Chiesa di Sant'Agostino (Pesaro)
Chiesa di Sant'Agostino | |
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La facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Località | Pesaro |
Coordinate | 43°54′42.16″N 12°54′38.28″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Sant'Agostino |
Arcidiocesi | Pesaro |
Consacrazione | 1776 |
Stile architettonico | Gotico e Tardobarocco |
Completamento | 1776 |
La chiesa di Sant'Agostino è un edificio religioso che sorge nel centro storico di Pesaro, nelle Marche.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Una prima chiesa, romanica, dedicata a san Lorenzo venne eretta in questo luogo nel 1258[1] dagli Eremitani di Sant'Agostino. Fra la fine del '300 e l'inizio del '400 la chiesa venne fortemente rimaneggiata e ingrandita in stile gotico col patrocinio della famiglia Malatesta[2]. Di questo periodo si conservano il campanile con una bella cornice a fogliami in cotto e il prezioso portale gotico-veneziano della facciata. Quest'ultimo è un capolavoro di questo stile in città. Venne realizzato tra il 1398 e il 1413[3] in pietra bianca d'Istria e marmo rosso di Verona è ornato da leoni e statue entro nicchie e tabernacoli.
Nel XVIII secolo la chiesa venne radicalmente rimaneggiata in stile tardobarocco dal Pistocchi e dal Polinari[2], per essere riconsacrata l'8 settembre 1776[1].
Nel 1861 il convento venne soppresso e adibito a caserma dei carabinieri, fino al 1919 quando venne demolito costruirvi la Camera di commercio. Nel 1919 la chiesa venne elevata a parrocchiale[1] e da quel momento venne intitolata a sant'Agostino.
Col terremoto del 1916 si perse la navata laterale destra, e nel 1949 si procedette a un profondo restauro, soprattutto della volta, a causa delle bombe cadute nelle vicinanze durante la seconda guerra mondiale.
Opere d'arte
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa custodisce al suo interno notevoli opere d'arte:
- Coro ligneo intagliato e intarsiato, con Vedute della città, a due ordini di stalli, 1487-1537.[4]
- Annunciazione, tela di Palma il Giovane.
- San Nicola da Tolentino, tela di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio
- Santa Rita da Cascia in preghiera, tela di Simone Cantarini restaurata nel 2020, una delle prime opere pubbliche del pittore, databile al 1628-1630 circa e precedente il soggiorno bolognese presso Guido Reni, influenzata dal venetismo di Claudio Ridolfi e dal naturalismo di Giovan Francesco Guerrieri, ma comunque di grande originalità nel contesto pittorico del periodo.[5]
- S. Tommaso da Villanova di Cesare Pronti
- Sacra Famiglia di Giangiacomo Pandolfi.
- Organo di Gaetano Callido, XVIII secolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Sito ufficiale dell'Arcidiocesi di Pesaro., su arcidiocesipesaro.it. URL consultato il 27 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
- ^ a b Sito ufficiale del Turismo di Pesaro, su turismo.pesarourbino.it. URL consultato il 27 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Sito ufficiale del Comune di Pesaro
- ^ Luigi Michelini Tocci, Pesaro sforzesca nelle tarsie del coro di S. Agostino, Pesaro, Cassa di Risparmio di Pesaro, 1971, SBN IT\ICCU\SBL\0378598.
- ^ Filippo Alessandroni, Simone Cantarini, detto il Pesarese, Santa Rita da Cascia in preghiera, in La Fragilità e la Forza. Antonello da Messina, Bellini, Carpaccio, Giulio Romano, Boccioni, Manet, 200 capolavori restaurati, XIX edizione di Restituzioni. Tesori d'arte restaurati, catalogo di mostra, Milano, 2022, pagg. 650 - 659.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Sant'Agostino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Sant'Agostino, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.