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Chang'e 6

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Chang'e 6
Dati della missione
OperatoreAgenzia nazionale cinese per lo spazio
Tipo di missioneRitorno di campioni
NSSDC ID2024-083A
SCN59627
DestinazioneLuna
VettoreLunga Marcia 5
Lancio3 Maggio 2024
Luogo lancioCentro spaziale di Wenchang
Allunaggio1 giugno 2024 22:23 UTC
Durata53 giorni
Proprietà del veicolo spaziale
Massa8200 kg (al lancio)
CostruttoreCAST
Parametri orbitali
Data inserimento orbita8 maggio 2024
Programma cinese di esplorazione della Luna
Missione precedenteMissione successiva
Chang'e 5 Chang'e 7

Chang'e 6 (嫦娥六号S, Cháng'é liùhàoP) è una missione spaziale cinese di esplorazione della Luna lanciata il 3 maggio 2024 alle 9:28 UTC. È la seconda missione di ritorno di campioni della Cina e la prima in assoluto che ha recuperato campioni di terreno e roccia dalla faccia nascosta della Luna e di riportarli sulla Terra. La fase primaria della missione è durata circa 53 giorni, la sonda è allunata correttamente il giorno 1 giugno 2024 alle ore 22:23 UTC nei pressi del bacino Polo Sud-Aitken dal quale ha potuto prelevare un massimo di 2 kg di campioni del suolo lunare.[1] Come le precedenti dello stesso programma, la navicella spaziale prende il nome dalla dea cinese della luna Chang'e.

Panoramica della missione

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Chang'e 6 fa parte della IV fase del Programma cinese di esplorazione della Luna Chang'e. La missione segue gli orbiter Chang'e 1 (lanciati nel 2007) e 2 (2010), i rover Chang'e 3 (2013) e 4 (2018), nonché la missione di ritorno dei campioni Chang'e 5 lanciata nel 2020.[2][3]

Tutti i campioni del suolo lunare riportati dalle missioni precedenti (programma Apollo e programma Luna) provengono dal lato visibile del nostro satellite naturale. Il ritorno di un campione di suolo dalla faccia nascosta della Luna è considerato dalla comunità scientifica un obiettivo prioritario perché questo lato della Luna è molto diverso dalla faccia visibile e non è stata trovata alcuna spiegazione soddisfacente di questa dicotomia.[4] Una missione simile MoonRise è stata proposta nel 2017 come parte del programma New Frontiers della NASA ma non è stata selezionata.

Il sito di atterraggio previsto è nella parte meridionale dell'enorme Bacino Polo Sud Aitken la cui estensione è di circa 2400 km e più precisamente sul picco meridionale del bacino Apollo, il cui diametro è di 240 km.[5] Una volta che il lander sarà allunato un trivella perforerà il terreno cercando di raccogliere circa due chilogrammi di campioni.[4]

Diagramma schematico dei componenti del micro rover

La sonda spaziale Chang'e 6 è la copia di backup sviluppata per la missione Chang'e 5. Con una massa di 8,2 tonnellate, è composta da quattro moduli: un modulo di servizio responsabile del viaggio tra la Terra e la Luna (orbiter lunare), un lander dal peso di 3,8 tonnellate responsabile dell'allunaggio, un modulo di ascesa (ascender) che deve riportare i campioni di suolo in orbita lunare e una capsula di ritorno che li riporta sulla Terra.[6][5] Gli ingegneri cinesi hanno optato per uno scenario di ritorno del campione complesso: lo stadio di risalita, invece di ritornare direttamente sulla Terra (come le sonde sovietiche del programma Luna), si incontra con il modulo di servizio in orbita lunare: il campione viene poi trasferito nella capsula di ritorno che viene riportato in prossimità della Terra dove si separa dal modulo di servizio per compiere un rientro atmosferico.[6]

Le comunicazioni con la Terra avverranno tramite il satellite Queqiao-2, il successore di Queqiao, che aveva supportato la missione Chang'e 4, la prima ad allunare sul lato nascosto della Luna.[6]

I carichi utili scientifici includono una telecamera per l'atterraggio, una telecamera panoramica, uno spettrometro mineralogico e un radar per l'esplorazione lunare. A bordo è presente anche un piccolo rover sperimentale che monta uno spettrometro per immagini a infrarossi le cui componenti chiave sono state realizzate dallo Shanghai Ceramics Research Institute che ha anche realizzato anche il motore piezoelettrico ad ultrasuoni che sarà fondamentale per il corretto funzionamento dello spettrometro e una piccola camera in luce visibile. La comunicazione avverrà con il lander grazie a piccole antenne resistenti al calore, inoltre il rover è ricoperto di un rivestimento termico isolante in (Multi-layer insulation) MLI.[7]

Partecipazione internazionale

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Le autorità cinesi hanno riservato 10 chilogrammi di carico utile per esperimenti scientifici forniti da altri quattro paesi:[8]

  • uno strumento francese chiamato DORN (Detection of Outgassing Radon) per studiare il trasporto della polvere lunare e di altri volatili tra la regolite lunare e l'esosfera lunare, compreso il ciclo dell'acqua;[9]
  • uno strumento italiano dell'INFN denominato INRRI (INstrument for landing-Roving laser Retroreflector Investigations) costituito da un retroriflettore laser passivo da utilizzare per la telemetria laser del lander, simile a quelli utilizzati nelle missioni Schiaparelli e InSight;
  • lo strumento svedese NILS (Negative Ions on Lunar Surface), uno strumento per rilevare e misurare gli ioni negativi riflessi dalla superficie lunare;
  • il cubesat pakistano ICECUBE-Q, per rilevare tracce di ghiaccio sulla superficie lunare.

Panoramica della missione

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Schema semplificativo ed orbita della missione Chang'e 6

Il lancio è stato effuattato il 3 maggio 2024, Lunga Marcia 5 ha portato in orbita la missione effettuando una manovra di trasferimento orbitale simile a quella del suo predecessore con un trasferimento in orbita cislunare. Dopo il dispiegamento dei pannelli solari avverrà un undocking tra l'orbiter e il lander con successiva discesa del lander, il sito di allunaggio è stato scelto per lo spessore della crosta, l'attività vulcanica antica, l'età geologica, caratteristiche superficiali e per la struttura termica interna uniche nel suo genere. Dopo aver prelevato parte del materiale lunare, i campioni raggiungeranno l'orbiter con una manovra di rendezvous e successivo docking per poi posizionarsi in un'orbita di ritorno verso la Terra. A circa 5000km di quota in orbita terrestre i campioni lunari verranno sganciati e grazie ad uno scudo termico ablativo ceramico creato dalla Shanghai Ceramics Research Institute ritorneranno sulla Terra.[10]

L'allunaggio è avvenuto correttamente alle ore 22:23 UTC del 1 giugno 2024 con la fase di discesa controllata iniziata alle 22:09. La spinta del motore di circa 7500 N è stata sufficiente a far raggiungere al lander la quota di rilascio dopo la quale ha effettuato una piccola caduta libera posizionandosi dolcemente sul suolo lunare. Gli ostacoli sulla superficie sono stati evitati grazie ad un innovativo sistema autonomo che combinava i suoi dati con quelli di una camera a luce visibile posizionata nella parte sottostante del lander. L'allunaggio è avvenuto nel bacino Polo Sud-Aitken come previsto nel punto di coordinate 41° 38′ 24″ S - 153° 59′ 24″ O. La comunicazione con il satellite ponte radio Queqiao-2 è riuscita correttamente ed il carico utile ha iniziato a lavorare come previsto.[11]

Ritorno sulla Terra

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Dopo circa tre giorni di attività al suolo e dopo aver raccolto diversi campioni lunari il modulo di risalita ha effettuato la partenza dalla Luna alle ore 23:38 UTC del 3 giugno, grazie alla spinta generata dal booster di risalita da 3000 N che è rimasto attivo per circa 6 minuti. Ha poi effettuato un rendez-vous docking e si è inserito in una traiettoria cislunare per la Terra.[12] La capsula è rientrata nel deserto della Mongolia alle 6:06 UTC del 25 giugno 2024 effettuando una classica skip reentry riportando con successo circa 2 kg di campioni lunari del lato nascosto della Luna.[13][14]

Missione estesa

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Dopo aver rilasciato la capsula coi campioni di ritorno a Terra, sono stati riaccesi i motori dell'orbiter per inserirlo nel punto di Lagrange L2, probabilmente per effettuare test e osservazioni per missioni future.[15]

  1. ^ China’s Chang’e-6 probe arrives at spaceport for first-ever lunar far side sample mission, su spacenews.com, 10 gennaio 2024.
  2. ^ Xu Lina et al., China’s Planning for Deep Space Exploration and Lunar Exploration before 203 (PDF), 1º dicembre 2022, DOI:10.11728/cjss2018.05.591.
  3. ^ (ZH) Lunar plans for phase IV, su passport.acfun.cn. URL consultato il 29 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2019).
  4. ^ a b Xingguo Zeng et al., Landing site of the Chang’e-6 lunar farside sample return mission from the Apollo basin, vol. 7, 31 luglio 2023, pp. 1188–1197.
  5. ^ a b Cina, continua la scoperta del lato oscuro della Luna e del Sistema Solare, su globalscience.it, 4 maggio 2023.
  6. ^ a b c Chang'e-6, collecting the first lunar farside samples, su planetary.org.
  7. ^ (ZH) Numerosi materiali chiave sviluppati dallo Shanghai Silicate Institute sono stati utilizzati con successo in "Chang'e 6", su sic.ac.cn.
  8. ^ CNSA, On Nov 24, CNSA confirmed Chang'e 6 lunar landing mission will launch in 2025. Countries participating: China, EU, Italy, France, Sweden Pakistan. Also confirmed by CNSA: "hopper" probes will explore shadowed craters for iced water in Chang'e 7 & 8" (Tweet), su Twitter, X, 25 novembre 2022.
  9. ^ State visit of president Macron to China - in 2023, Chang’e 6 will deploy the french dorn instrument on the moon to study the lunar exosphere, su presse.cnes.fr, 6 novembre 2019.
  10. ^ (ZH) 大陸「嫦娥六號」明年5月發射 擬帶回月球背面岩石採樣, su udn.com, 9 aprile 2024.
  11. ^ (ZH) 嫦娥六号着陆月背南极-艾特肯盆地 将按计划开展月背采样工作, su cnsa.gov.cn, 2 giugno 2024.
  12. ^ (ZH) 新华鲜报丨世界首次!嫦娥六号携月背“土”特产启程回家 [La prima volta al mondo! Chang'e-6 riparte con specialità "locali" dal profondo della luna], su news.cn, 4 giugno 2024.
  13. ^ (ZH) 新华社权威快报丨嫦娥六号月球背面采样返回! [Chang'e-6 restituisce campioni dal lato nascosto della luna!], su news.cn, 25 giugno 2024.
  14. ^ Arrivate a Terra le prime rocce dal lato nascosto della Luna, su ANSA, 25 giugno 2024. URL consultato il 26 giugno 2024.
  15. ^ Chang’e-6 orbiter turns up at Sun-Earth Lagrange point after moon sampling mission, su spacenews.com, 10 settembre 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) China National Space Administration, Deep Space Exploration Roadmap (PDF), su unoosa.org, United Nations Office for Outer Space Affairs, 2018. URL consultato il 7 marzo 2023.