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Campo dei miracoli

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Disambiguazione – Se stai cercando la piazza di Pisa, vedi Piazza dei Miracoli.
Campo dei miracoli
luogo fittizio
Pinocchio raggirato dal Gatto e la Volpe
Nome originaleCampo dei miracoli
Creazione
IdeatoreCarlo Collodi
ApparizioniLe avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, Le avventure di Pinocchio
Caratteristiche immaginarie
Tipocampo
CittàAcchiappa-citrulli

Il campo dei miracoli è un luogo inventato dal Gatto e dalla Volpe nel romanzo Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi.

Lo stesso argomento in dettaglio: Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino.

In questo campo, situato nei pressi della città Acchiappa-citrulli (nel Paese dei Barbagianni), il burattino viene invitato dal Gatto e la Volpe a piantare gli zecchini d'oro in suo possesso: la miracolosa natura del terreno avrebbe a dir loro fatto crescere in brevissimo tempo un albero capace di fruttare monete. Invece, una volta invitato Pinocchio a tornare "fra una ventina di minuti" ed aver finto di andarsene, i due furfanti tornano nel campo, rubano gli zecchini d'oro e fuggono "come il vento".

Tornato dalla città dopo una fremente attesa, Pinocchio scoprirà l'inganno grazie ai sarcastici suggerimenti di un pappagallo.

Usi metaforici

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L'immagine del campo dei miracoli e l'episodio del romanzo che vi è ambientato ricorrono frequentemente nella trattatistica economica[1] o nella satira di costume[2] come metafora di politiche e pratiche volte a diffondere l'idea di facili arricchimenti.

Ricostruzione

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All'interno del Parco di Pinocchio a Collodi, c'è una statua dell'albero degli zecchini d'oro (ovviamente quello che si vede nel sogno di Pinocchio all'osteria del Gambero Rosso).

Piazza dei miracoli

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Lo stesso argomento in dettaglio: Piazza del Duomo (Pisa).

Questo luogo fittizio viene spesso confuso con l'espressione poetica "piazza dei miracoli" utilizzata dalla metà del XX secolo per descrivere la piazza del Duomo di Pisa. La famosa piazza infatti venne chiamata prato dei miracoli da Gabriele D'Annunzio nel suo romanzo Forse che sì, forse che no del 1910, da cui l'espressione. Ma essendo numerosa la presenza di piazze famose in Italia chiamate per l'appunto "campo"[3] ed essendo molto diffuso e noto nel mondo il racconto di Pinocchio, moltissime persone italiane e straniere tendono a confondere le due cose.[senza fonte] Il complesso monumentale della Piazza del Duomo riflette la potenza di Pisa, una Repubblica marinara che nel XII secolo era il più importante porto del Tirreno e controllava i commerci mediterranei fino alla lontana Siria.

Comprende il Duomo, il suo famoso Campanile pendente, il Battistero e il Campo Santo.

  1. ^ L'intero episodio compare, ad esempio, come Epilogo in Nicola Walter Palmieri, Finanza strutturata e fiducia tradita: i gatti e le volpi, Padova,: CEDAM, 2007, pp, 194 e sgg, o in apertura di Lilia Beretta e Renata Borgato, Gli zecchini di Pinocchio: manuale per orientarsi nella giungla degli investimenti e uscirne indenni, Milano, Angeli, 2007, pp. 17 e sgg
  2. ^ "Per una stagione a tutti aveva preso la ventata del gioco in borsa; ogni sfaccendato al bar, ogni moglie di impiegatino pigliava toni da finanziere. L'Italia era un campo dei miracoli": Anna Belardinelli, Il nodo e la forbice, Firenze, Giunti, 1999, p. 178
  3. ^ Si chiama così la piazza principale di Siena, per esempio.

Campo dei miracoli (accezione 2), in Parole per ricordare: dizionario della memoria collettiva, usi evocativi, allusivi, metonimici e antonomastici della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 2003, p. 69

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