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Černobog

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Disambiguazione – "Chernabog" rimanda qui. Se stai cercando il personaggio comparso nel film Disney Fantasia, vedi Chernabog (personaggio).

Černobog (russo Чернобог, in traslitterazione anglofona Chernobog; altresì scritto Crnobog, Czernobog, Tchernobog o Zernebog, tutti i nomi significano "dio nero") è una misteriosa divinità slava sul cui culto sono state avanzate molte ipotesi ma di cui in sostanza si sa poco. Viene descritto come un dio oscuro e maledetto, ma l'importanza reale che rivestisse presso gli antichi slavi è oggetto di dibattito.

Il nome è attestato solo tra gli slavi Venedi e Polabi del XII secolo, quindi si suppone che non fosse una divinità molto importante o molto antica.

L'unica fonte coeva sul paganesimo slavo che menzioni questo dio è la Chronica Slavorum redatta tra il 1168 e il 1171, un'opera del monaco e cronista tedesco Helmold di Bosau, che descrive tradizioni e credenze di svariate tribù venede e polabe, stanziate tra l'Elba e dove passava il limes Saxoniae, che a quei tempi resistevano ancora alla crescente pressione della cristianizzazione.

Helmold narra che:[1]

«Gli Slavi inoltre usano incorrere in un mirabile errore; durante le loro riunioni e feste, passano un calice tra di loro radunati in cerchio sul quale pronunciano parole di, non direi, benedizione, ma semmai di maledizione, nel nome degli dei, buoni e cattivi, professando che tutta la fortuna propizia è dovuta al dio benefico, la fortuna avversa al dio maligno. Anche nella loro lingua chiamano il dio cattivo Diabolus o Zherneboh, il che sta a significare dio nero»

Alla Chronica Slavorum si aggiungono ulteriori menzioni, redatte trecento anni più tardi, nel XVI secolo. La prima è la Cronaca di Pomerania del 1538, nella quale Thomas Kantzow scrive:[1]

«Ho finora riportato ogni sorta di infedeltà e idolatria, in cui si erano impegnati prima dell'epoca dell'Impero tedesco. Prima ancora, si dice che le loro usanze fossero ancora più pagane. Hanno posto i loro re e signori, che hanno governato bene, al di sopra degli dei e hanno onorato i detti uomini [come dei] dopo la loro morte. Inoltre, adoravano il sole e la luna e, infine, due dei che veneravano al di sopra di tutti gli altri dei. Uno [di loro] lo chiamavano Bialbug, che è il dio bianco; lo reputavano un dio buono. L'altro [lo chiamavano] Zernebug, cioè il dio nero; lo reputavano un dio che faceva del male. Pertanto, onoravano Bialbug, perché fece a loro del bene e in modo che potesse [continuare a] far loro del bene. Zernebug, d'altra parte, lo onoravano in modo che non dovesse far loro del male. E placarono il detto Zernebug sacrificando uomini, poiché credevano che non ci fosse modo migliore per alleviarlo che con il sangue umano, il che è effettivamente vero, se solo lo avessero visto nella giusta luce: che Zernebug non cerca nient'altro che il morte del corpo e dell'anima dell'uomo»

La seconda è la Cosmografia universale del 1550, nella quale Sebastian Münster riporta:[1]

«A questo monastero essi (i monaci fondatori) diedero il nome Belbug, precisamente Bialbuck, che nella lingua dei Venedi significa letteralmente 'il dio bianco', così da far capire [agli slavi] che, a differenza dei loro (degli slavi) antenati pagani, i cristiani non conoscevano alcun dio nero. Il nome [Belbug] si addice bene anche agli abiti dei premostratensi, che [sempre] andavano vestiti di bianco. La fondazione del monastero avvenne nell'anno 1163»

Queste si aggiunge la Historia Caminensis basata un'altra opera di Sebastian Münster e dove Černobog è descritto come dio dei Vandali, più alcuni cenni in opere minori.[1]

Un culto di questa divinità forse sopravvive nel folclore di diverse nazioni slave. In alcuni vernacoli slavi meridionali, esiste un'espressione particolare: do zla boga (cioè "al dio del male" o forse "al male di Dio" che potrebbe denotare proprietà piuttosto che alcuni attributi oscuri), usata per esprimere qualcosa di eccezionalmente negativo. Nessuno è più realmente a conoscenza del significato letterale di queste parole; esclamazioni come Ovo je do zla boga dosadno!, To je do zla boga glupo! possono essere tranquillamente tradotte come "Questo è diabolicamente noioso!", "Questo è immensamente stupido!" senza nessuna concreta perdita di significato. La parola Bog ("Dio"), comunque, in tutte le lingue slave viene usata come nome specifico del Dio cristiano, che non è malvagio; perciò l'espressione zli bog, "dio malvagio", potrebbe essere un retaggio pagano. Se supponiamo che Černobog fosse davvero una divinità degli antichi slavi, oscura e malvagia (o forse semplicemente un aspetto malvagio di alcune altre divinità), possiamo teorizzare che questa espressione fosse un'antica maledizione che lo invocava.

Nella cultura di massa

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Černobog compare come personaggio del romanzo fantasy American Gods di Neil Gaiman (2001).

Černobog compare sotto forma di demone nella sequenza Una Notte sul Monte Calvo del film d'animazione Disney Fantasia del 1940.

Černobog compare come personaggio della serie TV fantasy American Gods (2017), interpretato da Peter Stormare, doppiato da Gerolamo Alchieri.

Il Chernabog disneyano appare anche in un episodio della quarta stagione della serie televisiva C'era una volta come antagonista che si nutre delle più grandi Oscurità Latenti.

Černobog compare come boss finale nel gioco Blood.

Compare anche nel videogioco Kingdom Hearts per PlayStation 2, in qualità di boss da sconfiggere nell'ultimo livello "I confini del mondo". I suoi tratti però sono quelli di Chernabog, interpretazione disneyana del dio slavo apparsa nell'episodio "Una notte sul monte calvo" del lungometraggio Disney Fantasia del 1940.

È uno dei demoni che vengono combattuti, ed arruolati al proprio servizio, nella serie Megami Tensei.

Nel videogioco The Witcher 3 una delle pietre runiche che il giocatore può usare per modificare le statistiche delle spade di Geralt è chiamata "Chernobog"[2]

Nel videogioco Shadow Hearts per PlayStation 2, Czernobog è la fusione oscura più potente disponibile per il protagonista Yuri.

È uno dei personaggi giocabili del moba Smite, con ruolo di hunter.

Nel videogioco per dispositivi mobili Fate/Grand Order viene evocato dal personaggio Ashiya Douman, che lo descrive come divinità e lo si vede seduto alla sua sinistra, immobile e silenzioso.

  1. ^ a b c d (EN) Yaroslav Gorbachov, What Do We Know about *Čьrnobogъ and *Bělъ Bogъ? (XML), in Russian History, vol. 44, n. 2-3, 23 giugno 2017, pp. 209–242, DOI:10.1163/18763316-04402011, ISSN 1876-3316 (WC · ACNP).
  2. ^ (EN) Chernobog Runestone, su The Witcher 3 Wiki. URL consultato il 3 maggio 2022.
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