Crisocolla
Crisocolla | |
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Classificazione Strunz | 9.ED.20 |
Formula chimica | (Cu,Al)2H1Si2O5(OH)4·n(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | triclino |
Sistema cristallino | ortorombico |
Parametri di cella | a = 5.7 Å, b = 8.9 Å, c = 6.7 Å |
Gruppo puntuale | 3 2/m |
Gruppo spaziale | R 3c |
Proprietà fisiche | |
Densità | 1.9-2.4[1][2] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2.5-3.5[1][2] |
Sfaldatura | assente[1][2] |
Frattura | irregolare[1][2], sub-concoide[2] |
Colore | verde, verde-blu, blu, blu scuro, marrone[1][2] |
Lucentezza | vitrea[1][2], cerosa[1][2], terrosa[2] |
Opacità | traslucido o opaco[1][2] |
Striscio | verde chiaro[1][2] |
Diffusione | diffusa[3] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La crisocolla è un minerale utile, anche se di non grande pregio, per l'estrazione del rame, della famiglia dei silicati.
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]Si presenta in masse stalattitiche, concrezioni e incrostazioni terrose microcristalline e di colore verde brillante o bluastro[3], ma anche incrostazioni o sferule verde-azzurre. Il minerale presenta interessanti concrezioni su azzurrite e malachite.[4]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Il minerale è assai diffuso come prodotto di alterazione di altri minerali di rame.[4] In particolare si trova come cappello di minerali di rame, associata ad azzurrite, malachite, cuprite e rappresenta un importante indizio per la presenza di fonti di rame sfruttabili[3].
Proprietà fisiche
[modifica | modifica wikitesto]Riscaldata non fonde ma diventa nerastra e colora la fiamma di verde, è decomposta dall'acido cloridrico con separazione di silice gelatinosa[3].
Uso
[modifica | modifica wikitesto]È usato per produrre un pigmento inorganico, noto anche come: colla d'oro, viride, verde di banda, krysocolla, hispanicum, lutea e orobitis. Non è oggi sfruttato per la produzione di rame[3].
Miniere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Italia. a Calabona in Sardegna, a Campiglia Marittima e Isola d'Elba in Toscana, a Traversella in Piemonte, alla Predarossa (Sondrio) e ai Monzoni (Trento).[4][3]
- Resto del mondo. Ray in Arizona, in Nuovo Messico, a Chuquicamata in Cile, in Marocco, in Zimbabwe, sugli Urali in Russia e in Repubblica Democratica del Congo.[4][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i Scheda tecnica del minerale su webmineral.com
- ^ a b c d e f g h i j k Scheda tecnica del minerale su mindat.org
- ^ a b c d e f g Annibale Mottana, Rodolfo Crespi, Giuseppe Liborio, "Minerali e rocce", Mondadori Editore, 1977"
- ^ a b c d Carlo Maria Gramaccioli, Francesco Demartin, Matteo Boscardin, Crisocolla, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z volume III, Milano, Alberto Peruzzo Editore, 1988, p. 758.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su crisocolla
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmin, su webmineral.com.