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Dialetti bolognesi rustici occidentali

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Voce principale: Dialetto bolognese.
Bolognese rustico occidentale
Parlato inItalia
Parlato inProvincia di Bologna
Tassonomia
FilogenesiIndoeuropee
 Italiche
  Romanze
   Italo-occidentali
    Romanze occidentali
     Galloiberiche
      Galloromanze
       Galloitaliche
        Emiliano-romagnolo
         Emiliano
          Dialetto bolognese
           Rustico occidentale
Codici di classificazione
ISO 639-2roa (Lingue romanze)

I dialetti bolognesi rustici occidentali, nella classificazione di Daniele Vitali, sono una varietà linguistica della lingua emiliano-romagnola appartenente al ramo dei dialetti di tipo bolognese parlati nei comuni della pianura e della collina ad ovest di Bologna, tra i quali in particolare: Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Crevalcore, Monte San Pietro, Sala Bolognese[senza fonte], San Giovanni in Persiceto, Sant'Agata Bolognese, nelle frazioni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano e Monteveglio del comune di Valsamoggia, Zola Predosa[senza fonte]. Appartiene a questo ramo anche il dialetto di Castelfranco Emilia e frazioni[senza fonte], e in una variante di transizione con il modenese anche quello di Savignano sul Panaro, in Provincia di Modena.

La loro principale caratteristica comune è data dalla conservazione dei dittonghi davanti a /N/, per cui galéina, lóuna, bĕin, bŏun, véin /ga'leina, 'louna, 'bɛiŋ, 'bɔuŋ, 'veiŋ/ "gallina, luna, bene, buono, vino" nel dialetto dei comuni in cui è parlato, mentre il dialetto bolognese cittadino ha sostituito i dittonghi con la sequenza /Vŋ/: galéṅna, lóṅna, bän, bån, vén /ga'leŋna, 'loŋna, 'bæŋ, 'bʌŋ, 'veŋ/.