Congregazione dei Sacri Cuori
La Congregazione dei Sacri Cuori, o di Picpus (in latino Congregatio Sacrorum Cordium Iesu et Mariae necnon adorationis perpetuae Sanctissimi Sacramenti altaris), è un istituto religioso maschile di diritto pontificio. I membri di questa congregazione clericale, detti anche Picpusiani, pospongono al loro nome la sigla SS.CC. (Sacrorum Cordium).[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione trae origine dalla Società del Sacro Cuore, un sodalizio fondato nel 1793 a Poitiers da Suzette Geoffroy, composto da giovani donne dedite alle opere di carità, alla propagazione della devozione al Sacro Cuore di Gesù e all'assistenza ai sacerdoti che operavano in clandestinità sotto il Regime del Terrore. Il giovane sacerdote Pierre Coudrin (1768-1837) entrò in contatto con la società e introdusse la pratica dell'adorazione eucaristica perpetua; nel 1795 si unì alla compagnia Henriette Aymer de la Chevalerie (1767-1834), attorno a cui si organizzò un gruppo di ragazze orientate alla vita religiosa. Anche a Coudrin si unirono presto altri sacerdoti e ai suoi discepoli il fondatore diede un abito bianco che, con poche modifiche, rimase lungamente in uso presso la congregazione.[2]
Il 24 dicembre 1800 Coudrin e la Aymer de la Chevalerie emisero privatamente i voti religiosi sancendo la separazione dei loro seguaci dalla Società della Geoffroy; i primi due sacerdoti compagni di Coudrin fecero la loro professione il 2 febbraio 1801. Nel 1805 i padri e le suore dei Sacri Cuori fissarono la loro sede centrale in rue de Picpus a Parigi e la loro società prese a essere indicata comunemente come congregazione di Picpus.[2]
Il ramo maschile e quello femminile costituivano inizialmente un'unica congregazione e, come tale, ricevette l'approvazione di papa Pio VII, confermata solennemente con la bolla Pastor Aeternus del 17 novembre successivo.[2]
Alla morte del fondatore i sacerdoti di Picpus erano presenti, oltre che in Francia, in Turchia, Cile e alle Hawaii.[2]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione di Picpus si dedica principalmente all'attività missionaria in Sudamerica e in Oceania e all'attività formativa nei seminari.
L'originale abito dei picpusiani era costituito da tonaca di lana, cordone, scapolare e pellegrina bianchi (durante l'adorazione, portavano anche un mantello bianco): sullo scapolare, all'altezza del petto, erano ricamati i Sacri Cuori circondati da una triplice corona di spine. Il costume è stato notevolmente semplificato a partire dagli anni sessanta.[3]
Sono presenti in Europa (Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna),[4] in Asia (Filippine, Giappone, India, Indonesia, Singapore),[5] in Oceania (Isole Cook, Polinesia Francese),[6] in Africa (Repubblica Democratica del Congo, Mozambico)[7] e nelle Americhe (Argentina, Bahamas, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Hawaii, Messico, Paraguay, Perù, Porto Rico, Stati Uniti d'America);[8] la sede generalizia è a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 205 case e 946 religiosi, 749 dei quali sacerdoti.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1473.
- ^ a b c d DIP, vol. VIII (1988), coll. 310-314, voce a cura di A. Cools.
- ^ E. Boaga, in La sostanza dell'effimero... (op.cit.), pp. 579-581.
- ^ Notre présence dans le monde. Europa, su ssccpicpus.com. URL consultato il 4-10-2009.
- ^ Notre présence dans le monde. Asia, su ssccpicpus.com. URL consultato il 4-10-2009.
- ^ Notre présence dans le monde. Oceania, su ssccpicpus.com. URL consultato il 4-10-2009.
- ^ Notre présence dans le monde. Africa, su ssccpicpus.com. URL consultato il 4-10-2009.
- ^ Notre présence dans le monde. America, su ssccpicpus.com. URL consultato il 4-10-2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2007, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2007. ISBN 978-88-209-7908-9.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (10 voll.), Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
- Giancarlo Rocca (cur.), La sostanza dell'effimero. Gli abiti degli ordini religiosi in Occidente, Edizioni paoline, Roma 2000.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Congregazione dei Sacri Cuori
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR, EN, ES) Il sito ufficiale Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, su ssccpicpus.com.
- (EN) Il sito della Congregazione dei Sacri Cuori (provincia degli USA orientali), su sscc.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 150547702 · ISNI (EN) 0000 0001 2184 3320 · LCCN (EN) n80086351 · GND (DE) 82605-4 · J9U (EN, HE) 987007436618005171 |
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