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Dialetto linguadociano

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Linguadociano
Lengadocian
Parlato inFrancia
RegioniFrancia meridionale
Locutori
Totale500.000/700.000
Altre informazioni
TipoSVO
Lingua sillabica
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Romanze
  Lingue occitano-romanze
   Occitano
    Occitano meridionale
     Linguadociano
Codici di classificazione
ISO 639-1oc[1]
ISO 639-2oci[1]
ISO 639-3oci (EN)
Linguist Listoci-lnc (EN)
Glottologlang1309 (EN)
Linguasphere51-AAA-gb
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Totes los èssers umans naisson liures e egals en dignitat e en dreches. Son dotats de rason e de consciéncia e se devon comportar los unes amb los autres dins un esperit de fraternitat.
Diffusione del linguadociano nell'Occitania

Il linguadociano, anche chiamato linguadocino o linguadocico (lengadocian in occitano, languedocien in francese), è una varietà dialettale della lingua occitana nella parte meridionale della Francia comprendente globalmente le provincie tradizionali della Linguadoca e della Guienna[2][3][4] (distretti di Aveyron, Lot, Lot e Garonna, Tarn e Garonna, Tarn, Aude, Hérault e parlato parzialmente in quelli di Lozère, Haute-Garonne, Ariège, Gard, Dordogna, Cantal, Pirenei Orientali).

Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani il numero di locutori di questa lingua si aggirerebbe attorno ai 2 milioni di persone.

È un dialetto dell'occitano seconda la norma ISO 639-3.

Il linguadociano è stato talvolta denominato linguadociano-guyennese[5]. In rari casi, è servito a designare l'occitano nel suo insieme[6].

Ripartizione geografica

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È parlato in Francia:

Caratteristiche linguistiche

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Le caratteristiche principali del linguadociano sono (senza considerare le parlate periferiche):

Nessuna di queste caratteristiche è esclusiva del linguadociano, che condivide con uno o diversi altri dialetti occitani — cosa che fa del linguadociano un dialetto allo stesso tempo centrale e conservatore. Per queste ragioni, è stato proposto da alcuni linguisti una standardizzazione dell'occitano a partire dal linguadociano[8][9].

Dialetti e sotto-dialetti dell'occitano secondo D. Sumien[10]

Il linguadociano comporta un certo numero di variazioni, per cui la classificazione è ancora in atto. Ronjat[11] fornisce tre sottogruppi:

  • il linguadociano orientale: alesiano, montpellieriano, lodevois, bitterois (quest'ultimo in transizione verso il linguadociano orientale)
  • il linguadociano occidentale: narbonese, carcassonese, tolosiano (includendo il fuxéen e il capcinois), albigese, montalbanese, agenais (quest'ultimo in transizione con il guyanese e il guascone)
  • il guyanese: rouergat, gevaudanese (Lozère, Cévennes), quercinois, aurillacois, sarladese, bergeracois
  • in un paragrafo separato[11], egli classifica anche il basso-vivarese nel linguadociano

Louis Alibert[12], utilizza da parte sua quattro suddivisioni:

  • orientale: cévenol, montpellierese, bitterois
  • meridionale: tolosano, fuxéen, donésanais, narbonese, "centrale" (carcassonese), agenais
  • occidentale: bergeracoise, villeneuvois, sarladese, alto-quercinois, basso-quercinois, albigese
  • settentrionale: aurillacois, rouergat, gevaudanese

Queste suddivisioni sono perfezionate da D. Sumien[10]:

  • orientale: cévenol, montpellierese
  • meridionale: tolosano, fuxéen, donésanais, narbonese, carcassonese
  • occidentale: basso-quercinois, albigese, agenais, bitterois
  • settentrionale: bergeracois, villeneuvois, sarladese, alto-quercinese, aurillacois, rouergat, gevaudanese, basso-vivarese

Nella loro classificazione supradialettale dell'occitano, Pierre Bec e Domergue Sumien ripartiscono il linguadociano in uno o due insiemi supradialettali:

Classificazione supradialettale dell'occitano secondo P. Bec[13]
Classificazione supradialettale dell'occitano secondo D. Sumien[14]

Uso della lingua

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In assenza di censimento linguistico, è difficile ottenere cifre precise sul numero di locutori. Le ultime indagini complessive sull'occitano forniscono un numero di locutori complessivo tra 500 000 e 700 000[15]. L'UNESCO, il solo organismo a trattare in modo indipendente il linguadociano, fornisce un numero di locutori intorno ai 500 000, considerando inoltre il dialetto in questione gravemente minacciato[16].

  1. ^ a b codice generico (occitano)
  2. ^ Jean-Marie Klinkenberg, Des langues romanes. Introduction aux études de linguistique romane, De Boeck, 2ª edizione, 1999,
  3. ^ La lingua si divide in tre grandi aree dialettali: l'occitano settentrionale (limosino, alverniate, vivaro-alpino), l'occitano meridionale o mediano, che è il più vicino alla lingua médievale (linguedociano e provenzale in senso stretto) e il guascone (à ovest della Garonna). (Encyclopédie Larousse
  4. ^ Si distinguono diverse aree dialettali all'interno dell'occitano. [...]) A est del guascone e a sud del occitano settentrionale, una terza aerea, l'occitano meridionale, comprende il linguadociano, il provenzale e il nizzardo (Nizza). (Encarta Archiviato il 3 ottobre 2009 in Internet Archive.)
  5. ^ Jules Ronjat, Grammaire istorique des parlers provençaux modernes, Montpellier, 1930-1941
  6. ^ La préface du Dictionnaire languedocien-françois de l'abbé Sauvages indique ainsi: "la première de ces dénominations, ou celle de la Langue d'Oc, fut appliquée depui le milieu du XIII. siècle jusqu'à Charles VII; c'est-à-dire, pendant environ 300 ans, aux Provinces méridionales de la France dont nos Rois avoient nouvellement acquises et au langage qu'on y parloit. Cette même dénomination prise au dernier sens est au fond synonyme de celle de Languedocien. (...) D'où il résulte que non seulement le Provençal, mais généralement tous les idiomes gascons de nos Provinces méridionales, sont du ressort de ce dictionnaire; & qu'ils viendront, tout naturellement, se ranger sous le titre qu'il porte..." Ce dictionnaire est accessible en ligne: https://www.archive.org/details/dictionnairelan00sauvgoog
  7. ^ Ronjat: "l'habitus generale [dei dialetti basso-vivaro] da all'ascoltatore l'impressione di un linguedociano con cha, e l'analisi conferma questa impressione" (Grammaire [h]istorique des parlers provençaux modernes, tome IV, p. 46)
  8. ^ (FR) Cfr. Roger Teulat, Memento grammatical de l'occitan référentiel. Ed. Cap e cap, 1976, 12p.; Patric Sauzet, Compendi practic de l'occitan normat, CRDP, Montpellier, 1985; Jacme Taupiac, Gramatica occitana - gramatica elementària de l'occitan estandard, IEO, 1994.
  9. ^ (FR) Tuttavia, la maggioranza dei militanti o dei simpatizzanti dell'occitanismo sperano nella conservazione della diversità dialettale dell'occitano. Le politiche linguistiche misse in atto in Aquitania e nei Midi-Pyrénées rispettano questa diversità dialettale.
  10. ^ a b (FR) Domergue SUMIEN (2009), "Classificacion dei dialèctes occitans", Linguistica occitana, 7, 2009
  11. ^ a b (FR) Jules Ronjat, Grammaire istorique des parlers provençaux modernes, t. IV, Appendice. Les dialectes. Index., Montpellier, 1941
  12. ^ (FR) Louis Alibert, Gramatica occitana segond los parlars lengadocians, Montpellier, 2ª edizione, 1976
  13. ^ (FR) Pierre BEC (1973), Manuel pratique d’occitan moderne, coll. Connaissance des langues, Paris: Picard
  14. ^ (FR) Domergue SUMIEN (2006), La standardisation pluricentrique de l'occitan: nouvel enjeu sociolinguistique, développement du lexique et de la morphologie, coll. Publications de l'Association Internationale d'Études Occitanes, Turnhout: Brepols
  15. ^ (FR) MARTEL Philippe, "Qui parle occitan ?", Langues et cité, 10, Paris, DGLFLF, 12/2007. [1]
  16. ^ (EN) UNESCO Interactive Atlas of the World's Languages in Danger [2]

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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