Diego Antl

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Diego Antl
Dati biografici
PaeseArgentina (bandiera) Argentina
Rugby a 15
RuoloUtility back
SquadraVerona
Carriera
Attività di club[1]
2009-13La Plata
2013-14Brescia
2014-15Piacenza
2015-17Brescia
2017-18S.S. Lazio18 (25)
2018-21Rovigo32 (46)
2021-22Reggio Emilia0 (0)
2022-24Colorno
2024-Verona
Attività da giocatore internazionale
2017-Italia (bandiera) Italia 723 (25)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 12 luglio 2024

Diego Antl (Mar del Plata, 8 febbraio 1990) è un rugbista a 15 e rugbista a 7 argentino, di ruolo utility back e internazionale per la Italia di rugby a 7.

Diego Antl è nato a Mar del Plata nella Provincia di Buenos Aires, iniziò a giocare a rugby all'età di cinque anni e si formò rugbisticamente nel Commercial Rugby Club. Nel 2009 passò al La Plata giocando nell'URBA Top14.

Nel 2013 si trasferì in Italia giocando per Brescia impegnata in Serie A. A causa del fallimento della società passò al Piacenza[1] e dopo un anno tornò a Brescia. Nel 2017 venne ingaggiato dalla S.S. Lazio esordendo in Eccellenza[2]. Durante l'anno a Roma venne selezionato per la Nazionale seven.

Nel 2018 approdò al Rovigo esordendo a dicembre nella vittoria con Verona[3]. Con la squadra di Umberto Casellato ha conquistato nel 2019 il primo titolo in Italia, la Coppa Italia.

Dal 2019 è giocatore di formazione italiana[4].

  1. ^ Il Piacenza Rugby è pronto per la serie A: primo allenamento per i biancorossi, in piacenza24.eu, 20 agosto 2014. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  2. ^ Andre Nalio, Doppio colpo Lazio: ecco Antl e Freytes, in rugbymercato.com, - - 2017. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  3. ^ Rovigo ufficializza quattro nuovi arrivi, in onrugby.it, 6 luglio 2018. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  4. ^ Rugby Rovigo: Diego Antl è diventato “italiano”, in rugbymeet.com, 24 luglio 2019. URL consultato il 27 dicembre 2020.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]