Chrysiridia rhipheus
L'urania del Madagascar (Chrysiridia rhipheus (Drury, 1773)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Uraniidae, endemica del Madagascar.
Viene considerata fra le falene più belle. In passato veniva usata per produrre oggetti ornamentali a causa dei suoi vividi colori.[senza fonte]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Adulto
[modifica | modifica wikitesto]Le ali posteriori hanno numerose code. Ha un'apertura alare di 8–10 cm.
Larva
[modifica | modifica wikitesto]Il bruco è giallo e nero.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]È una falena diurna.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Gli adulti si nutrono preferenzialmente del nettare di fiori di colore bianco o bianco-giallastro.
Tra le specie preferite vi sono:[1]
- Terminalia catappa
- Camellia sinensis
- Eriobotrya japonica
- Eucalyptus spp., in particolare E. saligna
- Cussonia vantsilana
- Mangifera indica
Le larve di C. rhipheus si nutrono esclusivamente di foglie e fiori di specie del genere Omphalea (Euphorbiaceae).[1]
Sull'isola si trovano 4 specie di Omphalea:[2]
- O. ankaranensis, diffusa nel Madagascar settentrionale
- O. palmata, nel Madagascar occidentale
- O. occidentalis, nel Madagascar occidentale
- O. oppositifolia, nel Madagascar orientale
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è endemica del Madagascar. La si può trovare in quasi tutta dell'isola tranne che nella parte sud-occidentale, dove la sua pianta nutrice è assente.
Gli adulti compiono migrazioni stagionali dalla foresta decidua secca della costa occidentale, ove sono presenti 3 specie di Omphalea (O. ankaranensis, O. occidentalis e O. palmata) alla foresta pluviale della costa orientale, ove è presente O. oppositifolia. Essendo quest'ultima la unica specie sempreverde presente sull'isola, il suo ruolo è cruciale per la sopravvivenza della specie.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c David Lees, Smith, Neal, Foodplants of the Uraniinae (Uraniidae) and their Systematic, Evolutionary and Ecological Significance (PDF), in The Journal of the Lepidopterists' Society, vol. 45, n. 4, The Lepidopterists' Society, 1991, pp. 296–347. URL consultato il 29 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2007).
- ^ Lynn J. Gillespie, Omphalea (Euphorbiaceae) in Madagascar: A New Species and a New Combination, in Novon, vol. 7, n. 2, St. Louis, Missouri Botanical Garden, 1997, pp. 127–136, DOI:10.2307/3392184, JSTOR 3392184.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science Business Media B.V., 2008, pp. lxiii 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
- (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
- (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
- (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chrysiridia rhipheus
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