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Classe Luzhou

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Classe Luzhou
Type 051C
Lo Shijiazhuang nel 2010
Descrizione generale
Tipocacciatorpediniere missilistico
Numero unità2
Proprietà Marina dell'EPL
CantiereCina (bandiera) Dalian
Entrata in servizio1º gennaio 2006
Caratteristiche generali
Dislocamentoa pieno carico: 7.100 t
Lunghezza155 m
Larghezza17 m
Pescaggiom
PropulsioneCODOG da 2 turbine a gas Zorya Mashproekt da 22.500 hp
2 motori diesel MTU da 4.865 hp
Velocità30 nodi (55,56 km/h)
Equipaggio250
Equipaggiamento
Sensori di bordo1 radar principale M2EM
1 radar Mineral per la guida dei missili antinave
1 radar Type 364 per la ricerca aerea e di superficie
1 radar tipo 30N6/30N6-1 per i missili antiaerei
1 sonar SJD-8/9 a scafo
Armamento
Artiglieria1 cannone da 100/56 mm
2 CIWS da 30 mm
Siluri6 tubi lanciasiluri da 324 mm (due impianti trinati)
Missili8 missili antinave C-803
48 missili antiaerei HQ-9
Mezzi aerei1 elicottero Kamov Ka-28
fonti citate nel corpo del testo
voci di classi di cacciatorpediniere presenti su Wikipedia

La classe Shenyang o Tipo 051C (nome in codice NATO: Luzhou) è una classe di cacciatorpediniere lanciamissili multiruolo, di fabbricazione cinese, sviluppata negli anni duemila entrata in servizio nella Marina militare cinese a partire dal 2006 ed il cui nome in codice è divenuto, in Occidente, più noto dell'originale denominazione di progetto.

Progettati per neutralizzare unità avversarie di superficie e sottomarine nonché per fornire difesa aerea di area e di punto, sono un'evoluzione delle unità di classe Tipo 052B.

La classe, composta da due sole unità, ha costituito il banco di prova per la messa a punto delle tecnologie e degli apparati produttivi dei più moderni cacciatorpediniere Tipo 052C coi quali prestano servizio attivo.

Caratteristiche

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Il Shenyang (DDG-115) in navigazione al largo di Vladivostok nel 2015

Già alla fine degli anni 1990, gli esperti navali cinesi iniziarono la progettazione di un cacciatorpediniere di costruzione nazionale armato con missili antiaerei a lunga gittata per la protezione delle formazioni navali sulle lunghe distanze, incarico affidato per il momento ai quattro cacciatorpediniere classe Sovremennyj comprati dalla Russia tra il 2000 e il 2005; in particolare, il nuovo cacciatorpediniere avrebbe dovuto ospitare il nuovo sistema missilistico antiaereo HQ-9, una copia cinese del russo S-300, associato al nuovo sistema radar phased array Type 346. I Luzhou ripresero il progetto del precedente Shenzhen, unica unità della classe Luhai (Type 051B) ad essere entrata in servizio, ma con un disegno più moderno delle sovrastrutture e dimensioni leggermente aumentate; i Luzhou furono intesi fin dall'inizio come unità di transizione volte principalmente alla sperimentazione del sistema HQ-9, e la loro costruzione fu sospesa non appena i più prestanti cacciatorpediniere classe Luyang II (Type 052C) iniziarono a entrare in servizio[1].

Lo scafo a ponte continuo dei Luzhou è lungo 155 metri e largo 17, per un pescaggio di 6 metri e un dislocamento a pieno carico di 7.100 t. Le sovrastrutture, che presentano alcune soluzioni tipo "stealth", sono costituite da un torrione di comando integrato con un albero a tronco piramidale, due fumaioli inframezzati dall'albero principale sempre a forma piramidale, e una sovrastruttura di poppa che ospita parte dei sistemi missilistici; all'estrema poppa è presente una piattaforma per l'appontaggio di un elicottero Kamov Ka-28, ma la massima priorità data ai sistemi missilistici ha impedito di installare sulle unità un hangar per il suo ricovero. L'apparato motore, analogo a quello dello Shenzhen, è del tipo CODOG basato su due turbine a gas tipo UGT 16.000 modello DT-59 da 22.500 hp, progettate dal complesso ucraino Zorya-Mashproekt, accoppiate con due motori diesel tedeschi MTU 16V 1163 TB 82 da 4.865 hp; l'apparato propulsore può spingere le unità fino a una velocità massima di 30 nodi[2].

Il Shenyang visto di poppa

La ragion d'essere dei Luzhou è l'apparato missilistico antiaereo a lungo raggio HQ-9, cui sono subordinati tutti gli alti sistemi: sono presenti sei complessi di lancio verticali (Vertical Launching System) a otto celle rotanti tipo B-204, di progettazione russa e già installati sugli incrociatori classe Slava, di cui due collocati a prua davanti al torrione della plancia e quattro nella sovrastruttura di poppa, per un totale di 48 missili pronti al lancio. Il sistema missilistico antinave è ridotto a otto lanciatori per missili C-803, collocati nello spazio tra il fumaiolo di prua e l'albero principale, mentre l'apparato di artiglieria comprende un cannone da 100/56 mm, collocato in una torre a prua davanti al torrione di plancia, e due sistemi CIWS da 30 mm per la difesa antimissile a corto raggio, collocati su due mensole ai lati dell'albero principale; la difesa anti-sommergibile, piuttosto ridotta, è affidata a due complessi lanciasiluri tripli da 324 mm[2].

Il radar principale, la cui antenna è collocata sull'albero centrale, è un sistema M2EM, copia cinese del russo MR-760 Fregat; sopra la plancia è presente un radome che ospita un radar tipo Mineral per la guida dei missili antinave, mentre sull'albero integrato nel torrione è presente un radar Type 364 per la ricerca aerea e di superficie, protetto anch'esso da un radome. La guida dei missili HQ-9 è affidata a un radar russo tipo 30N6/30N6-1 (nome in codice NATO "Tomb Stone"), la cui voluminosa antenna rotante ribaltabile è collocata sopra la sovrastruttura di poppa: il sistema può controllare contemporaneamente fino a 12 missili contro sei bersagli diversi a una distanza di 120 chilometri, o intercettare missili in volo a 10 metri di quota a una distanza di 23 chilometri. L'apparato sonar, ridotto alle sole esigenze di auto-difesa, è rappresentato da un sistema a media frequenza attivo-passivo SJD-8/9 collocato nel bulbo di prua[2].

Nome Cantieri Varo Entrata in servizio Flotta Status
Shenyang (115) Dalian 28 dicembre 2004 1º gennaio 2006 Mar Cinese Settentrionale Attivo
Shijiazhuang (116) Dalian 26 luglio 2005 22 gennaio 2007 Mar Cinese Settentrionale Attivo

Cina (bandiera) Cina

A dicembre 2022, 2 esemplari in servizio attivo.

  1. ^ Po 2013, p. 66.
  2. ^ a b c Po 2013, p. 67.
  • Enrico Po, L'evoluzione dei cacciatorpediniere cinesi dagli inizi degli anni '90 ad oggi, in RID - Rivista Italiana Difesa, n. 10, Giornalistica Riviera Soc. Coop., ottobre 2013, pp. 56-71.

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