Castel Hauenstein
Castel Hauenstein Burg Hauenstein | |
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Vista aerea dei ruderi | |
Ubicazione | |
Stato | Sacro Romano Impero |
Stato attuale | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Città | Castelrotto |
Coordinate | 46°32′10.5″N 11°34′06.9″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello romanico |
Altezza | 1.273 m s.l.m. |
Costruzione | XII secolo-XVI secolo |
Costruttore | Signori di Hauenstein |
Condizione attuale | rudere |
Proprietario attuale | Diocesi di Bolzano-Bressanone |
Visitabile | Sì |
Informazioni militari | |
Comandanti storici | Oswald von Wolkenstein |
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Castel Hauenstein, raramente anche Castelvecchio[1] (in tedesco Burg Hauenstein) è un castello che si trova nel territorio di Siusi allo Sciliar, una frazione del comune di Castelrotto, in provincia di Bolzano.
Quel che resta del castello, oggi solo dei ruderi, si trova alla base della Punta Santner sopra un grosso blocco dolomitico a 1.273 m s.l.m. (poco distante dal castel Salego).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio fu eretto nel XII secolo dai signori di Hauenstein e subì successivi ampliamenti nei secoli XV e XVI. Ne fu proprietario per un terzo il poeta trecentesco tirolese Oswald von Wolkenstein, che vi stabilì per alcuni anni la propria residenza e vi compose alcuni dei suoi Lieder.[2]
Il barone Christoph von Wolkenstein acquistò il castello dal ramo dei cugini il 1º gennaio 1551 ma col tempo i suoi eredi se ne disinteressarono e questo cadde in rovina già a partire dal XVII secolo.
In occasione del sesto centenario dalla morte di von Wolkenstein, negli anni 1977-1978 i resti del castello furono restaurati e furono recuperati alcuni affreschi all'interno della cappella.
Attualmente il castello è di proprietà della Diocesi di Bolzano-Bressanone.
È possibile raggiungere i ruderi e visitarli liberamente, prendendo il sentiero n. 8 da Siusi, in mezz'ora.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La denominazione italiana è recente e la si deve al Prontuario dei nomi locali dell'Alto Adige, adottato dal governo italiano nel 1923 all'interno del suo programma di italianizzazione della nuova provincia; Tolomei propose peraltro "Castèl Vecchio (di Siùsi)".
- ^ Cfr. a proposito Alan Robertshaw, Zu Besitz und Wohnsitz Oswalds von Wolkenstein: Hauenstein und die Hauensteinlieder, in «Der Schlern», 64, 1990, pp. 318–332.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Karl Ausserer, Ruine Hauenstein. Studie über die ältere Geschichte des Schlosses mit einer Stammtafel der Hauensteiner, in Der Schlern, 6, 1925, pp. 133–141.
- (DE) Marcello Caminiti, Die Burgen Südtirols. Burgen, Schlösser, Ansitze und wehrhafte Klöster und Städte in Südtirol in Geschichte und Gegenwart, Calliano, Manfrini, 1957.
- (DE) Johanna Fritsch, Hauenstein. In Oswald Trapp (a cura di), Tiroler Burgenbuch. IV. Band: Eisacktal. Verlagsanstalt Athesia, Bolzano, 1977, pp. 336–347.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castel Hauenstein
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Descrizione del castello, su burgen-adi.at. URL consultato l'11 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2010).
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