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Disastro di Mina del 2015

Coordinate: 21°24′59.5″N 39°53′04.9″E
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Disastro di Mina (2015)
La strada verso il ponte Jamaraat
Data24 Settembre 2015
09:00 Arabia Standard Time
LuogoMina, La Mecca
StatoArabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita
Coordinate21°24′59.5″N 39°53′04.9″E
Conseguenze
Morti769 (secondo il governo saudita)

2411 (secondo Associated Press)

Feriti934

Il disastro di Mina accaduto il 24 settembre 2015 è stato un incidente di folla che ha causato almeno 769 morti, soffocati o schiacciati durante il pellegrinaggio annuale dell'Ḥajj a Mina, La Mecca, in Arabia Saudita, rendendolo il più mortale disastro dell'Ḥajj nella sua storia.[1] Le stime del numero di morti variano: l'Associated Press ha riportato un dato di 2.411 vittime[2][3][4], mentre il governo dell'Arabia Saudita ha riferito ufficialmente due giorni dopo l'evento che c'erano stati 769 morti e 934 feriti, senza più aggiornare i dati successivamente.[2][5][6]

La calca è avvenuta a Mina all'incrocio delle strade 204 e 223 che portavano al ponte Jamaraat.[7] La causa del disastro resta controversa.[8][9] Il disastro di Mina ha aumentato le tensioni tra i rivali Arabia Saudita e Iran, che erano già alte a causa delle turbolenze in Medio Oriente, come la guerra civile siriana e la guerra civile yemenita.[10][11][12]

Nel settembre 2015 il portavoce del ministero degli Interni saudita ha detto che era in corso un'indagine e che la causa esatta del sovraffollamento che ha portato alla calca mortale non era stata ancora accertata.[13][14]

Mappa del disastro di Mina del 2015 - Area circostante le strade 204 e 223

L'Ḥajj è un pellegrinaggio annuale a La Mecca definito come un dovere per i musulmani, da intraprendere almeno una volta nella vita se possono permettersi di farlo fisicamente e finanziariamente.[15][16] Interpretato tradizionalmente, l'Ḥajj è costituito da una serie di riti compresa la Lapidazione del Diavolo[17][18] che si svolge presso il ponte Jamaraat a Mina, un quartiere a poche miglia a est della Mecca. Il ponte Jamaraat è un ponte pedonale dal quale i pellegrini possono lanciare ciottoli contro i tre pilastri Jamrah. Il rituale della lapidazione è l'ultimo grande rituale ed è spesso considerato la parte più pericolosa dell'Ḥajj, con le sue grandi folle, gli spazi ristretti e la fitta programmazione. Già in passato si erano infatti registrati diversi incidenti di folla spesso mortali.[19][20][21][22]

Nazionalità delle vittime della fuga precipitosa di Mina del 2015 per numero di deceduti

Secondo una dichiarazione della direzione della protezione civile saudita, giovedì 24 settembre 2015 alle 09:00 ora della Mecca (06:00 UTC) si è verificata una fuga precipitosa all'incrocio tra le strade 204 e 223 mentre i pellegrini erano in viaggio verso il ponte Jamaraat. Il ministero dell'Interno saudita ha dichiarato che la fuga precipitosa è stata innescata quando due grandi gruppi di pellegrini si sono incrociati da direzioni diverse sulla stessa strada.[23] L'area non era stata precedentemente identificata come un pericolo per questo tipo di incidenti.[24] L'International Business Times ha riferito che il governatore della provincia della Mecca e capo del comitato centrale Ḥajj dell'Arabia Saudita, il principe Khalid bin Faysal Al Sa'ud, ha accusato "alcuni pellegrini di nazionalità africana" per la calca fuori dalla città santa;[25] provocando la condanna di diversi leader africani.[26]

Un giorno dopo la tragedia della caduta di Mina,[27] media sauditi hanno pubblicizzato una dichiarazione del Gran Mufti dell'Arabia Saudita, Abd al-Aziz bin Abd Allah Al ash-Sheikh, che esonerava il principe ereditario Muḥammad bin Nāyef Āl Saʿūd (noto come "MBN") dalla responsabilità per il disastro, poiché il suo titolo lo considera responsabile per le questioni di sicurezza al santuario della Mecca. La dichiarazione del Gran Mufti, che ha caratterizzato l'incidente come "inevitabile" e attribuibile al "destino", ha di fatto "immunizzato" MBN contro possibili critiche interne.[28]

La cifra esatta delle vittime per il crollo della folla di Mina è tuttora contestata. Il governo saudita ha ufficialmente segnalato 769 morti,[29] una cifra che non è cambiata, mentre fonti dei media iraniani hanno proposto cifre fino a 4.173 morti.[30] Le stime indipendenti variano tra 2.236 e 2.431 persone uccise, con la più recente stima dell'Associated Press che dà un bilancio delle vittime di 2.411.

Anche le stime dei feriti e dei dispersi variano notevolmente. Secondo rapporti sauditi ci sono stati 934 feriti[5], mentre i rapporti iraniani sono molto più alti, stimando più di 2.000 feriti.[31]

Resoconti di testimoni oculari

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I primi resoconti dei testimoni oculari affermavano che la calca era stata causata dalla chiusura della parte orientale della via 206, che costringeva i pellegrini a percorrere la via 223, scontrandosi con una massa di persone che si muoveva nella direzione opposta sulla via 204.[32]

Dichiarazioni ufficiali saudite

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In una dichiarazione rilasciata dall'ambasciata saudita, il ministro degli Esteri Adel al-Jubayr ha dichiarato: "Il Custode delle Due Sacre Moschee ha ordinato di avviare un'indagine approfondita che sarà trasparente [. . . ] Riveleremo i fatti quando emergeranno e non tratterremo nulla. Se sono stati commessi degli errori, coloro che li hanno commessi saranno ritenuti responsabili e faremo in modo di imparare da questo per garantire che non accada di nuovo. "[33]

I giornali sauditi hanno riferito che il 18 ottobre 2015 il principe bin Nāyef aveva parlato con gli investigatori e li aveva esortati a "continuare i loro sforzi per trovare le cause dell'incidente, pregando Allah Onnipotente che accetti i martiri e augurando ai feriti una pronta guarigione". Tuttavia, l'Arabia Saudita non ha ancora rilasciato alcun risultato dai propri investigatori.[34]

Nel gennaio 2016, il Consiglio della Shura saudita ha raccomandato di "aumentare la capacità delle strade che portano alla struttura di Jamaraat e alle aree di alloggio a Mina", nonché ulteriori studi sui flussi di trasporto legati all'Ḥajj.[35]

In seguito al disastro di Mina, molti leader mondiali hanno inviato messaggi di vicinanza, tra cui la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro del Qatar Abdullah bin Nasser bin Khalifa Al Thani, il re Mohammed VI del Marocco, l'emiro kuwaitiano Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, il presidente pakistano Mamnoon Hussain, il presidente tunisino Beji Caid Essebsi e Papa Francesco.[36]

Conseguenze del disastro

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Il disastro di Mina del 2015 ha aumentato le tensioni nelle relazioni già tese tra Arabia Saudita e Iran,[12][37][38][39] portando a richieste da parte dei politici di nazioni musulmane di cambiamenti nella supervisione della Mecca e l'Ḥajj.[40][41][42]

  1. ^ Foreign toll figures show hajj tragedy deadliest in history, Yahoo! News, 14 ottobre 2015. URL consultato il 14 ottobre 2015.
  2. ^ a b Death Toll From Hajj Stampede Reaches 2,411 in New Estimate, in The New York Times, 10 dicembre 2015.
  3. ^ Iran holds funeral for diplomat killed in Saudi hajj crush, 27 novembre 2015. URL consultato il 29 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  4. ^ AP count: Over 2,400 killed in Saudi hajj stampede, crush, su AP NEWS, 10 dicembre 2015. URL consultato il 23 agosto 2020.
  5. ^ a b Hajj stampede: Saudi officials clarify toll after questions, BBC News, 29 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  6. ^ Mark Piggott, Hajj stampede death toll 'rises up to 1,100' as Saudi Arabia faces criticism over safety record, in International Business Times, 26 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  7. ^ Hundreds killed in stampede at Muslim hajj pilgrimage, CBS News, 24 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  8. ^ Carol Morello, Iran demands Saudi Arabia apologize for disaster near Mecca, in The Washington Post, 27 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  9. ^ arabnews.com, http://www.arabnews.com/featured/news/814396.
  10. ^ Ben Hubbard, Hajj Tragedy Inflames Schisms During a Pilgrimage Designed for Unity, in The New York Times, 25 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  11. ^ Ian Black e Matthew Weaver, Iran blames Saudi leaders for hajj disaster as investigation begins, in The Guardian, 25 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  12. ^ a b Ishaan Tharoor, How the deadly hajj stampede feeds into old Middle East rivalries, in The Washington Post, 24 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  13. ^ Ismaeel Naar, Hajj: More than 700 dead in Mina stampede, Al Arabiya, 24 settembre 2015. URL consultato il 18 ottobre 2015.
  14. ^ Haroon Siddique, Mecca: hajj crush kills hundreds near holy city–as it happened, in The Guardian, 24 settembre 2015. URL consultato il 29 novembre 2015.
  15. ^ Copia archiviata, su berkleycenter.georgetown.edu. URL consultato il 23 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2015).
  16. ^ Matthew Long, Islamic Beliefs, Practices, and Cultures, Singapore, Marshall Cavendish, 2010, p. 86, ISBN 978-0-7614-7926-0.
  17. ^ Richard Francis Burton, Personal Narrative of a Pilgrimage to El Medinah and Meccah, Volume 2, Longman, Brown, Green, Longmans, and Roberts, 1857, p. 226.
    «The word jamrah is applied to the place of stoning, as well as to the stones.»
  18. ^ Abū Dāʼūd, Sunan Abu Dawud: Chapters 512–1337, Sh. M. Ashraf, 1984, p. 506.
    «Jamrah originally means a pebble. It is applied to the heap of stones or a pillar.»
  19. ^ Basma Atassi e Mohammed Haddad, Hajj 360°, in Al Jazeera, 17 settembre 2014. URL consultato il 18 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2015).
  20. ^ Edd K. Usman, Stoning of Satan hajj ritual in Mina fraught with ever-present dangers, in Manilla Bulletin, 25 settembre 2014. URL consultato il 18 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2015).
  21. ^ I morti dell'Hajj sono più di duemila, dice AP, su Il Post, 19 ottobre 2015. URL consultato il 23 agosto 2020.
  22. ^ La strage alla Mecca è l'ultima di una lunga serie di tragedie nella Città Santa dell'Islam | Asiablog.it, su www.asiablog.it. URL consultato il 23 agosto 2020.
  23. ^ bbc.com, https://www.bbc.com/news/world-middle-east-34346449.
  24. ^ Katie Paul e Angus McDowall, After billions spent on haj safety, Saudis lost control of deadly crowd, Reuters, 30 settembre 2015. URL consultato il 19 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2015).
  25. ^ ibtimes.co.uk, http://www.ibtimes.co.uk/mecca-eid-al-adha-hajj-stampede-saudi-prince-blames-african-pilgrims-over-700-dead-1521050.
  26. ^ telegraph.co.uk, https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/saudiarabia/11890212/Mecca-stampede-Witnesses-blame-Saudi-officials-for-hajj-horror-and-describe-seeing-dead-bodies.html.
  27. ^ Saudi Mufti: Hajj stampede beyond human control, Al Jazeera, 26 settembre 2015. URL consultato il 18 ottobre 2015.
  28. ^ Bruce Riedel, The Hajj Tragedy Triggers a Saudi-Iranian Confrontation, in Newsweek, 7 ottobre 2015. URL consultato il 18 ottobre 2015.
  29. ^ Jon Gambrell e Baba Ahmed, Hajj Stampede in September Killed Over 2,400, New Count Finds, in The New York Times, 9 dicembre 2015. URL consultato il 9 dicembre 2015.
  30. ^ Hajj tragedy death toll crosses 4,000, 29 settembre 2015. URL consultato il 18 ottobre 2015.
  31. ^ irna.ir, http://www.irna.ir/en/News/81776427/.
  32. ^ en-maktoob.news.yahoo.com, https://en-maktoob.news.yahoo.com/closure-street-206-blamed-tragedy-062003489.html.
  33. ^ Copia archiviata, su saudiembassy.net. URL consultato il 23 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2015).
  34. ^ nytimes.com, https://www.nytimes.com/2015/10/20/world/middleeast/iran-criticizes-saudi-inquiry-into-deadly-hajj-stampede.html. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  35. ^ More roads should lead to site of 2015 hajj stampede, says Saudi shura council, in The Guardian, 11 gennaio 2016. URL consultato il 12 gennaio 2016.
  36. ^ World leaders send messages of condolences, in Arab News, 25 settembre 2015. URL consultato il 28 novembre 2015.
  37. ^ theguardian.com, https://www.theguardian.com/world/2015/sep/25/saudi-arabia-hajj-stampede-mecca-safety.
  38. ^ bbc.com, https://www.bbc.com/news/world-middle-east-34410484.
  39. ^ Ali Akbar Dareni, Iran vows legal action against Saudi after hajj disaster, Yahoo! News, 26 settembre 2015. URL consultato il 9 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2015).
  40. ^ AKP deputy chair slams Saudis over Hajj tragedy, Erdoğan disapproves criticism, in Hürriyet Daily News, 25 settembre 2015. URL consultato l'8 ottobre 2015.
  41. ^ Ali Mamouri, Will Saudi Arabia give up hajj management?, in Al-Monitor, 8 ottobre 2015. URL consultato il 7 novembre 2015.
  42. ^ Saudi prince says kingdom will remain in charge of hajj after deadly stampede, 11 ottobre 2015. URL consultato il 7 novembre 2015.

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