Chinchey
Chinchey | |
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Stato | Perù |
Altezza | 6 222 m s.l.m. e 6 309 m s.l.m. |
Catena | Cordillera Blanca, Ande |
Coordinate | 9°22′56.78″S 77°19′48.11″W |
Data prima ascensione | 2 agosto 1939 |
Autore/i prima ascensione | W. Brecht e H. Schweizer. |
Mappa di localizzazione | |
Il Chinchey, o Nevado Chinchey, è una montagna della Cordillera Blanca, sulle Ande, alta 6.222 m.[1] È situato in Perù, nella regione di Ancash.
In lingua quechua il suo nome significa puma. Probabilmente lo si deve al fatto che, esattamente come è difficile scorgere un puma, la montagna si nasconde dietro le cime vicine, tanto che è quasi impossibile vederla dai villaggi attorno alla Cordillera.[2]
Oltre alla sommità principale presenta altre 4 cime dotate di una propria entità: una si stacca dalla cresta est (Chinchey Est o Puntacuerno) e raggiunge i 6.000 m, le altre tre, invece, sono situate sulla cresta nord.[3]
Alpinismo
[modifica | modifica wikitesto]I primi a raggiungere la vetta del Chinchey attraverso la cresta nord sono stati Walter Brecht e Hans Schweizer il 2 agosto 1939, durante la campagna esplorativa dell'Alpenverein che si sarebbe conclusa di lì a pochi giorni con la tragica morte per una valanga di tre alpinisti, tra cui lo stesso Schweizer.[4]
Puntacuerno
[modifica | modifica wikitesto]Durante una spedizione sul vicino Nevado Purisima, l'americano H. A. Carter scattò una serie di fotografie che sembravano indicare per il Chinchey Est, chiamato anche Puntacuerno, una quota superiore a quella fino ad allora accettata di 5.959 m. Per riuscire a conquistare quello che poteva essere l'ultimo 6.000 inviolato si mossero quindi gli alpinisti peruviani Americo Tordoya e Augusto Ortega che, il 21 agosto 1983, risalirono la parete est dalla laguna Chalhuacocha e, dopo un ultimo tratto sulla cresta nord-est, raggiunsero la cima.[3]
Catena dei Chinchey Nord
[modifica | modifica wikitesto]Quando in zona arrivò nel 1967 una spedizione basco-navarra[5], dei tre picchi sulla cresta nord solo uno aveva già un nome: il Chinchey Nord I (5.987 m) era conosciuto come Pamparaju, a causa della sua cima spianata (in lingua quechua pampa significa “pianura” e raju significa “ghiaccio”, ma anche per esteso “montagna innevata”). Tra giugno e luglio la spedizione riuscì a raggiungere tutti e tre i picchi, ribattezzandoli Ayucaraju (Chinchey Nord II, 5.647 m) e Utsuraju (Chinchey Nord III, 5.500 m).[6] In una foto pubblicata dal quotidiano peruviano El Comercio veniva ripresa la ikurriña sventolante su una delle cime; questo fatto provocò l'arresto degli alpinisti al ritorno nella Spagna retta dalla dittatura di Francisco Franco[3] e, in seguito, la loro espulsione dalle associazioni alpinistiche spagnole.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alcune fonti (per esempio Biggar, pag. 84), specialmente sul web, attribuiscono alla montagna la quota di 6.309 m. Si è qui riportata l'altezza indicata dall'American Alpine Journal e dalla Sociedad Geográfica de Lima.URL consultato il 28-11-2009
- ^ Tomé, pag. 181.
- ^ a b c Tomé, pag. 180.
- ^ American Alpine Journal – 1940 (pdf)[collegamento interrotto] URL consultato il 28-11-2009
- ^ Della spedizione facevano parte Angel Landa, Angel Rosen, Rodolfo Kirch, Francisco Lusarreta, Luis Maria Saez de Olazagoitia, Juan Maria Feliú e Juan Ignacio Lorente. American Alpine Journal - 1968[collegamento interrotto]
- ^ I nuovi nomi sono stati approvati dall'Instituto Géografico Nacional del Perù. Non così, invece, per il nome che la spedizione basco-navarra aveva dato al Chinchey Nord III, Atunraju, proveniente dalle parole quechua jatum (grande) e raju (montagna). Tomé, pag. 180
- ^ Emeroteca Abc URL consultato il 28-11-2009
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Juanjo Tomé, Escaladas en los Andes, Madrid, Desnivel, 1999, ISBN 84-89969-43-4. URL consultato il 25 novembre 2009.
- (EN) John F. Ricker, Yuraq Janka: Guide to the Peruvian Andes - Cordilleras Blanca & Rosko, Mountaineers Books, 1977, ISBN 0-930410-05-X. URL consultato il 25 novembre 2009.
- (EN) David M. Sharman, Climbs of the Cordillera Blanca of Peru, Aberdeen, Whizzo Climbs, 1995, ISBN 0-9523582-0-4. URL consultato il 27 novembre 2009.
- (EN) John Biggar, The Andes: A Guide for Climbers, Andes, 2005, ISBN 0-9536087-2-7. URL consultato il 28 novembre 2009.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Royal Geographical Society - Taken from Mountaineering in the Andes by Jill Neate (PDF), su rgs.org. URL consultato il 23 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- (EN) American Alpine Journal, su americanalpineclub.org. URL consultato il 25 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2009).