Dilexit nos
Dilexit nos Lettera enciclica | |
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Pontefice | Papa Francesco |
Data | 24 ottobre 2024 |
Anno di pontificato | XII |
Argomenti trattati | Sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo |
Enciclica papale nº | IV di IV |
Enciclica precedente | Fratelli tutti |
Dilexit nos, Sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo, è la quarta enciclica di papa Francesco scritta nel suo dodicesimo anno di pontificato e pubblicata il 24 ottobre 2024.
È la quarta enciclica dedicata al tema della devozione al Sacro Cuore di Gesù, dopo l'Annum Sacrum di Leone XIII, la Miserentissimus Redemptor di Pio XI e soprattutto la Haurietis Aquas di Pio XII.
Essa è una raccolta di testi magisteriali sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù. Il testo è stato pubblicato in occasione del 350° anniversario dell'apparizione privata del Sacro Cuore di Gesù a santa Margherita Maria Alacoque.[1]
Con una spiritualità segnata dall'influenza della Scuola francese e della Compagnia di Gesù, l'enciclica è una continuazione dell'etica sociale affrontata da Francesco nel corso del suo pontificato. Mediante il tema dell'amore di Cristo, si propone anche di essere una riflessione sulle difficoltà del mondo di oggi.
L'uscita del documento in autunno era stata annunciata in Piazza San Pietro al termine dell'udienza generale del 5 giugno 2024, mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù.[2][3][4] La promulgazione era inizialmente prevista per giugno, mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù, e poi è stata rinviata al 24 ottobre, alla fine del mese missionario.[5]
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Il titolo completo del documento è Lettera enciclica Dilexit Nos del Santo Padre Francesco sull'amore umano e divino del Sacro Cuore di Cristo.[6] Il documento invita a superare la frammentazione dell'individualismo, preservando la dimensione comunitaria, sociale e missionaria della devozione al Cuore di Cristo, che rivela e conduce al Padre, rinviando anche ai fratelli e all'amore di Dio nel prossimo.[7]
Come afferma lo steso incipit del documento,[8] l'espressione latina Dilexit nos deriva da Romani 8,37[9] (Sed in his omnibus superamus propter eum qui dilexit nos)[10], oltre a riferirsi anche a Giovanni 15, 9.12[11] e a 1 Gv 4,10[12].
La maggior parte del testo di 130 pagine si concentra sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù, un movimento spirituale che si è diffuso nel XVII secolo e che ha smarrito gradualmente parte della propria vitalità fino a giungere al XXI secolo.[13] Tale testo è in linea con i temi sviluppati da papa Francesco fin dall'inizio del suo pontificato, in particolare con il desiderio di riabilitare la pietà popolare, che egli considera una forma di teologia.[13] Il Papa incoraggia i fedeli a non confinare questa devozione in un ambito individuale e a preservarne il carattere comunitario.[13]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]L'enciclica è composta da cinque capitoli.
Il primo capitolo è intitolato L'importanza del cuore e occupa i paragrafi da 2 a 31. Il Papa invoca il Cuore di Gesù:
«Chiedo al Signore di avere ancora una volta compassione di questa terra ferita, che Lui ha voluto abitare come uno di noi.»
Il secondo capitolo è intitolato Gesti e parole d'amore e occupa i paragrafi da 32 a 47, evocando l'amore di Cristo.
Il terzo capitolo si intitola Questo è il cuore che ha tanto amato e occupa i paragrafi da 48 a 91, esortando i fedeli ad adorare la totalità della Persona di Cristo mediante il culto del Suo Cuore.
Il quarto capitolo si intitola L'amore che dà da bere e occupa i paragrafi da 92 a 163, trattando delle ferite sulla croce e del costato trafitto, fonte di amore per l'umanità.
Il quinto capitolo è intitolato Amore per amore e occupai paragrafi da 164 a 216, ponendo l'accento sugli aspetti comunitari, sociali e missionari della devozione al Sacro Cuore di Gesù.
Gli ultimi tre paragrafi (da 217 a 220) contengono le conclusioni e propongono una breve preghiera.
Analisi
[modifica | modifica wikitesto]Aspetti spirituali
[modifica | modifica wikitesto]Paul Carpenter nota su La Croix che papa Francesco, che a volte si dice prenda le distanze dalla Francia, nella sua enciclica cita molti religiosi francesi o francofoni, tra cui diverse figure della Scuola francese di spiritualità, strettamente legate alla devozione al Sacro Cuore.r[14]. Dilexit nos fa riferimento a Bernardo di Chiaravalle, Guglielmo di Saint-Thierry, Francesco di Sales, Giovanna di Chantal, Giovanni Eudes, che nell'ottobre 1672 istituì la Messa del Cuore di Gesù nelle comunità eudiste,[15][16] Margherita Maria Alacoque, Claudio de La Colombière, Teresa di Lisieux, Charles de Foucauld e Michel de Certeau.[14].
Molti di questi religiosi appartengono alla Compagnia di Gesù. In generale, scrive papa Francesco:
«La spiritualità della Compagnia di Gesù ha sempre proposto una 'conoscenza interiore del Signore per meglio amarlo e seguirlo'.»
Gli esercizi spirituali invitano i praticanti a "entrare nel cuore di Cristo", contemplando il Crocifisso.[17]. Più specificamente, la pubblicazione di Dilexit nos è avvenuta in concomitanza del 350° anniversario della prima apparizione del Sacro Cuore a Margherita Maria Alacoque presso Paray-le-Monial, di cui il gesuita Claudio de La Colombière fu guida spirituale, prima di svolgere un ruolo decisivo nello sviluppo della devozione al Sacro Cuore di Gesù.[17]. L'enciclica cita per nome i gesuiti che hanno affrontato questo tema nei loro scritti, tra cui Francesco Borgia, Pietro Favre e Alfonso Rodríguez.[17] In effetti, la Compagnia di Gesù è consacrata al Sacro Cuore dal 1871, consacrazione rinnovata da Pedro Arrupe nel 1972 e nuovamente nel settembre 2024 da Arturo Sosa a Paray-le-Monial.[17]
Negli ambienti ecclesiastici è stata descritta come il testamento spirituale del papa.[18]
Tematiche
[modifica | modifica wikitesto]Anche se a prima vista la Dilexit nos sembra non essere in linea con l'insegnamento di papa Francesco, questo documento riprende uno dopo l'altro i temi principali affrontati nelle precedenti encicliche negli ambiti della teologia morale, della dottrina sociale e dell'ecologia integrale.[19]. In questo senso, le preoccupazioni espresse nell'enciclica per un "mondo disumanizzato" sono una sintesi dello spirito del suo pontificato.[19]
Il suo desiderio di riabilitare la pietà popolare legata al Sacro Cuore di Gesù, di partire dal "senso della fede" dei "piccoli" e dall'amore di Cristo per gli umili (DN 154), è in linea con la corrente latinoamericana della Teologia del popolo spesso difesa da Francesco nelle sue dichiarazioni.[19] Inoltre, ponendo la devozione al Cuore di Cristo come antidoto alle peregrinazioni "strutturali" delle società tecnologiche (DN 14, 84 e 218), egli denuncia il ruolo delle "strutture di peccato", un concetto proprio della Teologia della liberazione.[19]
Queste "strutture di peccato", queste "strutture sociali alienate", derivano dal comportamento individuale (DN 183), motivo per cui mutare i cuori significa anche trasformare le strutture sociali.[19] Quando il cuore di Cristo chiede ai credenti una "riparazione", questa offerta presuppone quindi anche un impegno sociale.[19] Tuttavia:
«Non è solo una norma morale ciò che ci spinge a resistere a queste strutture sociali alienate, a metterle a nudo e a propiziare un dinamismo sociale che ripristini e costruisca il bene, ma è la stessa «conversione del cuore» che «impone l'obbligo» di riparare tali strutture. È la nostra risposta al Cuore amante di Gesù Cristo che ci insegna ad amare.»
Si ha ancora la necessità di un'etica fondata sul "cuore amorevole di Gesù" (DN 182 e 183), nonché di reimparare a contemplare il mondo per salvaguardare la bellezza della creazione. Si tratta quindi di ricostruire "il bene e il bello", in unione con il Cuore di Cristo, "in mezzo al disastro lasciato dal male".[19]
Nella sua conclusione (DN 217), Francesco pone esplicitamente questa meditazione sul Sacro Cuore in linea con le sue riflessioni sull'ecologia (Laudato si', 2015) e sulla fraternità umana universale (Fratelli tutti, 2020). La Dilexit nos non è dunque un documento "marginale", ma si pone al centro del pontificato di Bergoglio.[20]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dilexit nos, la quarta enciclica di Francesco "per un mondo che sembra aver perso il cuore", su vaticannews.va, 20 ottobre 2024. URL consultato il 20 ottobre 2024.
- ^ Udienza generale, su vatican.va, Piazza San Pietro, 5 giugno 2024.«Per questo sono lieto di preparare il documento che raccolga le preziose riflessioni di testi magisteriali precedenti e di una lunga storia che risale alle Sacre Scritture, per riproporre oggi, a tutta la Chiesa, questo culto carico di bellezza spirituale. Credo che ci farà molto bene meditare su vari aspetti dell’amore del Signore che possano illuminare il cammino del rinnovamento ecclesiale; ma anche che dicano qualcosa di significativo a un mondo che sembra aver perso il cuore. Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera, in questo tempo di preparazione, con l’intenzione di rendere pubblico questo documento il prossimo settembre.»
- ^ «Dilexit nos» («Ci ha amati»), l’Enciclica del Papa sul Sacro Cuore di Gesù, su Arcidiocesi di Torino, 24 ottobre 2024. URL consultato il 25 ottobre 2024.«Nell’annunciare la preparazione del documento, al termine dell'udienza generale del 5 giugno, il Pontefice aveva chiarito che avrebbe aiutato a meditare sugli aspetti "dell'amore del Signore che possano illuminare il cammino del rinnovamento ecclesiale; ma anche che dicano qualcosa di significativo a un mondo che sembra aver perso il cuore".»
- ^ Salavator Cernunzio, Dilexit nos, la quarta enciclica di Francesco per un mondo che sembra aver perso il cuore, su Vatican News. URL consultato il 21 ottobre 2024.
- ^ Il rettore di Paray-Le-Monial: Dilexit nos, sintesi del pontificato, su vaticannews.va.
- ^ Dilexit nos, su vatican.va.
- ^ Bruno Di Giacomo Russo, "Dilexit nos": perché Papa Francesco ci esorta a "ritornare al cuore", su interris.it, 27 ottobre 2024. URL consultato il 27 ottobre 2024.
- ^
««Ci ha amati», dice San Paolo riferendosi a Cristo (Rm 8,37).»
- ^ Romani 8,37, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ (LA) Romani 8 nella Vulgata, su biblehub.com.
- ^ Gv 15, 9.12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ 1 Gv 4,10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ a b c Dilexit nos : retrouvez le texte intégral de la 4e encyclique du pape François, in La Croix, 24 ottobre 2024. URL consultato il 25 ottobre 2024.
- ^ a b Paul Carpenter, Dilexit nos : les écoles françaises de spiritualité à l’honneur dans la nouvelle encyclique, in La Croix, 24 ottobre 2024. URL consultato il 25 ottobre 2024.
- ^ Paul Milcent, « Jean Eudes, un pionnier », in Le Cœur de Jésus, un retour aux sources, Christus n. 190 HS, maggio 2001.
- ^ (FR) Joseph Caillot, cjm, Saint Jean Eudes : un itinéraire spirituel vers le Cœur de Jésus, su La Spiritualité du Cœur du Christ. Une dynamique de vie face aux défis de demain, eudistes.fr, La Salle-de-Vihiers, 1996, pp. 35-55.
- ^ a b c d Dilexit nos : l'encyclique du pape François sur le Sacré-Cœur et le monde en détresse, su Jesuits, 24 ottobre 2024. URL consultato il 25 ottobre 2024.
- ^ (DE) Papst Franziskus veröffentlicht sein geistliches Vermächtnis, su katholisch.de. URL consultato il 24 ottobre 2024.
- ^ a b c d e f g (FR) Jacques-Benoît Rauscher, op, Dilexit nos : « François parle du cœur du Christ pour s’opposer aux pires tendances de nos sociétés, in La Croix, 24 ottobre 2024. URL consultato il 25 ottobre 2024.
- ^ Dilexit nos - L’amore paradossale e liberante del cuore di Gesù - L'Osservatore Romano, su www.osservatoreromano.va. URL consultato l'11 novembre 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Testo dell'enciclica in italiano, su vatican.va.