DNA barcoding
Il DNA barcoding è una metodica molecolare sviluppata per identificare entità biologiche e basata sull'analisi della variabilità di un marcatore molecolare. Nel regno animale, i cosiddetti metazoi, il marcatore principalmente utilizzato è un frammento del gene mitocondriale codificante la subunità I della citocromo ossidasi.
Principio
[modifica | modifica wikitesto]Il principio alla base della metodica deriva dal contributo di Carl Woese il quale ha introdotto l'approccio molecolare come standard per l'identificazione di organismi procarioti: grazie alle prime applicazioni di questi studi su sequenze di geni ribosomali (rRNA) sono stati scoperti gli Archaea. Lo studio della variabilità di marcatori molecolari si è poi ampiamente diffuso per le analisi di popolazione, includendo svariati marcatori: rRNA, allozimi, microsatelliti, AFLP, ecc.
Novità
[modifica | modifica wikitesto]Il DNA barcoding nasce da un'iniziativa di Paul D.N. Hebert della Università di Guelph, Ontario, Canada. Seppure non rivoluzionario dal punto di vista metodologico, la grande novità del DNA barcoding è la scala di analisi e la standardizzazione del metodo. Sulla scia di numerosi lavori scientifici, diversi enti stanno promuovendo ambiziosi progetti con l'obiettivo di associare ad ogni organismo vivente una o poche sequenze di DNA in grado di identificarlo univocamente.
Applicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Tale metodica, applicabile a tutta la scala degli esseri viventi, ha dato vita ad un vasto numero di applicazioni in diversi settori: dall'entomologia forense, alla ricerca di contraffazioni alimentari.
Laboratori italiani nel comitato scientifico dell'International Barcode of Life iBOL
[modifica | modifica wikitesto]- ZEN lab - Laboratorio di Zoologia Numerica e Sperimentale dell'Università di Firenze
Laboratori italiani consorziati a CBOL
[modifica | modifica wikitesto]- Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica Antonio Ruberti - Consiglio Nazionale delle Ricerche
- Instituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte
- Università di Roma Tor Vergata, dipartimento di Biologia
- International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology
- Università di Udine
- ZooPlantLab - Università di Milano Bicocca
Centri di servizio
[modifica | modifica wikitesto]- FEM2 - Ambiente Sito ufficiale dello spin-off del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca
- BMR Genomics, spin off dell'Università di Padova - CRIBI
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Hebert PD, Cywinska A, Ball SL, deWaard JR (2003). Biological identifications through DNA barcodes[collegamento interrotto]. Proc Biol Sci, 270: 313-321.
- Hebert PD, Ratnasingham S, deWaard JR (2003). Barcoding animal life: cytochrome c oxidase subunit 1 divergences among closely related species. Proc Biol Sci, 270 Suppl 1: S96-S99.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su DNA barcoding
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Barcode of Life Database, su barcodinglife.org.
- International Barcode of Life, su dnabarcoding.org.
- Consortium for the Barcode of Life, su barcoding.si.edu. URL consultato il 28 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2008).
- Fish Barcode of Life Initiative (FISH-BOL), su fishbol.org. URL consultato il 17 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2018).
- All Birds Barcoding Initiative (ABBI), su barcoding.si.edu. URL consultato il 28 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2013).
- Polar Flora and Fauna Barcoding website (Latest outpost in the Canadian Arctic in the field)
- The Barcode of Life Blog, su phe.rockefeller.edu.
- Guidelines for non COI gene selection (PDF), su barcoding.si.edu. URL consultato il 28 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2008).