Canyon Diablo
Canyon Diablo | |
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Frammento del meteorite Canyon Diablo del peso di 360 kg. | |
Tipo di meteorite | Meteorite ferrosa |
Classificazione chimica | IAB-MG |
Classificazione strutturale | Ottaedrite grezza |
Composizione | 7,1% Ni; 0,46% Co; 0,26% P; ca.1% C; ca.1% S; 80ppm Ga; 320ppm Ge; 1,9ppm Ir |
Stato | Stati Uniti |
Regione | Coconino County, Arizona[1] |
Coordinate | 35°03′N 111°02′W |
Caduta osservata | No |
Data della caduta | 49.000 anni fa |
Data ritrovamento | 1891 |
Massa conosciuta (TKW) | 30 Tonnellate |
Sezione di taglio lucidata con acido nitrico | |
Canyon Diablo è il nome dato collettivamente ai frammenti del meteoroide che circa 49.000 anni fa[2] colpì la Terra nel punto dove ora si trova il cratere meteoritico detto Meteor Crater, noto anche con il nome di cratere di Barringer.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Si stima che l'impatto che creò il Meteor Crater sia avvenuto nel Pleistocene, circa 49.000 anni fa.[4] Il meteorite, conosciuto e usato dai Nativi Americani fin dalla preistoria, fu scoperto dagli europei e portato all'attenzione degli scienziati verso la metà dell'Ottocento. La classificazione ufficiale però risale al 1891.
L'origine del cratere rimase oggetto di discussione per decenni tra l'ipotesi dell'origine vulcanica e quella di un impatto meteoritico. La questione fu risolta all'inizio degli anni in seguito ai lavori di Daniel Barringer,[5] F.R. Moulton,[6][7] Harvey H. Nininger[8] e successivamente Eugene Shoemaker,[9] che nel 1960 confermò nella sua tesi di dottorato l'origine meteoritica già avanzata da Barringer.[10][11]
Tra il 1903 e il 1929, l'ingegnere minerario Daniel Barringer, dopo aver ottenuto i diritti per lo sfruttamento minerario della zona, effettuò perforazioni all'interno del cratere cercando la massa principale dell'asteroide allo scopo di sfruttarne economicamente il metallo. La ricerca fu vana e lo portò ad un passo dalla bancarotta. George Merrill, nel 1908, ipotizzò che la massa principale del meteorite potesse essersi vaporizzata all'impatto. Questa teoria è stata poi confermata da ulteriori ricerche.[12]
Il Cratere appartiene ancora alla famiglia Barringer che ne sfrutta l'aspetto turistico (Meteor Crater Enterprise) e protegge attivamente i frammenti meteoritici che si trovano nella zona (anche al di fuori del cratere).
Nel 1953 Clair Cameron Patterson misurò il rapporto degli isotopi del piombo contenuti in alcuni campioni del meteorite. Utilizzando il metodo di datazione uranio-piombo arrivò a stimare l'età della Terra in 4.550 ± 70 milioni di anni.[13]
Composizione e classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Strutturalmente si tratta di un'ottaedrite grezza con bande di circa 2 mm.
I minerali identificati nel meteorite comprendono
- Cohenite
- Chromite
- Daubréelite
- Diamante e lonsdaleite
- Grafite
- Haxonite
- Kamacite (il componente più comune)
- Schreibersite
- Taenite
- Troilite
- Moissanite
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Meteoritical Bulletin Database: Canyon Diablo
- ^ NASA Astronomy Picture of the Day: Barringer Crater on Earth
- ^ Barringer Crater, su Oxford Reference, Oxford. URL consultato il 16 novembre 2021.
- ^ D. J. Roddy, and E. M. Shoemaker, Meteor Crater (Barringer Meteorite Crater), Arizona: summary of impact conditions, in Meteoritics, vol. 30, n. 5, 1995, p. 567.
- ^ Barringer, D.M. (1906). "Coon Mountain and its Crater." Proceedings of the Academy of Natural Sciences of Philadelphia, 57:861–86. PDF
- ^ F. R. Moulton, Report on the Meteor Crater – I, Philadelphia, Barringer Crater Company, 24 agosto 1929.
- ^ F. R. Moulton, Report on the Meteor Crater – II, Philadelphia, Barringer Crater Company, 20 novembre 1929.
- ^ Harvey Harlow Nininger, Arizona's Meteorite Crater, Sedona, Arizona, American Meteorite Laboratory, 1956, ISBN 978-0910096027.
- ^ David Levy, Shoemaker by Levy: The man who made an impact, Princeton, Princeton University Press, 2002, pp. 69, 73–75, 81–83, ISBN 9780691113258.
- ^ Henry L. Crowson, A method for determining the residual meteoritical mass in the Barringer Meteor Crater, in Pure and Applied Geophysics, vol. 85, n. 1, 1971, pp. 38–68, Bibcode:1971PApGe..85...38C, DOI:10.1007/bf00875398.
- ^ Artemieva N. e Pierazzo E, The Canyon Diablo impact event: Projectile motion through the atmosphere, in Meteoritics & Planetary Science, vol. 44, n. 1, 2010, pp. 25–42, DOI:10.1111/j.1945-5100.2009.tb00715.x.
- ^ (EN) William Hoyt, Coon Mountain Controversies, Tucson, University of Arizona Press, 1987, ISBN 9780816509683.
- ^ Patterson, C., Age of Meteorites and the Earth, in Geochimica et Cosmochimica Acta, vol. 10, n. 4, 1956, pp. 230–237, Bibcode:1956GeCoA..10..230P, DOI:10.1016/0016-7037(56)90036-9.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]O. Richard Norton. Rocks from space: meteorites and meteorite hunters. USA, Mountain Press Pub., 1998. ISBN 978-0-87842-373-6
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Canyon Diablo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Learn About the Canyon Diablo Meteorite, su meteoritemarket.com.
- (EN) Meteoritical Bulletin Database: Canyon Diablo