Christl Haas

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Christl Haas
Christl Haas a Grindelwald nel 1962
NazionalitàBandiera dell'Austria Austria
Altezza177 cm
Peso70 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
SquadraKitzbüheler SC
Termine carriera1968
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 0 1
Mondiali 2 1 1

Vedi maggiori dettagli

 

Christl Haas (Kitzbühel, 19 settembre 1943Manavgat, 8 luglio 2001) è stata una sciatrice alpina austriaca, campionessa iridata nella discesa libera a Chamonix 1962 e campionessa olimpica e iridata nella discesa libera a Innsbruck 1964.

Carriera sciistica

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Stagioni 1959-1962

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Sciatrice polivalente, Christl Haas debuttò in campo internazionale il 24 aprile 1959 a Sölden in slalom gigante (12ª)[1] e nella stagione successiva vinse i Campionati austriaci juniores 1960[2] e si classificò 2ª nella discesa libera del trofeo Arlberg-Kandahar (Sestriere, 1º aprile)[3]; nel 1961 si piazzò 3ª nella discesa libera delle Silberkrugrennen (Badgastein, 3 febbraio)[4], 3ª nella discesa libera e nella combinata della Coppa Tognola (San Martino di Castrozza, 11-12 febbraio)[5], 3ª nella discesa libera dell'Arlberg-Kandahar (Mürren, 10 marzo)[6], 2ª nel terzo slalom gigante delle Drei-Gipfel-Rennen (Arosa, 26 marzo)[7] e 2ª nello slalom gigante del trofeo Kreuzer (Innsbruck, 1º aprile)[8].

Il podio dello slalom gigante delle SDS-Rennen 1962 (Grindelwald, 10 gennaio): Christl Haas (2ª, a destra) con Traudl Hecher (3ª, a sinistra) e Linda Meyers (1ª, al centro)

Nel 1962 fu 2ª nello slalom gigante delle SDS-Rennen (Grindelwald, 10 gennaio)[9], 3ª nella discesa libera delle Silberkrugrennen (Badgastein, 17 gennaio)[10], 3ª nello slalom gigante del Grand Prix Feminine (Saint-Gervais-les-Bains, 1º febbraio)[11] ed esordì ai Campionati mondiali: a Chamonix 1962 vinse la medaglia d'oro nella discesa libera e si classificò 12ª nello slalom gigante[12]. Nel prosieguo della stagione si piazzò 2ª nella discesa libera dell'Arlberg-Kandahar (Sestriere, 9 marzo)[13] e vinse la discesa libera e lo slalom gigante dell'Otto Furrer memorial (Zermatt, 16-18 marzo)[14].

Stagioni 1963-1964

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Nella stagione 1962-1963 si aggiudicò la discesa libera pre-olimpica di Axams (17 febbraio)[15], vinse la discesa libera e fu 3ª nello slalom speciale e 2ª nella combinata della Coppa Foemina (Abetone, 22-23 febbraio)[16], si classificò 3ª nella discesa libera dell'Arlberg-Kandahar (Chamonix, 8 marzo)[17], vinse la discesa libera, lo slalom gigante, lo slalom speciale e la combinata dell'Otto Furrer memorial (Zermatt, 15-17 marzo)[18] e si piazzò 2ª in due dei tre slalom giganti delle Drei-Gipfel-Rennen (Arosa, 22-24 marzo)[19].

Nel 1964 fu 3ª nello slalom speciale e nella combinata delle SDS-Rennen (Grindelwald, 7-10 gennaio)[20], vinse la discesa libera delle Silberkrugrennen (Badgastein, 15 gennaio)[21] ed esordì ai Giochi olimpici invernali: a Innsbruck 1964 conquistò la medaglia d'oro nella discesa libera (valida anche ai fini dei Mondiali 1964) e si classificò 4ª nello slalom gigante e 6ª nello slalom speciale. A Innsbruck si aggiudicò anche la medaglia d'argento nella combinata, valida solo ai fini iridati, e nel prosieguo della stagione vinse la discesa libera, lo slalom speciale e la combinata del trofeo Holmenkollen-Kandahar (Voss, 14-15 marzo)[22].

Stagioni 1965-1966

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Nel 1965 si piazzò 3ª nello slalom gigante di Oberstaufen (2 gennaio)[23], si aggiudicò la discesa libera delle SDS-Rennen (Grindelwald, 8 gennaio)[24], fu 3ª nello slalom speciale e nella combinata dell'Arlberg-Kandahar (Sankt Anton am Arlberg, 15-17 gennaio)[25], vinse la discesa libera delle Goldschlüsselrennen (Schruns, 21 gennaio)[26] e quella del Grand Prix Feminine (Saint-Gervais-les-Bains, 29 gennaio)[27]; si classificò quindi 3ª nella discesa libera del Bud Werner memorial (Vail, 12 marzo)[28] e vinse quella degli US open (Crystal Mountain, 1º aprile)[29].

Nel 1966 vinse nuovamente la discesa libera delle SDS-Rennen (Grindelwald, 14 gennaio)[30], si piazzò 2ª nella discesa libera e 3ª nella combinata delle Silberkrugrennen (Badgastein, 19-20 gennaio)[31], si aggiudicò la discesa libera, lo slalom speciale e la combinata di Sportinia (29-30 gennaio)[32] e la discesa libera del trofeo delle Trois Vallées (Courchevel/Méribel, 2-6 marzo), dove fu anche 2ª nella combinata[33]; al trofeo Arlberg-Kandahar di quell'anno (Mürren, 11-13 marzo) conquistò tutte e tre le prove – discesa libera, slalom speciale e combinata – e al termine della stagione ai Mondiali di Portillo 1966 si classificò 5ª nella discesa libera, 24ª nello slalom speciale e non completò lo slalom gigante[34].

Stagioni 1967-1968

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In Coppa del Mondo esordì nella stagione inaugurale del circuito, il 1º febbraio 1967 a Monte Bondone in slalom speciale (4ª), e alla successiva Coppa dei Paesi alpini 1967 (non valida per la Coppa del Mondo), disputata a Badgastein tra il 7 e il 12 febbraio, si piazzò 3ª sia nello slalom gigante sia nello slalom speciale[35].

Nella stagione 1967-1968 in Coppa del Mondo conquistò tutti i suoi quattro podi nel circuito: il primo fu il 2º posto ottenuto dalla Haas nella discesa libera di Badgastein del 17 gennaio. Ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968, suo congedo olimpico e iridato, conquistò la medaglia di bronzo nella discesa libera (l'unica gara alla quale prese parte), valida anche ai fini della Coppa del Mondo e dei Mondiali 1968. Il 23 febbraio seguente ottenne a Chamonix l'ultimo podio in Coppa del Mondo, nonché ultimo piazzamento a punti, arrivando 2ª in discesa libera, e fu 2ª anche nella combinata, valida solo ai fini del trofeo Arlberg-Kandahar di quell'anno[36]; in Coppa del Mondo prese per l'ultima volta il via il 28 marzo successivo a Rossland in slalom speciale, senza completare la gara[37] e chiuse la stagione al 3º posto nella classifica di discesa libera.

Altre attività

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Nel 1976 Christl Haas fu scelta assieme allo slittinista Josef Feistmantl come ultimo tedoforo della staffetta olimpica per i XII Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1976. Nella cerimonia inaugurale, il 4 febbraio 1976, i due olimpionici austriaci accesero due distinti bracieri, simboleggianti le due edizioni dei Giochi olimpici ospitate dalla città tirolese: la Haas accese il vecchio braciere dei Giochi del 1964, mentre Feistmantl accese il nuovo braciere creato per i Giochi del 1976[2][38]. Morì nel 2001 colpita da un attacco cardiaco mentre nuotava nel Mediterraneo, a Manavgat (Turchia)[2].

Arlberg-Kandahar
  • 3 vittorie (discesa libera, slalom speciale, combinata a Mürren 1966)
Coppa Foemina
  • 1 vittoria (discesa libera ad Abetone 1963)
Goldschlüsselrennen
  • 1 vittoria (discesa libera a Schruns 1965)
Grand Prix Feminine
  • 1 vittoria (discesa libera a Saint-Gervais-les-Bains 1965)
Holmenkollen-Kandahar
  • 3 vittorie (discesa libera, slalom speciale, combinata a Voss 1964)
SDS-Rennen
  • 2 vittorie (discesa libera a Grindelwald 1965; discesa libera a Grindelwald 1966)
Silberkrugrennen
  • 1 vittoria (discesa libera a Badgastein 1964)

Coppa del Mondo

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  • Miglior piazzamento in classifica generale: 10ª nel 1968
  • 4 podi (tutti in discesa libera)
    • 2 secondi posti
    • 2 terzi posti

Campionati austriaci

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  • 13 medaglie[40][senza fonte]:

Campionati austriaci juniores

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Decorazione d'onore in oro dell'Ordine al merito della Repubblica austriaca (Goldenes Ehrenzeichen) - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ (EN) 24-26.04.59. Hochsoelden & Obergurgl (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  2. ^ a b c d e (EN) Christl Haas, su olympedia.org. URL consultato il 1º aprile 2024.
  3. ^ (EN) 01.04.60. Sestriere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  4. ^ (EN) 03.02.61. Bad Gastein (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  5. ^ (EN) 11-12.02.61. San Martino di Castrozza, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  6. ^ (EN) 10.03.61. Muerren (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  7. ^ (EN) 25-26.03.61. Arosa (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  8. ^ (EN) 01-02.04.61. Innsbruck (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  9. ^ (EN) 10.01.62. Grindelwald (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  10. ^ (EN) 17.01.62. Bad Gastein (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  11. ^ (EN) 01.02.62. St.Gervais (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  12. ^ (EN) 10-18.02.1962. Chamonix, France, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  13. ^ (EN) 09.03.62. Sestriere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  14. ^ (EN) 16-18.03.1962. Zermatt, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  15. ^ (EN) 17.02.63. Axamer-Lizum (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  16. ^ (EN) 22-23.02.63. Abetone, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  17. ^ (EN) 08.03.63. Chamonix (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  18. ^ (EN) 15-17.03.63. Zermatt (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  19. ^ (EN) 22-24.03.63. Arosa (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  20. ^ (EN) 07-10.01.64. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  21. ^ (EN) 15.01.64. Bad Gastein (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  22. ^ (EN) 14-15.03.1964. Voss (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  23. ^ (EN) 02.01.65. Oberstauffen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  24. ^ (EN) 08.01.65. Grindelwald (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  25. ^ (EN) 15-17.01.1965. St. Anton, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  26. ^ (EN) 21.01.65. Schruns (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  27. ^ (EN) 29.01.65. Saint Gervais (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  28. ^ (EN) 12.03.65. Vail (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  29. ^ (EN) 01.04.65. Crystal Mt (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  30. ^ (EN) 14.01.66. Grindelwald (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  31. ^ (EN) 19-20.01.66. Bad Gastein, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  32. ^ (EN) 29-30.01.66. Sportinia (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  33. ^ (EN) 02-06.03.66. Meribel & Courchevel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  34. ^ (EN) 05-14.08.1966. Portillo, Chile, su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  35. ^ (EN) 07-12.02.67. Bad Gastein (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  36. ^ (EN) 24.02.68. Chamonix (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  37. ^ (EN) 28.03.68. Red Mt., Rossland (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 1º aprile 2024.
  38. ^ (DEFREN) Comitato organizzatore dei XII Giochi olimpici invernali, Eröffnungszerimonie/Cerimonie d'ouverture/Opening Cerimony, in Endbericht/Rapport final/Final Report XII. Olympische Winterspiele Innsbruck 1976, Comitato Olimpico Internazionale, 1976, p. 26. URL consultato il 1º aprile 2024. Ospitato su LA84 Foundation.
  39. ^ Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
  40. ^ a b (DE) Christl Haas, su oesv.at - ÖSV-Siegertafel, Federazione sciistica dell'Austria (Österreichischer Skiverband). URL consultato il 23 ottobre 2015.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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