Corrado I di Carinzia
Corrado I di Carinzia | |
---|---|
Corrado I di Carinzia nel Chronica sancti Pantaleonis | |
Duca di Carinzia Margravio di Verona | |
In carica | 1004 – 1011 |
Predecessore | Ottone I di Carinzia |
Successore | Adalberone |
Nascita | 975 circa |
Morte | 12 o 15 dicembre 1011 |
Luogo di sepoltura | Duomo di Worms |
Dinastia | salica |
Padre | Ottone I di Carinzia |
Madre | Giuditta di Carinzia |
Coniuge | Matilde di Svevia |
Figli | Corrado II di Carinzia Bruno di Würzburg |
Corrado I di Carinzia (975 circa – 12 o 15 dicembre 1011) fu duca di Carinzia e margravio di Verona dal 1004 alla morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Terzogenito di Ottone I di Carinzia (948 circa-4 novembre 1004) e Giuditta di Carinzia, forse nipote di Arnolfo il Cattivo, Corrado nacque attorno al 975. Al tempo della sua nascita suo padre governava la contea di Wormsgau nella Franconia occidentale. I fratelli maggiori di Corrado erano Enrico di Spira († circa 990), noto per essere stato il padre di Corrado II il Salico, e Bruno di Carinzia, divenuto papa col nome di Gregorio V nel 996; il fratello minore era invece Guglielmo, arcivescovo di Strasburgo.
Suo padre Ottone governò sopra diversi gaue e il ducato di Carinzia gli venne conferito nel 978 dopo che Enrico III duca di Baviera era stato deposto a seguito della rivolta dei tre Enrichi condotta contro Ottone II di Sassonia. Nel 985 Ottone dovette rendere il ducato a Enrico, rimasto fedele alla dinastia ottoniana quando questi morì dieci anni dopo la Carinzia tornò nelle sue mani insieme alla marca di Verona.
Quando nel 1002 Ottone II morì improvvisamente lui e il padre (il fratello maggiore era già morto) divennero entrambi candidati papabili all'assemblea dei principi tedeschi per la successione imperiale. Tuttavia entrambi rinunciarono alla candidatura e Corrado, non ancora duca e margravio, appoggiò invece il suocero Ermanno II di Svevia[1][2]: Corrado infatti sposò nello stesso anno Matilde di Svevia, figlia di Ermanno.
Il matrimonio portò a un certo gelo nei rapporti con Enrico II. Quando suo padre morì, Corrado ereditò sia la Carinzia che la marca veronese essendo l'unico figlio superstite. Morì il 3 novembre del 1011 e fu sepolto nel duomo di Worms. Matilde si risposò altre due volte, con Federico II di Lotaringia ed Esico di Ballenstedt († 1060 circa).
Famiglia e figli
[modifica | modifica wikitesto]Ebbe due figli con Matilde di Svevia, figlia di Ermanno II di Svevia e di Gerberga di Borgogna:
- Corrado II di Carinzia (1003 circa-20 luglio 1039);
- Bruno di Würzburg.
Forse ebbe una figlia che sposò Ezzelino I della dinastia degli Azzoni.
La moglie si risposò con Federico II, duca di Lorena. Nuovamente vedova si risposò con Esico di Ballenstedt.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Guarniero V di Speyergau | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Corrado il Rosso | |||||||||||||
Hicha di Svevia | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ottone I di Carinzia | |||||||||||||
Ottone I di Sassonia | Enrico I di Sassonia | ||||||||||||
Matilde di Ringelheim | |||||||||||||
Liutgarda | |||||||||||||
Eadgyth | Edoardo il Vecchio | ||||||||||||
Elfleda | |||||||||||||
Corrado I di Carinzia | |||||||||||||
Enrico I di Sassonia | Ottone I di Sassonia | ||||||||||||
Edvige di Babenberg | |||||||||||||
Enrico I di Baviera | |||||||||||||
Matilde di Ringelheim | Teodorico di Ringelheim | ||||||||||||
Rinilde di Frisia | |||||||||||||
Giuditta di Baviera | |||||||||||||
Arnolfo di Baviera | Liutpoldo di Baviera | ||||||||||||
Cunegonda di Svevia | |||||||||||||
Giuditta di Baviera | |||||||||||||
Giuditta di Sülichgau | Eberardo di Sülichgau | ||||||||||||
Gisela di Verona | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tietmaro, Libro V, 12, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 127, ISBN 978-8833390857.
- ^ Tietmaro di Merseburgo, Libro V, 12, in Piero Bugiani (a cura di), Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 351, ISBN 978-88-99959-29-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corrado I di Carinzia
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95403114 · CERL cnp01179851 · GND (DE) 138775400 |
---|