Carlo Bonatto Minella
Carlo Bonatto Minella (Frassinetto, 10 agosto 1855 – Frassinetto, 6 giugno 1878) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia e adolescenza
[modifica | modifica wikitesto]Carlo Bonatto Minella nacque il 10 agosto 1855 a Frassinetto, in Val Soana. La sua era una famiglia di agricoltori, proprietari di alcuni terreni; il padre si guadagnava da vivere come boscaiolo, integrando questa fonte di reddito con la produzione di formaggi. Da giovane Carlo si ammalò di vaiolo, riuscendo però a superare la malattia. A partire dalla scuola elementare, che frequentò in paese, i due sacerdoti che curavano l'istruzione primaria si accorsero del suo particolare talento artistico. La famiglia non aveva i mezzi per permettersi una istruzione privata, ma i due religiosi comunque incoraggiarono questa vocazione artistica e fornirono al ragazzo una istruzione di base. Nel 1869[1] Carlo ottenne di poter frequentare gratuitamente l'Accademia Albertina di Torino, che gli mise anche a disposizione una piccola stanza non riscaldata nelle soffitte della sua sede. Alternava alla permanenza nel capoluogo piemontese soggiorni a Frassinetto presso la sua famiglia, e inizialmente copriva i costi dei materiali per la pittura vendendo i formaggi prodotti al paese d'origine.[2] Tra i suoi maestri ebbe i pittori Francesco Gamba e Andrea Gastaldi. All'Accademia si distinse tra gli altri giovani allievi; nel 1870 venne premiato per una sua copia a carboncino della Madonna della seggiola di Raffaello.[3]
Giovinezza e morte
[modifica | modifica wikitesto]Il giovane pittore iniziò progressivamente ad attirare l'interesse della committenza cittadina e, grazie alla stima della quale ormai godeva nell'ambiente artistico torinese, poté stabilirsi in una soffitta messagli a disposizione dal Circolo degli Artisti. Anche le tematiche delle sue opere si evolvevano in parallelo alla tecnica pittorica, e da una iniziale predilezione per dipinti di argomento religioso passò progressivamente a soggetti classicheggianti[4] e alla ritrattistica. Si avvicinò inoltre all'orientalismo[5][6], che in quegli anni riscuoteva un notevole successo in Europa. Pur senza potersi permettere viaggi all'estero dipinse una serie di quadri a soggetto più o meno esotico, che ottennero un notevole apprezzamento.[7]
Nel 1876, a 21 anni, vinse con il dipinto Andrea Vesalio che studia anatomia il premio triennale conferito dall’Accademia Albertina. L'anno successivo la tela venne esposta alla Società Promotrice di Belle Arti di Torino, ed è oggi parte delle collezioni permanenti dell'Accademia.[8] Minato dalla tubercolosi morì a Frassinetto, presso la casa paterna, il 6 giugno 1878,[9] anche se si ipotizza che ad accelerarne il decesso possa essere stata una epidemia di influenza che colpì l'Italia nord-occidentale in quegli anni.[3]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Tra le opere di Carlo Bonatto Minella si possono ricordare:
- La deposizione , 1874, Frassinetto, chiesa parrocchiale di San Bartolomeo apostolo[10]
- Una egiziana che suona la gusla, 1875, esposta in origine al Circolo degli Artisti[11] ed attualmente irreperibile[12]
- Giuditta, olio su tela, 1877, G.A.M.[13]
- Donna ebrea, olio su tela, 1877, G.A.M.[14]
- La pensierosa 1878, Accademia Albertina[15]
- La religione dei trapassati, 1878, G.A.M.[16]
- Autoritratto olio su tela, 1878, G.A.M.[17]
Tributi postumi
[modifica | modifica wikitesto]Varie iniziative sono state messe in atto in memoria di Carlo Bobatto Minella, che venne definito nel Novecento Il piccolo Giotto del Canavese,[18] tra le quali:
- Nel 1922 la XIII edizione della Biennale di Venezia gli dedicò una mostra individuale retrospettiva.[19]
- A partire dal 2011 si tiene ogni due anni un concorso nazionale per giovani artisti intitolato a carlo Bonatto Minella.[20] La giuria della seconda edizione del premio venne presieduta dal critico d'arte Vittorio Sgarbi.[21]
- Il comune di Frassinetto ha dedicato al pittore una piccola pinacoteca, inaugurata nel luglio del 2013 [22] e progressivamente arricchita con l'acquisizione di opere del pittore[2]. La struttura è in corso di ampliamento grazie ad un finanziamento statale.[23]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA.VV., La Pittura in Italia - l'Ottocento, Enrico Castelnuovo (a cura di), 2 ! editore = Electa, 1991, p. 705. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ a b FRASSINETTO - Il Comune investe ancora sull'arte, Quotidiano Canavese, 3 marzo 2015. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ a b Colombatto, Il pittore dell'anima. Carlo Bonatto Minella, pag. 226.
- ^ Giuseppe Luigi Marini, Il valore dei dipinti italiani dell'Ottocento e del primo Novecento - l'analisi critica, storica ed economica, Allemandi, 2007, p. 228, ISBN 9788842215219. URL consultato l'8 febbraio 2023.
- ^ Gli orientalisti italiani - cento anni di esotismo (1830-1940), Marsilio, 1998, p. 113, ISBN 9788831770552.
- ^ Cos'é l'Orientalismo, su settemuse.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ (EN) Time and History in the Ancient Near East, Eisenbrauns, 2013, p. 400. URL consultato il 6 marzo 2022.
- ^ AA.VV., Torino e Valle d'Aosta, Touring club italiano, 1996, p. 190, ISBN 9788836508808. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ (OC) Marta Tondo, Frassinetto: un paese dell’area francoprovenzale nelle Valli Orco e Soana che punta sull’arte / Frassinet: un vilatge de l’airal francoprovençal des valadas Orc e Soana que poncha a l’art, in Nòvas d'Occitània / Nòvas d'Occitània, n. 150, Chambra d'Oc, novembre 2015. URL consultato il 7 marzo 2022.
- ^ Deposizione di Gesù dalla croce di Carlo Bonatto Minella, su analisidellopera.it, ADO – analisidell’opera.it, 8 gennaio 2022. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte 1842-1891 - Catalogo cronografico illustrato della esposizione retrospettiva 1892, 1893, p. 475. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ Colombatto, Il pittore dell'anima. Carlo Bonatto Minella, pag. 231.
- ^ o anche Giuditta sulle mura di Betulia si presenta al popolo Caterina Thellung, Giuditta (Giuditta si presenta al popolo) (Giuditta sulle mura di Betulia si presenta al popolo), su gamtorino.it. URL consultato l'8 febbraio 2022.
- ^ Marina Paglieri, Le mille forme dell'attesa per ricordare Bonatto Minella, in La Repubblica, 25 gennaio 2018. URL consultato l'8 febbraio 2022.
- ^ Opera d'arte La pensierosa, su beni-culturali.eu, Beni-Culturali. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ Caterina Thellung, La religione dei trapassati, su gamtorino.it. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ Autoritratto di Carlo Bonatto Minella, su analisidellopera.it, ADO – analisidell’opera.it, 9 gennaio 2022. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ AA.VV., Piemonte: NO-TO, Adele Falasca (a cura di), Istituto enciclopedico italiano, 2003, p. 210. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ AA.VV., La Biennale di Venezia, vol. 13, 1922, p. 26. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Carlo Bonatto Minella - Premio e mostra, su associazionearteco.it, Arteco. URL consultato il 6 febbraio 2022.
- ^ Premio Carlo Bonatto Minella. Oltre il corpo...l'anima, in La Stampa, 22 gennaio 2014. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ Magda Bersini, Inaugurata la Pinacoteca dedicata a Bonatto Minella, su obiettivonews.it, 23 luglio 2013. URL consultato il 7 febbraio 2022.
- ^ La Regione finanzierà il teatro di Cuorgnè e la pinacoteca di Frassinetto, in La sentinella del Canavese, 23 febbraio 2020. URL consultato il 6 febbraio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Clara Colombatto, Il pittore dell'anima. Carlo Bonatto Minella, Editrice Tipografia Baima-Ronchetti, 2021, ISBN 9788831934626.
- Karin Reisová Chiono, Carlo Bonatto Minella, oltre il corpo... l'anima, Lizea Arte, 2013, ISBN 9788896630303.
- Angelo Paviolo, Carlo Bonatto Minella da Frassinetto, GS Editrice, 2000, ISBN 9788887374605.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo Bonatto Minella