di vista mi pare rispecchiare e rappresentare la cultura cristiana poi non so...[come scritto dal mio punto di vista e di percezione}....oltre a questo si potrebbe indagare sulla questione o meno se sia effettivamente possibile {questione applicata in un ottica più ampia della voce a cui é collegata(anche proprio effettivamente su internet) tale discussione] un punto di vista totalmente neutro ma non so... potrei però dirti che forse secondo un'ottica ebraica entrando in essa potrei definire quanto da te espresso a me avverso quindi "satan" ma non so e non apprezzo moltissimo queste utilizzazioni d'interfacce di "ciòcheé"...)
comunque resta il fatto del problema di come rapportare la questione dell'immaginario con pagine da me indicateti precedentemente ossia:Razza ariana Razzismo (visto che secondo da quanto da te affermato bisognerebbe allora rendere neutre anche queste) e la questione riguardo al termine ""diavolo"" rapportata all'avviso in Ordalia#Ordalie antiche (che é inerente al rapporto della parola con la sua storia, origine, ed aggiungerei, evolversi nel divenire) ....comunque ribadisco quanto scritto sempre rispetto a "quanto da me percepito.".. e comunque la mia questione non era solo riguardo al definizione di immaginario o meno ma anche al rimando da demone/demonio a diavolo termini che mi risultavano e risultano etimologicamente differenti d'origini anche se determinate individualità li hanno fatti coincidere..oltre che ad altre problematiche...come una voce che parli di tale tipo d'idea e concetto e la rapporti a quello d'altre "culture", "visioni" senza avere una centralità comparativa con diavolo...anche se al questione sarebbe complessa....e dovrei pensare a come si potrebbe definire linguisticamente (naturalmente in modo coerente ad un ""determinato linguaggio""... forse rispetto a questioni riguardo al linguaggio se a te o a un eventuale altro lettore interessano v'é penso qualcosa rapportabile anche qui)... chiedo scusa per eventuali errori ortografici e/o grammaticali....ma ho abbastanza cosa da fare... come penso anche tu...(ipotizzo poi non so ).... comunque se riuscirò in futuro cercherò di elaborare qualcosa di più ""complessivo"" e ""comprendente"".. --Francescorussig (msg) 17:18, 27 novembre 2010 (CET)
- Non ho letto quanto sopra e non ho il tempo di addentrarmici. Wikipedia non è un forum. Le discussioni sono esclusivamente operative, e non possono vertere sui massimi sistemi. Interventi brevi, ficcanti e concisi, grazie. --Larry Yuma (msg) 18:02, 27 nov 2010 (CET)
origine termine
[modifica wikitesto]yâšûd ovvero ישוד è ciò che devasta da שָׁדַד --Xinstalker (msg) 16:32, 21 mar 2011 (CET)
- ma parli l'ebraico??(seriamente)... comunque stando a quanto qui riportato non sarebbe ישוד, che penso si tradurrebbe se non erro(visto che per ora mi attesto al compendio di grammatica della lingua ebraica di spinoza, quindi un po' datato... anche se sicuramente meno dei testi religiosi originali) cosi: yshud, ma יָשׁ֥וּד indi yashud(anche se per ora non comprendo bene l'accento sotto la shin e la traduzione d'esso, oltre che il qameṣ "ao", invece d'un patah "a", sotto la yod... ciò probabilmente poichè sono arrivato solo al capitolo terzo del libro prima citato... mah, saprò...penso), e dalla traduzione inglese del sito(dato che, presento mia ignoranza, non so, almeno per il momento, so tradurre l'ebraico) si direbbe sia proprio che devasta...e, dato ciò, penso che caillois presenti "la distruzione(o lo sterminio, noto qua che alcuni che traducono invece che devasta, distrugge o imperversa) che devasta a mezzogiorno" causata da un entità da lui "nominalizzata" il devastatore, almeno penso...poi forse erro, non essendo caillois, non essendo il suo testo, da me stato letto, "pensato" e quant'altro, completamente, e non conoscendo totalmente il testo del salmo e la "visone mentale"(non so al momento come meglio definirla, può darsi penserò) creata dalle immagini, dal loro combinarsi(contessersi, può essere), che esso, in rapporto a un lettore(a mio avviso), presenta.--2.36.40.134 (msg) 15:04, 22 mar 2011 (CET)
- denoto però or ora da un testo in ebraico a me presente che in esso non vi sono "punti vocalici" aggiunti e, leggendo meglio il capitolo 3 del testo di spinoza, che essi possono essere sottintesi...approfondirò...data anche l'ignoranza che mi si presenta, prospetta, nel sapere e conoscere. per la derivazione da שָׁדַד denoto, sempre a quanto presentato dal sito di prima(ossia [1] e [2]), che di fatto è quanto da te presentatomi, ti chiederei se per caso sapresti indicarmi qualche testo(oltre quello di semerano in cui presenta alcuni d'essi), anche vocabolario etimologico(se v'è), che tratti l'etimologia dei termini ebraici...--2.36.40.134 (msg) 15:56, 22 mar 2011 (CET)
- no no no. io provo a dire qui qualcosa per verificare insieme. Ovviamente in voce metto quello di cui sono molto sicuro e penso che il termine da te introdotto sia un verbo (anche se tradotto non sempre in tal modo). Fai le verifiche necessarie... magari mi sbaglio. Per il resto conosco (e non troppo bene) l'italiano... Spero di non averti deluso. Ciao! --Xinstalker (msg) 16:07, 22 mar 2011 (CET) P.S. In mancanza di eruditi veri e propri noi quattro gatti di wiki ricerchiamo un po' e vedi che qualcosa di decente, confrontandoci, tiriamo fuori. :) --Xinstalker (msg) 16:10, 22 mar 2011 (CET)
- Per le verifiche non so ancora come distinguere in ebraico un verbo da un sostantivo o aggettivo(suppongo vi siano...non so definiti come, ma penso vi sia qualcosa denominabile in modo simile)...ti chiederei qual'è la tua fonte, dato il tuo affermar di non sapere parlare l'ebraico, e più che altro come si può distinguere il suo essere verbo(non intenderla come accusa ma è puramente "curiosità" con fini di sapere e di "gnosi"). per il resto non sono deluso, anche se mi sarebbe interessato assai un dizionario etimologico di tal genere o testo a riguardo... suppongo quindi che non ne conosci neanche uno simile che tratti del sanscrito??(te lo chiedo perchè lessi in una tua qualche risposta, non mi ricordo a chi e in quale discussione di preciso, di qualche giorno fa in cui facesti riferimento a un "tuo vocabolario di sanscrito" o qualcosa di simile, ma frose il tono era ironico.... so che esco fuori discussione ma già che vi sono ti chiedo...)..--2.36.40.134 (msg) 00:45, 23 mar 2011 (CET)
Non si riporta in italiano il Tanakh utilizzando le traduzioni in italiano della greca, utilizziamo semmai quella di Gerusalemme che traduce direttamente dall'ebraico... Riassumendo nel testo greco si introduce, forse, una 'personalizzazione' del termine ebraico. Ma questa 'personalizzazione' non c'è ancora nel testo ebraico. Io credo che l'anonimo voleva segnalare proprio questo nella nota gli chiedo solo di renderlo più chiaro. A tale scopo ho inserito i cn, se sono dei virgolettati si segnalino come tali con l'autore in chiaro, se è un testo vecchio si segnali la data e infine si cerchi di riportare il concetto che vuole esprimere in modo più chiaro. Grazie comunque all'anonimo. --Xinstalker (msg) 20:18, 26 mar 2011 (CET)
- ti stavo gia rispondendo sulla tua pagina di discussione, ma presento in questa pagina, e rispetto a alla prima citazione che modificasti, non lo dico io, lo dice roger caillois, io presento esattamente quanto v'è scritto nel suo testo, inserendo in più tra le quadre le note presenti nel medesimo testo stesso, poi la traduzione del termine dall'ebraico penso sia piuttosto complicata, anche da quanto presentatomi qui da questo utente di madrelingua ebracia oltre, che essere stata sua materia di studio. ed infine come anche lui mi presentò, secondo la pratica usuale di wikipedia, inserii entrambe le fonti dato il loro essere entrambe autorevoli, non capisco cosa vi sia di errato...è quanto essattamente v'è nel testo, non posso cancellarlo e riscriverlo, non sarebbe più di caillois, con la traduzione di ossola, per quella cristiana di gerusalemme la cercherò sul web se c'è--2.36.40.134 (msg) 20:37, 26 mar 2011 (CET)
- Ascoltami Francesco l'utente che hai contattato ti ha scritto la stessa cosa che ti ho scritto io. Yasud è that wasteth non the destruction, the destruction è מקטב. Ciao e correggi per favore, stai confondendo. --Xinstalker (msg) 20:45, 26 mar 2011 (CET)
cosa dice la persona che hai contattato? che yasud It is a verb. cosa ti ho scritto sopra io? penso che il termine da te introdotto sia un verbo. Adesso rileggi per bene tutto. Grazie! --Xinstalker (msg) 20:52, 26 mar 2011 (CET)
- per le sirene caillois non presenta «da quando tale termine arabo ed etiopico ha significato 'quello'» ma lo rapporta all'apparizione, a sant'Antonio, dell'ippocentauro, provo a cercare ora su internet per caillois non so cosa dire, se non ti è presente il libro "i demoni meridiani" o il testo originale in francese ove sei, ti direi di ancare in una biblioteca e fare un confronto ma è scritto esattamente quanto da me presentato, non posso alterare il testo, non sarebe più l'originale, e direi di togliere il [senza fonte] e mettere che caillois presenta come "il devastatore", forse ossola saprebbe dire il perchè o è presente nelle fonti di caillois--2.36.40.134 (msg) 20:58, 26 mar 2011 (CET)
- si ma dice anche che non è un esperto di linguaggio biblicoo e quel termine non v'è più nell'ebraico moderno; e non è che ripetendomelo il testo cambia, non è soggetto alla tua volonta, come ti scrissi fai un raffronto tu ma è quanto in esso v'è presente, non posso farci niente--2.36.40.134 (msg) 20:58, 26 mar 2011 (CET)
ricominciamo a giocare. e non mi piace. prima presenti un tuo esperto sostenendo che è un esperto poi siccome leggendo meglio dà ragione a me allora non è più un esperto.Cancello tutto e ne discutiamo prima qui.Ricordati che sei bannato infinto per questo giochi.--Xinstalker (msg) 21:00, 26 mar 2011 (CET)
Qui il testo:
e yâšûd (devastare, il devastatore[1], che devasta[2]).
Note:
- ^ Il testo ebraico del Salmo 91 (versetto 6) non menziona propriamente un demone di mezzogiorno. Il termine yâšûd designa solamente «il devastatore».[senza fonte] Nel versetto 6 non si tratta quindi che della «devastazione che imperversa a mezzogiorno».[Cfr. P. de Labriolle, Le démon de midi, in «Bulletin Du Cange» IX (1934),pp. 46-54.] Tuttavia le diverse traduzioni greche della Bibbia introducono più o meno esplicitamente l'idea di una potenza demoniaca individualizzata:«dalla sventura del demone meridiano»[ἀπὸ συμπτώματος καὶ δαιμονίου μεσημβρινοῦ (apò symptómatos kaì daimoníon mesembrías)] (Settanta), «dal morso demoniaco di mezzogiorno»[apò degmoȳ daimonízontos mesembrías] (Aquila), «il diabolico accidente di mezzogiorno»[sygkýrema daimoniōdes mésembrías] (Simmaco), «dall'imbattersi nel demone meridiano» (Apollinare di Laodicea)[apò daimoníon te mesembrinoū antióontos]. La lingua dei traduttori è certo povera e imprecisa; la parola δαιμόνιον in particolare corrisponde a cinque diversi termini ebraici. Ma una simile penuria non può bastare a spiegare la trasposizione, perché è difficile ammettere che i traduttori abbiano confuso yâšûd con šêdîm, che d'altronde non significa «demone», ma piuttosto «signore», ne con wešêd «demone», che si sarebbe potuto introdurre grazie a un'errata lettura[ Cfr.F.G. Vigouroux, Dictionnaire de la Bible, Paris 1895-1912, 5 voll., s.v. démon, vol.2, col. 1367; S. de Muis, Commentarius literalis et historicus in omnes psalmos Davidis, Paris 1630; J.C. Frommann, Tractatus de fascinatione, Norimbergae 1675, p. 897.]. Checché sia di queste difficoltà testuali, che gli specialisti dell'esegesi biblica non sembrano ancora aver definitivamente risolto[Cfr. S. Landersdorfer, Das daemonium meridianum, in «Biblische Zeitschrift», XVIII (1929), pp. 294 sg.],è certo che almeno lo spirito del passo è indubitabile[senza fonte]. Si tratta di una forza demoniaca la cui azione è temibile in pieno mezzogiorno [...]. (da Il demone di mezzogiorno, in Les démons de midi, Roger Caillois, trad. Alberto Pellissero, I demoni meridiani, a cura di Carlo Ossola, pp.53-54)
- ^ versione ebraica con traduzione in inglese, versione in lingua greca con traduzione in inglese, stesso verso tradotto in italiano
Adesso, per favore, spiegami cosa vuoi scrivere su yâšûd. Perché io, a questo punto, credo di non aver ben capito. --Xinstalker (msg) 21:08, 26 mar 2011 (CET)
- stavo aggiungendo questo(un momento e rispondo a quanto da te presentatomi): in più vi sono moltissime altre incoerenze penso, cercando qui per il termine "šêdîm" che caillois nella medesima citazione dice tradursi in signore per capire se fosse lo stesso di "schedim (idolo vendicativo), seîrim (satiro)" e vi fosse in tali traduzioni un errore ma non lo trovo come e trovo che [3]satiro(34:14) si dice anche in modo diverso da quanto presentato sa'iyr e viene tradotto in inglese come i pelosi o le bestie[4] che probabilmente, penso, intendesse sciacallo o iena[5] tradotto in inglese con lupi che tradotti anch'essi in greco, dall'ebraico, in demoni[6](δαιμόνια daimónia), sto approfondendo...cerco ancora anche in isaia 13:21 --2.36.40.134 (msg) 21:19, 26 mar 2011 (CET)
- Va benone. Ma affrontiamo un termine per volta: ora stiamo su yâšûd su questo ישוד che è biblico. Callois non è un semitista, non dimenticarlo. E per il momento, per favore, parliamone qui e poi insieme sistemiamo il tutto. ciao! --Xinstalker (msg) 21:26, 26 mar 2011 (CET)
- per poter dire in modo corretto mi serve tempo, non sono un automa, se mi si mette fretta non riesco a farlo con "precisione"...e anche se mi si mette agitazione dato che mi smebra dia toni tu dia un po' troppo in escandescenza e che stia esagerando il testo e quello se non ti fidi come dettoti vai in una biblioteca e confronta, mi sembri che scomponi quanto presentato da amir per portarlo a suo favore se leggi bene esso dice che sia un verbo che non è presente più nell'ebraico attuale e che non è un esperto dell'ebracio biblico infatti mi diceva di chidere ad uno di essei , difatti al termine leggerai che gli presentai che nel se mi si presentrà l'occasione domanderò ad un rabbino o a un filologo, volevo già mandare una mail a giulio busi(se mai risponderà) per chiderli delle questioni anche rispetto al termine qabbalah, comunque amir(è comunque tra i suoi studi v'è comunque l'ebraico leggi la sua pagina utente) mi disse ad esempio che il che non è presente e al termine mi disse di inserire entrambi dato che aggiungo io nessuna delle due fonti "particularly bad"....non so cos'altro dirti se canccelli t'avviso screditi l'immagine di wikipedia e mi confermi altre cose--2.36.40.134 (msg) 21:47, 26 mar 2011 (CET)
- per il cosa voglio scrivere semplicemente presentare quanto v'è nel testo di caillois, magari specificando, dato anche la tua irosita, che è quanto da caillois detto; modifico la voce cosi ti si presenterà esattamente la cosa--2.36.40.134 (msg) 21:47, 26 mar 2011 (CET)
- chi ti dice che caillios non sia stato anche un semitista se leggi vari testi alcuni lo presentano come antropologo e mineralologo(nel cuore del fantastico ed feltrinelli 1984) altri come poligrafo, editore, alto funzionario dell'unesco e accademico di francia(la comunione dei forti, boringhieri 2007), o come, sociologo, scrittore, critico letterario(diogene coricato, medusa 2004) una mia amica che lo studio all'università me lo defini come psicanalista e poi d'altronde il testo è la sua mémoire de diplome all'école pratique des hautes études, quindi penso che fu piuttosto seguito anche da altri professori--2.36.40.134 (msg) 21:47, 26 mar 2011 (CET)
- Non modificare la voce prima proponi qui altrimenti cancello. --Xinstalker (msg) 21:50, 26 mar 2011 (CET)
Francesco non ho molto tempo da perdere, ti è stato già detto e ridetto che ישוד è un verbo e così lo trovi tradotto in italiano e anche in inglese nella fonte che ad esempio tu stesso hai citato, la biblos. Ti ho suggerito di verificare la Gerusalemme che è tradotta dall'ebraico. Ti ho suggerito di controllare la greca e vedere lì, e vedere come viene tradotto da lì in lingua moderna... ti dico che Caillois non è un semitista... allora dovrebbe risultarti che la resa di Callois dell'ebraico e mediato dal greco... non è difficile, ma io posso suggerirti... non posso passare le serate appresso a te. --Xinstalker (msg) 21:56, 26 mar 2011 (CET)
«מקטב ישוד צהרים»
Così traduce la Gerusalemme:
«lo sterminio che devasta (ישוד) a mezzogiorno»
ora leggi sta benedetta la greca:
«ἀπὸ συμπτώματος καὶ δαιμονίου μεσημβρινοῦ»
Ricordati che nella septuaginta è il XC
«[né] la calamità e lo spirito del male, (oppure "spirito devastatore", il "devastatore", δαιμονίου) meridiano»
Il "devastatore", "colui che devasta", il demone, il δαιμονίου, entra dal greco non dall'ebraico.
--Xinstalker (msg) 22:09, 26 mar 2011 (CET)
- mi sembra che tu stia facendo un'opera inquisitoria di censura, non dire "non posso passare le serate appresso a te", nessuno ti chiese mai tale cosa; mi sembra inoltre che tu sia un po' troppo autoritario e che arroghi il diritto di controllo sulla voce, mi sembra inoltre che per tua stessa ammissione non parli e non conosci l'ebraico(indi anche tu non sei un semitista, o più precisamente ebraista, o rabbino) e che quindi non sei un autorità per esprimerti a riguardo, mi sembra inoltre che caillois sia sicuramente più enciclopedico, conosciuto e autorità di te, dato il suo esser stato un accademico di francia, il massimo che posso fare è presentarti la parte del testo [7] qui lo trovi da scaricare(nella seconda parte troverai anche quanto rispetto alle sirene onde evitare che chissà quale convinzione ti porrai e vorrai imporre), inoltre essendo il testo di caillois una tesi all' école pratique des hautes études, penso che sia stata valutata e controllata da vari professori e da una commissione d'esame, come ti dissi e mui disse anche amir trovo sia giusto presentare entrambe le fonti. il che nel che devasta, presenta anche amir che è stato possto dal traduttore inglese... penso che caillois qualcosa a riguardo dell'ebraico conoscesse data anche questa sua affermazione
«La lingua dei traduttori è certo povera e imprecisa; la parola δαιμόνιον in particolare corrisponde a cinque diversi termini ebraici. Ma una simile penuria non può bastare a spiegare la trasposizione, perché è difficile ammettere che i traduttori abbiano confuso yâšûd con šêdîm, che d'altronde non significa «demone», ma piuttosto «signore», ne con wešêd «demone», che si sarebbe potuto introdurre grazie a un'errata lettura»
, non potrebbe presentarla senza conoscere quanto presenta il testo ebraico.. e non capisco minimamente che fastidio ti dia che nella voce vi sia presente quanto da caillois presentato con la specificazione che sia stato lui a dirlo... oltretutto almeno io ti presento scansioni; collegamenti a sii internet, tu cosa se non una retorica che fondi su un'autoritarismo datoti da modifiche fatte e tentativi di imposizione del tuo essere cercando di far credere all'altro d'esser nello sbaglio... e scomponendo, decontestualizzando, quanto da lui detto e usandone frammenti, per avvalorare le sue tesi, quanto presenti --2.36.40.134 (msg) 23:22, 26 mar 2011 (CET)
- beh si il daimon entra dal greco, come anche riguardo ai lupi, sciacalli e iene, in isaia 34:14 ma mi sembra sia proprio questo ciò che tratta quella parte rispetto all'origine del termine ossia :"che già nella Septuaginta, e in altre traduzioni dall'ebraico al greco, tale termine occorreva ad indicare l'ebraico schedim (idolo vendicativo), seîrim (satiro)[i quali come già presentatoti, in isaisa 34:14 e forse, se riesco a controllare, 13:2, per adesso non mi ritornano]." e anche cosa?: yasud che è guardacaso personificato nella septuaginta e in'altre traduzione in "demone"...il demone del mezzogiorno di cui parla l'intero capitolo del testo, e in parte testo(il titolo e di fatti i demoni meridiani), di caillois--2.36.40.134 (msg) 23:30, 26 mar 2011 (CET)
- dato che poi sempre nel medesimo testo esso presenta in seguito anche come tale espressione del salmo in discussione sia stata utilizzata dai cristiani:
«Il demone di mezzogiorno cristiano sembra in qualche modo cogliere la mitologia allo stato nascente. In Occidente la traduzione del Salmo 91 ha fornito solamente un'espressione enigmatica, da riempire di contenuti: e ciascuno l'ha utilizzata a piacer proprio. È interessante constatare come tutti l'abbiano fatto secondo i propri scopi: il dottore della fede facendo di questo demone di mezzogiorno uno strumento di polemica[non sarai mica un dottore della fede xinstalker, pensi di poter sfuggire al mio occhio... ...guarda che ti controllo], l'operatore di magia catalogandolo nelle sue liste, il contadino riferendovi gli infortuni che all'occasione l'ora di mezzogiorno gli riservava, tutti non avendo altro da fare che imporre un nome nuovo a cose antiche»
.--2.36.40.134 (msg) 23:41, 26 mar 2011 (CET)
- e altre cosa fuori discussione percui sarò breve quando sarà tempo, se sarà, è, risponderò in discussione alla pagina del blocco; io in esso risposi a tutte le vostre accuse mettendoci anche un po' di pensiero e sforzo e non mi pare che qualcuno rispose in modo argomentativo a quanto presentai (certo un po' sgrammaticato e incasinato, e datoa nche il pormi di qualcuno una scadenza temporale per una mia risposta, lo sforzo e il tempo per rileggere e ricorreggere al momento erano troppi) se non dicendo: "ahh e una supercazzola o simili", una(anitadue se non erro) disse che secondo lei le cose "le dissi credendoci", non è il termine adatto perchè non credo, non sonon credente o fedele, fiducioso, in qualsiasi cosa o tutto, valuto sempre e sono sempre disposto e ""camibare interfacce di pensiero combinarle, valutarle e quant'altro"(sempre in rapporto al mio essere comunque) e quanto li presentai è, come penso scrissi, quanto mi si presentò al mio essere(quindi traducilo in cosa stavo pensando e quant'altro) al momento, in quel momento... per lo scherzoso non mi sembra di esserlo se non nel considerare ridicolo, in una prospettia di morte(visto che citasti heidegger e ti risposi anche ma non so se lessi), il prendere troppo sul serio le cose o meglio eliminarvi la componente ludico-creativa...e gioiosa... anche occorrerebero più termini per presentare la questione poichè non è proprio cosi e potrebbe forse esser fraintesa, ma non è detto... e comunque come scritto questo non è inerente alla discussione, e quindi attenderò tua risposta rispetto alla discussione sull'origine del termine...potrei dire "non so per quanto tempo" dato che mi sembra che mi sembra che da un punto di vista retorico, oratorio, dialettico la cosa presenti determinati effetti--2.36.40.134 (msg) 00:07, 27 mar 2011 (CET)
- ti presento anche, cosa che già volevo presentarti(prima anche della discussione in corso) dato la tua ostilità a riguardo, che pensavo di riportare in voce quanto presentava Marco Antonio Canini da te cancellato con la motivazione seguente:"Le due fonti sono troppo datate e oggi sappiamo che nulla delle lingue indoeuropee occidentali 'derivano' dal sanscrito, e che anzi il sanscrito per certi versi meglio 'conservato' è più recente di queste. Infine 'daimon' come calunniatore dove?" e metterla o sempre in origine del termine ma specificarne l'erratezza se tu mi presenti secondo quali teorie si basa tale tua affermazione:"oggi sappiamo che nulla delle lingue indoeuropee occidentali 'derivano' dal sanscrito, e che anzi il sanscrito per certi versi meglio 'conservato' è più recente di queste" e se mi fornisci le fonti a riguardo, dato che trovo sia comunque enciclopedica dato l'essere sia di Ottorino Pianigiani che Canini due voci enciclopediche e che come puoi trovare qua e risposta(se non erro) penso che già ai tempi la questione suscitò un dibattito con Graziadio Isaia Ascoli, presente anch'esso in enciclopedia, quindi trovo che sia interessante da un punto di vista sia enciclopedico..anche rispetto alla storia del termine... mentre per il "Infine 'daimon' come calunniatore dove?" penso lo posi poiché nella fonte è presente ciò:"e soggiunge che in origine la voce diàbolos non ebbe, al pari di daimon demone, un sinistro significato, ma sí quello di buon genio, [...].In seguito, ei dice, con la leggenda cristiana il gr. DIÀBOLOS avrebbe assunto il significato di calunniatore, favorito questo dal verbo DIÀBALLÔ." ...da un punto di vista puramente logico dato il presentare che:"in origine la voce diàbolos non ebbe, al pari di daimon demone, un sinistro significato", quindi con ciồ dice che in orgine la voce daimon presentava un ""sinistro"" significato, e considerando che in seguito presenta;"In seguito, ei dice, con la leggenda cristiana il gr. DIÀBOLOS avrebbe assunto il significato di calunniatore [, favorito questo dal verbo DIÀBALLÔ. ...penso che questo a riguardo si possa al momento tralasciare]", penso sdica che quindi in seguito fu di denotazione negativa, sinistra, e che l'attributo, aggettivo(quanto sia), di "calunniatore" sia inteso come sinistro... indi per cui dato il mio trovar ridicola l'espressione "sinistro"(sono anche mancino nell'utilizzare penne e matite e penso anche in altro... oltre al fatto se non errò stando a quanto presentato da giulio busi in simboli del pensiero ebraico, tale espressione dle male che viene da occidente che era ritenuto a sinistra penso rispetto al 'oriente, rileggerò se proprio ti interesserà e ti presenterò, è di orgine ebraica; ed io non sono ebreo, o religioso, e nello specifico di una qualsiasi religione o cultura derivata da quella ebraica)... quindi dato che pensai che indicasse caninin o il pianigiani intendesse calunniatore come sinistro presentai il "calunniatore", da te contestato; ma effettivamente può darsi che intendessero anche altro con sinistro e quindi si potrebbe al massimo semplicemente sostituire la parola. Per la voce datata non lo nego, ma anche la bibbia o altri testi sono assai datati, e come detto, non intendo presentarlo come verità assoluta (non lo farei mai per nessuna teoria e idea penso; anche se ne fossi totalmente sicuro in parte le riterrei comunque pur sempre limitate al proprio essere..) ma semplicemente inserirlo come curiosità(cosa per'altro fatta anche dallo stesso pianigiani) storica riguardo al termine, alla sua origine e interpretazione; oltre che penso costituisca, sempre ripetendomi, un ampliamento enciclopedico... e come già detto se mi presenti le fonti di ove essa erra e in base a quali teorie le, si, inseriscono. Per caillois semiologo oltre a quanto già presentatoti, aggiungo che se vuoi potremmo discutere cosa faccia definire un semiologo o meno[8],[9],[10]. Ovviamente, come da te prima presentato, un termine per volta e dunque attendo tua risposta a tutto quanto posto e non sperare che non rispondendomi io mi autoconvinca di chissachè... soprattutto poichè da un'ottica di tattica retorica, oratoria, la cosa potrebbe anche starci ma questa è un enciclopedia in farsi e si presentano fonti... per la "gerusalemme" ti dico che, da quanto per ora mi si è presentato, quellla italiana è semplicemente la verisone CEI e non traduce il testo biblico, almeno da quanto presentato in wikipedia stessa, quindi la tua non è una fonte ed affermazione esatta... indi attendo risposta per tutto quanto presentato in fino a qui in discussione--2.36.40.134 (msg) 07:14, 27 mar 2011 (CEST)
Francesco innanzitutto sono consapevole della tua buonafede e della tua voglia di contribuire al progetto con onestà. Sono anche consapevole dei miei 'difettacci'. Consapevole di ambedue le cose dialogo con te cercando una soluzione insieme a te che ci consenta di tirare fuori un 'prodotto' che sia valido per la voce e che consenta a te di rientrare nella nostra scombinata ma efficiente comunità. E ci stiamo forse arrivando, abbi ancora un po' di pazienza.
Alcune premesse opportune anche per il futuro.
Qui non importa cosa noi diciamo di noi. Io non sono nessuno per mia stessa ammissione e qui nessuno è nessuno anche se dicesse qualcosa di diverso. Noi siamo 'solo' ciò che scriviamo. 'Noi' non siamo nessuno e solo il non essere nessuno dedicandoci con passione ed onestà a questo prestigioso progetto che ci rende speciali.Le fonti sono l'unica cosa che conta, ma occorre presentarle accuratamente, in modo chiaro, dandogli il peso che meritano a seconda dell'autore, di dove ha pubblicato il lavoro, di quando l'ha pubblicato, se il suo lavoro ha anche, o meno, avuto una sorta di revisione da parte dei colleghi prima di essere pubblicato (ciò accade quando vi è un comitato scientifico o editoriale).Io ci tengo a te. Chiesi di metterti tra gli 'autoverificati' perché qui c'è un disperato bisogno di persone speciali. Ogni tanto parti però sei partito per la tangente e producendo cose che era bene verificare insieme prima. Ora lavoriamo insieme prima per favore.
Venendo a yâšûd.
- Tempo fa hai inserito questo termine ebraico [11], io sapevo che ti riferivi al Salmo 91,6 e ho corretto [12] e ti ho indicato anche l'origine verbale del termine che è un verbo [13]. Fin qui Callois è citato ma non virgolettato.
- Tu hai capito e hai inserito la 'corposa' nota [14] dopo aver chiesto allo studente di ebraico in lingua inglese una verifica. Il problema è che la tua nota non porta virgolettati cioè non è chiaro cosa sostieni tu, cosa tu fai sostenere a Callois e cosa sostiene effettivamente Callois. Non è chiaro quello che esprimi e chiedo di chiarirlo [15]. Qui ti spiego come devi fare [16].
- Ora finalmente hai inserito i virgolettati e ora prova per favore a scrivere qui cosa vuoi mettere in nota al termine yâšûd ricordandoti questo metodo [17].
Dopo parleremo della Gerusalemme e del sanscrito, e di tutto il resto. Ma una cosa per volta. Scusami l'autoritarismo, ma al netto dei miei difettacci ricordati che sei un bannato a vita e non per me, ma considerato problematico da altro utente e a furor di popolo... e proprio per i contenuti e per la modalità con cui li inserivi. Per favore cerca di essere breve e rimani su yâšûd. Grazie --Xinstalker (msg) 09:52, 27 mar 2011 (CEST)
Cerca di cogliere due cose: Callois da te riportato non mi sembra sostenere che yâšûd significhi "il devastatore" (sostantivo) come tu hai riportato sia in voce [18] che in nota . Callois parla certamente dei traduttori della Septuaginta.... Come notavo io [19]. Ora mi procuro il testo di Callois... Cerca di essere preciso e completo perché per questo Francesco il tuo contributo può sembrare pasticciato e per questo considerato molto dannoso. --Xinstalker (msg) 10:12, 27 mar 2011 (CEST) P.S. Nel frattempo mi scuso con la buonanima di Callois se ho pensato male di lui, ma l'avevo frainteso. --Xinstalker (msg) 10:20, 27 mar 2011 (CEST)
Una domanda importante Francesco su una cosa che non ho capito di quello che vuoi riportare: Callois sostiene che i traduttori in greco abbiano meglio inteso il termine ebraico yâšûd rendendolo in greco come δαιμονίου, e che quindi le traduzioni correnti direttamente dall'ebraico che lo rendono come verbo siano in fondo errate?--Xinstalker (msg) 10:32, 27 mar 2011 (CEST)
Verso, spero, una soluzione
[modifica wikitesto]«Il testo ebraico del Salmo 91 (versetto 6) non menziona propriamente un demone di mezzogiorno. Il termine yâšûd designa solamente il "devastatore". Nel versetto 6 non si tratta quindi che della "devastazione che imperversa all'ora di mezzogiorno". Tuttavia le diverse traduzioni greche della Bibba introducono più o meno esplicitamente l'idea di una potenza demoniaca individualizzata: "dalla sventura e dal demone meridiano" (Settanta), dal "morso demoniaco di mezzogiorno" (Aquila), "il diabolico accidente di mezzogiorno" (Simmaco), "dall'imbattersi nel demone meridiano" (Apollinare di Laodicea).»
Ecco il brano più importante per quanto attiene quello che sostiene Caillois.
Ai fini della voce possiamo riportare, se siamo d'accordo, in questo modo:
- Il termine "demònio" deriva dal latino tardo daemonium traduzione del greco daimónion (sempre dal greco daimónios "appartenente agli dèi") e quindi collegato a dáimōn il cui significato originario in lingua greca è quello di dèmone. Se tale termine greco è già presente nel Nuovo testamento[5] intendendo con questa figura l'angelo caduto, occorre ricordare che già nella Septuaginta, e in altre traduzioni dall'ebraico al greco, tale termine occorreva ad indicare l'ebraico schedim (idolo vendicativo), seîrim (satiro). e yâšûd (devastare, il devastatore)[1].
note:
- ^ Così, Roger Caillois, evidenzia, la resa e la trasformazione del termine ebraico yâšûd nelle traduzioni greche come daimoníou:
«Il testo ebraico del Salmo 91 (versetto 6) non menziona propriamente un demone di mezzogiorno. Il termine yâšûd designa solamente "il devastatore". Nel versetto 6 non si tratta quindi che della "devastazione che imperversa all'ora di mezzogiorno". Tuttavia le diverse traduzioni greche della Bibba introducono più o meno esplicitamente l'idea di una potenza demoniaca individualizzata: "dalla sventura e dal demone meridiano" (Settanta), dal "morso demoniaco di mezzogiorno" (Aquila), "il diabolico accidente di mezzogiorno" (Simmaco), "dall'imbattersi nel demone meridiano" (Apollinare di Laodicea).»
Venendo alla querelle occorsa:
- Questo il brano biblico (è in ebraico biblico... ;)
«מקטב ישוד צהרים»
La traduzione è questa:
מקטב : la distruzione (mikketeb)
ישוד : che imperversa, che devasta (yâšûd)
צהרים: a mezzogiorno (tso'harym)
yâšûd è "che imperversa", "che devasta"
- Questo il brano greco
«ἀπὸ συμπτώματος καὶ δαιμονίου μεσημβρινοῦ»
La traduzione è questa:
ἀπὸ: da (apo)
συμπτώματος: calamità (sumptōmatos)
καὶ : e (kai)
δαιμονίου: demonio, spirito del male (daimoniou)
μεσημβρινοῦ: meridiano (mesēmbrinou)
daimoniou è "demonio", "diavolo".
Caillois nota come il brano del testo ebraico "devastazione che imperversa a mezzogiorno" diviene, nella traduzione greca, una "potenza demoniaca" (notare la congiunzione καὶ) quindi con la traduzione in "dalla calamità e dal demone meridiano". Anche Caillois rende yâšûd come verbo infatti riporta "devastazione che imperversa all'ora di mezzogiorno". Spero di essere stato utile.
A margine questa sera riporto in virgolettato le note critiche della "Bibbia di Gerusalemme" che dimostrano che, per quanto attiene l'Antico Testamento, essi si attengono al testo masoretico e non a quello greco, solo su alcune parti, segnalate, introducono alcune rese qumraniche (sempre ebraiche quindi e non greche). Ho segnalato la "Gerusalemme" in quanto è di larga diffusione, ma possiamo, sempre se lo vogliamo, citare invece direttamente il Tanakh nella sua traduzione in italiano. Io, inoltre, non ci posso fare nulla se oggi i cristiani preferiscono tradurre dall'ebraico anziché dal greco e se così fanno anche quelli della Cei... chiedete a loro... Spero di essere stato utile. Se l'anonimo vuole correggere qualcosa oppure introdurre qualcosa d'altro, sono qui. Parliamone con serenità, grazie (lo dico anche a me :). --Xinstalker (msg) 12:09, 29 mar 2011 (CEST)
Dimenticavo... sgarbato, privo di "garbo", da qālib ( قالب arabo, "stampo per oggetti in metallo") come anche "calibro" (c'è tuttavia chi sostiene l'origine germanica). Mentre non sono d'accordo su "cherubino" questi deriva dal latino tardo cherub (pl. cherubim) a sua volta ripreso dal greco cheroub (cheroubim, Χερουβ, pl. Χερουβίν) che ha origine dall'ebraico kerub (kerubim; כְּרוּב, pl. כרובים) a sua volta, però, dal babilonese e dall'assiro karabu (accadico kuribu). ciao --Xinstalker (msg) 14:19, 29 mar 2011 (CEST)
- Ho protetto la pagina di discussione: blocco non vuol dire "torna pure quando vuoi", sono considerazioni che sarebbe utile fare prima di farsi bloccare. --Vito (msg) 14:24, 29 mar 2011 (CEST)
- Anche tu hai ragione... --Xinstalker (msg) 14:34, 29 mar 2011 (CEST)
Chiarito finalmente yâšûd e Caillois possiamo passare agli altri. L'anonimo voleva sapere dei:
- שדים Shedim. Si trovano in Deuteronomio 32,17; Salmo 106,37;
- שעירי Se'irim. Si trovano in Levitico 17,7; 2Cronache 11,15; Isaia 13,21 e 34,14. Non sempre resi come 'demoni' nella Settanta. Il mio riferimento greco è sempre la Septuaginta, il motivo dovrebbe essere evidente.
La trasformazione di entità o accadimenti in demonio e quindi in diavolo (nel Cristianesimo) è un procedimento complesso di cui un brano di Caillois introduce molto correttamente. Se ne può parlare ma è un argomento molto lungo, a tal proposito il demonio come causa di danni, malattie e sventure non è propriamente ebraico, ricordiamoci e rileggiamoci con attenzione Amos 3,6:
«אם תהיה רעה בעיר ו*יה*ו*ה לא עשה»
«Avviene forse nella città una sventura che non sia causata dal Signore?»
E' Dio che causa le sventure.
ma anche Samuele (I nella Settanta) 16,14
«ורוח ו*יה*ו*ה סרה מעם שאול ובעתתו רוח רעה מאת ו*יה*ו*ה»
«Lo spirito del Signore si era ritirato da Saul ed egli veniva atterrito da uno spirito cattivo da parte del Signore»
E' Dio che manda gli spiriti cattivi.
Per quanto attiene la Gerusalemme:
«Le traduzioni sono state fatte a partire dai testi originali: ebraico, aramaico e greco. Per l'Antico Testamento, la versione (sia BJ che BC) è fatta a partire dal testo masoretico (TM) cioè il testo ebraico fissato nei sec. VIII-IX d.C. dai rabbini ebrei che ne hanno precisato sia la grafia che la vocalizzazione. Questo è anche il testo riprodotto dalla maggior parte dei manoscritti. quando TM presenta difficoltà insormontabili, s'è fatto ricorso ad altri mss ebraici (ad es. ai mss di Qumran) o a versioni antiche principalmente greca, siriaca e latina; in questi casi, le correzioni vengono sempre segnalate in nota»
Devo quindi correggere in parte quanto segnalato più sopra ovvero che la Gerusalemme riporta anche delle parti della greca, ma io finora ho incontrato solo TM, se dovessi incontrare un LXX allora riporto la traduzione del Tanakh poi se mi sfugge c'è Chashmal :).
Per quanto attiene il Salmo 91,6 "lo sterminio che devasta a mezzogiorno" così tradotto dal TM, la nota della Gerusalemme riporta anche le versioni greche che traducono "dal demone del mezzogiorno". Spero di essere stato utile. --Xinstalker (msg) 22:40, 29 mar 2011 (CEST)
Ho visionato or ora la traduzione italiana, dall'ebraico, proposta da Rav Menachem Emanuele Artom sotto il coordinamento di Rav Dario Disegni ecco la traduzione:
«né dalla strage che abbatte in pieno meriggio»
mi sembra ormai comprovato che yâšûd (che abbatte) sia reso ovunque come un verbo. --Xinstalker (msg) 13:56, 4 apr 2011 (CEST)
Modifica del 28/03/2014
[modifica wikitesto]Per quale motivo sono state annullate le modifiche fatte sulla pagina "del diavolo" ?
Il diavolo è uno spirito che tiene incatenati agli inferi le persone che sono in stato di peccato mortale infatti Gesù dice "chi non è con me è contro di me" e "chi non raccoglie con me disperde". Le persone che perseverano in questo stato fino alla morte sono condannate al supplizio eterno e vengono punite per sempre dal diavolo e dai suoi seguaci all'inferno. Al diavolo è stato dato un potere enorme in questo mondo principalmente sulla morte secondo le parole di San Giovanni: "Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno". Il Signore infatti si è incarnato proprio per distruggere le opere del Maligno.
Il demonio preferisce agire nell'ombra cioè senza farsi scovare perchè appena viene scovato e individuato il suo potere può essere facilmente indebolito o annullato. Per fare ciò il suo modo di operare preferito è la tentazione, la quale si presenta agli occhi dell'uomo sempre come una cosa attraente e "desiderabile per acquistare saggezza". Infatti essendo uno spirito può manifestarsi in parole, pensieri o atti contrari alla legge di Dio e all'insegnamento di Gesù. Nella maggior parte dei casi preferisce lasciare le sue vittime libere di operare nel mondo per spargere la zizzania mentre perseguita e tenta particolarmente quelli che si sono decisi per Dio e per i suoi comandamenti come dice San Giovanni. Sull'origine del diavolo nelle credenze cristiane compie una disamina non cristiana(poichè non prende in considerazione i testi della rivelazione cristiana) — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2.237.110.133 (discussioni · contributi) 12:26, 29 mar 2014 (CET).
- Anche secondo me bisognerebbe distinguere tra diavolo e demonio. Igor — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 193.227.215.155 (discussioni · contributi) 14:06, 15 ott 2015 (CEST).
Satana e il 666
[modifica wikitesto]Satana dovrebbe avere una voce specifica, essendo un nome diverso e di diffetente lingua seppure associato alla stessa entità. Al gruppo fonetico dele consonanti sonanti indoeuropee appartengono sia la nasale ni che la labiale rho. L'ebraico Satana non è parola lontana dal greco Satiro. Satara è anche il nome di una città e regione dell'India dove alessandro Magno incontrò i Sette Diadochi: ovviamente, (non) intende una popolazione semitica che da millenni pratica lo spiritismo e che pr questo interessava così tanto i potenti.
Veniamo alla gematria: la numerologia dell'alfabeto ebraico dice che: samech (6) resh (200) tav (400) vav (6) = 666 = numero della Bestia. Quindi, S T N anche nella radice ebraica, oltre a una consonante vocalizzata, che rimase nella lingua scritta e nell'arte sacra per tramandare la tradizione della gematria. Quattro lettere si contrappingono meglio di tre al tetagramma JHWH.
L'unica combinazione di lettere dell'alfabeto che possa restituire 666 è questa. Abbiamo l'incognita del resh, che probabilmente appartiene a quel gruppo di lettere scritte nel Talmud che i Cananei già non pronunicavano più alla fine del secondo millennio a.C., gruppo che fra i Greci di Tebe e della Ionia includeva anche phi, chi, psi e omega. La lettera resh (o il greco rho) è un'aspirata ome le prime tre, intressata dallo stesso fenomeno di apofonia vocalica. Lelettere sopravvissero nella lingua scritta non soltanto per la comodità di aver più grafemi per far da conto negli scambi commercilai, ma anche per motivi religiosi e sacri. Qualche sacerdote non smise mai di pronunciarle.
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