Clorofluorometano
Aspetto
Clorofluorometano | |
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Nome IUPAC | |
Clorofluorometano | |
Abbreviazioni | |
CFM | |
Nomi alternativi | |
Freon 31 CFC 31 R 31 | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CH2ClF |
Massa molecolare (u) | 68,48 g/mol |
Aspetto | gas |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 209-803-2 |
PubChem | 11643 |
SMILES | C(F)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,271 |
Temperatura di fusione | −133,0 °C |
Temperatura di ebollizione | −9,1 °C |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Il clorofluorometano è un alometano gassoso disostituito appartenente al gruppo dei clorofluorocarburi. In natura è presente in tracce solo ad elevate altitudini (148 ppt a 22 km). Veniva usato come gas refrigerante ed ha un valore di ODP pari a 0,02.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fino alla prima metà degli anni novanta il freon 31 (così come gli altri gas della famiglia dei CFC) era largamente usato nei sistemi frigorigeni e di condizionamento dell'aria. Ne fu vietato l'uso a partire dal 1º luglio 1992, in quanto il composto favorisce la catalisi dell'ozono atmosferico e pertanto rappresenta un potenziale pericolo per l'ambiente[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Enciclopedia della Scienza e della tecnica, su treccani.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su clorofluorometano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tabella termodinamica del clorofluorometano, su chemnet.ru.