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Campionato del mondo di scacchi

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Campionato del mondo di scacchi
Altri nomiFIDE World Chess Championship
Sport
Tipoindividuale
Categoriaassoluto (maschile e femminile)
FederazioneFIDE
TitoloCampione del Mondo
Cadenzabiennale
Formulamatch tra campione e sfidante
Storia
Fondazione1886
DetentoreCina (bandiera) Ding Liren
Ultima edizioneCampionato del mondo di scacchi 2023

Il campionato del mondo di scacchi è una competizione scacchistica che determina il detentore del titolo di campione del mondo di scacchi.

Il primo campionato del mondo è generalmente considerato l'incontro del 1886 tra Johannes Zukertort e Wilhelm Steinitz, vinto da quest'ultimo; da allora, fino al 1946, il campionato fu organizzato su base privata, con il campione che poteva o meno accettare sfide che gli venivano proposte, senza che fossero previste qualificazioni.

L'arbitrarietà nell'organizzazione del campionato sparì dopo la seconda guerra mondiale quando, morto Alechin ancora regnante, la FIDE (Fédération Internationale des Échecs, massima istituzione di questo sport) istituì un sistema nel quale il campione del mondo in carica era sfidato da un giocatore scelto attraverso un rigido sistema di qualificazione.

Questa organizzazione è durata fino al 1993, quando Garri Kasparov, allora regnante, e il suo sfidante Nigel Short si smarcarono dall'egida della FIDE, operando così una scissione protrattasi fino al 2006, quando si è svolto il match di riunificazione tra Vladimir Kramnik (che aveva sconfitto Kasparov nel 2000, conquistando così il "suo" titolo) e Veselin Topalov, campione della FIDE.

Il campionato è aperto sia agli uomini che alle donne; a queste ultime è inoltre riservato il campionato del mondo femminile. Vi sono inoltre diverse categorie di campionati: giovanili (per i giocatori fino a 18 e 20 anni), i seniores (riservato ai giocatori al di sopra dei 50 o dei 65 anni), rapid (con un tempo di gioco tra i 10 e i 60 minuti a giocatore) e blitz (con un tempo inferiore ai 10 minuti a giocatore).

Dal 2013 al 2023, il campione del mondo è stato il norvegese Magnus Carlsen, il quale si è rifiutato di difenderlo per la quinta volta nel 2023,[1] edizione che verrà poi vinta dal cinese Ding Liren.

Dal secondo dopoguerra con i primi campioni sovietici, oltre a una coppa e una medaglia (tutte diverse in base all'organizzatore) al campione del mondo viene consegnata una corona trionfale da indossare sulle spalle nella cerimonia di chiusura del mondiale.[2]

Campioni del mondo non ufficiali

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Già dal XVI secolo alcuni giocatori erano considerati i più forti della loro epoca in determinati anni e sono considerati campioni del mondo non ufficiali:

Il titolo di "campione del mondo" venne tuttavia utilizzato per la prima volta a partire dal 1859, cioè dal momento del rientro in America di Paul Morphy, dopo che aveva sconfitto tutti i migliori giocatori del mondo durante il suo tour in Europa. In seguito al ritiro di Morphy tale titolo ufficioso fu attribuito a Wilhelm Steinitz.

Campionato del mondo ufficiale

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Il primo giocatore a fregiarsi del titolo di campione del mondo fu Wilhelm Steinitz, che si proclamò tale dopo un match contro Johannes Zukertort nel 1886. Alcuni (ad esempio Emanuel Lasker[3] e Reuben Fine[4]) citano invece come data d'inizio il 1866, anno in cui Steinitz sconfisse Adolf Anderssen; la maggior parte dei commentatori divide invece il suo regno in due parti, una "ufficiosa" e una "ufficiale", separate dal match del 1886.[5][6]

Steinitz difese con successo il titolo tre volte, prima di perderlo contro Emanuel Lasker nel 1894. Dopo aver concesso la rivincita a Steinitz tre anni dopo, Lasker quasi si ritirò dalle competizioni, e per dieci anni non accettò di mettere in palio il suo titolo. Tra il 1907 e il 1910, invece, ci furono ben quattro campionati del mondo, in tre dei quali Lasker vinse facilmente, mentre nel febbraio 1910 fu sul punto di perderlo a favore di Carl Schlechter.

In seguito cominciarono delle trattative per organizzare un match contro José Raúl Capablanca, uno dei più forti giocatori del tempo. I negoziati si arenarono però a causa delle richieste di Lasker, le cui condizioni comprendevano la necessità che lo sfidante dovesse prevalere di due punti per ottenere il titolo. Nel 1920 il campione decise di abdicare a favore di Capablanca, ma questo gesto non venne riconosciuto valido da alcuni commentatori; Capablanca organizzò comunque un match, che si svolse nel 1921, durante il quale Lasker abbandonò, citando problemi di salute.

A seguito di queste controversie, Capablanca propose un codice per regolamentare le sfide per il campionato mondiale, che oltre ad includere le condizioni di gioco e di vittoria del match (al meglio delle sei vittorie) obbligavano il campione ad accettare la sfida proveniente da un maestro riconosciuto, purché questi provvedesse ad un finanziamento di almeno 10.000 dollari. L'unico match a sottostare a queste condizioni fu la sfida del 1927 tra Capablanca ed Aleksandr Alechin, nel quale lo sfidante batté inaspettatamente il cubano nel più lungo campionato mondiale disputato fino ad allora (34 partite).

Alechin non concesse tuttavia il match di ritorno a Capablanca, preferendo affrontare avversari più morbidi come Efim Bogoljubov (nel 1929 e 1934) e Max Euwe, che tuttavia lo batté inaspettatamente nel 1935. Il regno di Euwe durò tuttavia solo due anni, in quanto fu battuto dallo stesso Alechin nel 1937. La seconda guerra mondiale impedì l'organizzazione di ulteriori match, tanto che quando Alechin morì, nel 1946, era ancora campione.

Dopo la seconda guerra mondiale

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Nel dopoguerra, a seguito della morte di Alechin, l'organizzazione del campionato fu presa in mano dalla FIDE, che organizzò nel 1948 un torneo tra i più forti giocatori del mondo, usando come base il torneo AVRO del 1938. Il torneo, organizzato come un quintuplo girone all'italiana, venne vinto da Michail Botvinnik, che divenne così campione del mondo. Al torneo, oltre al vincitore, parteciparono Keres, Euwe, Reshevsky e Smyslov.

La FIDE organizzò quindi un ciclo triennale per il campionato del mondo, organizzato in quattro fasi distinte: i tornei zonali (cioè ristretti ad una zona organizzativa della FIDE) che qualificavano per gli interzonali, dove una ventina di giocatori concorrevano (anche qui tramite girone all'italiana) per dei posti nel torneo dei candidati (cui erano qualificati di diritto anche i primi due classificati al torneo dei candidati precedente), il cui vincitore aveva il diritto di sfidare il campione del mondo in carica in una sfida al meglio delle 24 partite. In caso di parità, il campione conservava il titolo, mentre in caso di sconfitta, questi aveva diritto a rigiocare per il titolo l'anno seguente.

Botvinnik mantenne il titolo nel 1951 contro David Bronštejn e nel 1954 contro Vasilij Smyslov; tuttavia in entrambi i casi le sfide terminarono in parità e Botvinnik conservò la corona essendo il campione in carica. Nel 1957 ad affrontare il campione si ripresentò Smyslov, che in questa occasione riuscì a prevalere. Tuttavia il suo regno fu di breve durata perché già l'anno seguente, nel match di rivincita, Botvinnik si riprese il titolo. Il campione russo perse di nuovo il titolo nel 1960 a favore di Michail Tal', lo riconquistò l'anno seguente e infine lo perse definitivamente contro Tigran Petrosjan nel 1963, campionato a partire dal quale fu eliminata la clausola che permetteva al campione di rigiocare per il titolo.

A partire dal ciclo per il mondiale del 1966, la FIDE modificò l'impianto delle qualificazioni, abolendo il formato a girone del torneo dei candidati e sostituendolo, su proposta di Robert Fischer, con una serie di match ad eliminazione diretta. Il mondiale del 1966 e quello del 1969 furono entrambi contesi tra Petrosjan e Boris Spasskij, che riuscì a strappare il titolo in questa seconda occasione.

Bobby Fischer fu l'unico campione del mondo non sovietico nel periodo 1946-1991.

Nel 1972, Fischer divenne il primo giocatore non sovietico del dopoguerra a partecipare alla finale del campionato mondiale. L'organizzazione del match tra lui e Spassky fu molto tribolata; fu infine tenuto a Reykjavík, in Islanda, e fu vinto da Fischer nonostante due sconfitte nelle prime due partite, la seconda addirittura a forfait a causa di dissidi con gli organizzatori.

Tre anni dopo, tuttavia, i contrasti tra Fischer e la federazione si acuirono. Il campione propose diverse modifiche al regolamento, tra cui l'abbandono del formato al meglio delle 24 partite in favore di un match in cui il vincitore sarebbe stato il primo giocatore a vincere 10 partite con la clausola che in caso di 9-9 il campione in carica avrebbe mantenuto il titolo. La FIDE accolse la richiesta del match illimitato (seppur fissando a 6 il numero di vittorie necessarie) ma rifiutò la clausola del 9-9, che avrebbe garantito un grande vantaggio al campione in carica (lo sfidante avrebbe avuto infatti bisogno di vincere 10-8 per conquistare il titolo). Fischer rifiutò le condizioni proposte, e il mondiale 1975 fu assegnato d'ufficio ad Anatolij Karpov, che aveva conquistato nel frattempo il diritto a sfidare Fischer.

Karpov difese due volte il titolo contro Viktor Korčnoj, un giocatore sovietico dissidente; in particolare il secondo match (nel 1981) fu influenzato dalla situazione della sua famiglia, ancora in Unione Sovietica: infatti il figlio era stato appena richiamato per il servizio militare. Il match durò solo 18 partite, e terminò con un risultato di 6 vittorie a 2.

Il campione russo Garri Kimovič Kasparov

Nel 1984, il campionato mondiale tra Karpov e il giovane sfidante Garri Kasparov durò ben cinque mesi, con 48 partite giocate, senza che si pervenisse alla conclusione: dopo alcune sconfitte di Kasparov, infatti, il match si arenò in una lunga sequenza di patte (tra la nona e la 46° partita il risultato passò da 4-0 per Karpov a 5-1), dopo le quali Kasparov vinse due partite consecutive, portando il risultato sul 5-3. Il presidente della FIDE Florencio Campomanes interruppe allora l'incontro, motivando la sua decisione con le cattive condizioni di salute dei due giocatori (in particolare Karpov aveva perso più di 10 kg), pur senza il loro consenso. Il mondiale fu quindi rigiocato nel 1985, ritornando al formato delle 24 partite, e fu vinto da Kasparov; un altro match fu giocato nel 1986, come previsto dagli accordi firmati prima del mondiale del 1985, per compensare Karpov della perdita del vantaggio in cui si trovava nel 1984.

Kasparov conservò il titolo nel 1986; i due giocatori si sfidarono ancora due volte per il titolo mondiale, nel 1987 e nel 1990, ma Karpov non riuscì ad andare più in là del pareggio (12-12), ottenuto nel 1987, permettendo a Kasparov di conservare il titolo.

La secessione di Kasparov e Short e la nascita della PCA

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Nel 1993, Garri Kasparov e Nigel Short, in seguito a dei contrasti con la FIDE nell'organizzazione per il mondiale, decisero di creare un'associazione di giocatori di scacchi professionisti (la Professional Chess Association, o PCA), e di giocare il loro match al di fuori della giurisdizione della FIDE. Questa reagì annunciando che il campionato mondiale avrebbe visto sfidarsi Anatolij Karpov e Jan Timman, eliminati negli ultimi stadi della qualificazione: entrambi i match si svolsero, con le vittorie di Kasparov e Karpov, sancendo di fatto l'esistenza di due campionati del mondo e di due campioni.

Tra il 1994 e il 1996, sia la FIDE che la PCA tennero un ciclo di qualificazioni per il campionato del mondo, anche se molti giocatori parteciparono ad entrambi i tornei: il mondiale PCA fu giocato a New York nel 1995 tra Kasparov e Viswanathan Anand, e fu vinto dal primo, mentre quello della FIDE culminò, nel 1996, con un torneo ad eliminazione diretta tra 13 giocatori, inaugurando un nuovo formato in cui il campione in carica riceveva sempre meno privilegi e in cui tra due giocatori venivano giocati pochi incontri a tempo di riflessione "classico", e l'eventuale parità era superata con spareggi a gioco rapido e perfino con partite lampo, Karpov confermò il proprio titolo sconfiggendo Gata Kamskij in finale.

Tale formato divenne costante in tutti i campionati giocati tra il 1998 e il 2004 ma divenne presto oggetto di critiche. Infatti questo sistema produsse una serie di campioni che vinsero un solo campionato senza riuscire a difendere il proprio titolo, per poi scomparire dal mondo scacchistico di massimo livello (con la sola eccezione di Anand). Giocatori come Chalifman, Ponomarëv e Qosimjonov, sebbene possano fregiarsi a tutti gli effetti del titolo di ex-campione del mondo, hanno influito sul mondo scacchistico in maniera minore rispetto ai loro predecessori.

Nel frattempo la PCA era fallita nel 1996, lasciando Kasparov senza sponsor. Infine nel 2000, grazie a Braingames, fu giocato un match tra lui e Vladimir Kramnik, che terminò con la vittoria di quest'ultimo. Negli anni successivi vi furono alcuni tentativi di riunificare il titolo, ma per diversi motivi, tra cui la mancanza di sponsor, questi non andarono a buon fine: Kramnik difese nel 2004 il suo titolo PCA contro Péter Lékó, mentre nel 2005 Veselin Topalov vinse un torneo ad otto giocatori a San Luis, in Argentina, diventando il nuovo campione FIDE.

La riunificazione

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Il 13 ottobre 2006 a Ėlista in Calmucchia il titolo viene riunificato con vittoria di Vladimir Kramnik su Veselin Topalov in un match della durata di 12 partite più quattro di spareggio, pertanto dopo 13 anni il mondo degli scacchi ebbe di nuovo un solo re indiscusso.

Il norvegese Magnus Carlsen, campione del mondo dal 2013.

Kramnik però non riuscì a riconfermarsi l'anno seguente poiché, come da contratto stipulato prima del match con Topalov, dovette mettere in palio il titolo in un torneo a otto partecipanti in cui arrivò secondo alle spalle di Viswanathan Anand, che già in precedenza aveva vinto un campionato mondiale FIDE. Nel 2008 Kramnik ha l'opportunità di riottenere la corona ma Anand riesce a confermarsi campione vincendo la sfida per 6,5 a 4,5. Due anni dopo a sfidare il giocatore indiano c'è il bulgaro Topalov, il quale viene sconfitto per un solo punto in una avvincente sfida decisa all'ultima partita vinta da Anand con i pezzi neri. Nel 2012 a contendere all'indiano il trono c'è l'israeliano Boris Gelfand. Il match si chiuse in parità ma contrariamente al passato, in cui in caso di parità il campione deteneva il titolo, furono giocate quattro partite rapide di spareggio. Anand vinse la seconda di queste partite mentre le altre terminarono in parità, conservando il titolo.

Nel 2013, Anand ha perso il titolo contro Magnus Carlsen: il match, svoltosi a Chennai, ha visto il norvegese imporsi per 6,5 a 3,5, con tre vittorie e nessuna sconfitta. Vincendo il successivo torneo dei candidati, Anand ha guadagnato il diritto a sfidare nuovamente Carlsen; nel match del 2014 è tuttavia risultato nuovamente sconfitto, questa volta per 4,5 a 6,5.

Il match per il titolo 2016 si è disputato a novembre tra il campione Carlsen e Sergej Karjakin, vincitore a sorpresa del torneo dei candidati sul principale favorito Caruana. Il match è arrivato agli spareggi ed ha visto la conferma del campione norvegese.

La sfida per il titolo 2018 si è svolta in novembre a Londra tra Carlsen e il numero due del mondo Fabiano Caruana, per la prima volta nella storia tutte le dodici partite a cadenza classica sono terminate in parità, il titolo si è quindi dovuto assegnare tramite incontri a cadenza rapida, il norvegese ha dominato gli spareggi vincendo 3-0.

L'edizione 2020 fu posticipata di un anno a causa della pandemia di COVID-19 che interruppe il torneo dei candidati. Nel 2021 l'incontro fu disputato nel corso dell'Expo 2020 di Dubai (anch'essa posticipata di un anno) alla meglio delle 14 partite più spareggi. Carlsen difese nuovamente il titolo vincendo 7,5 a 3,5 contro lo sfidante Jan Nepomnjaščij. Pochi giorni dopo aver vinto la sfida con Nepomnjaščij, Carlsen ha dichiarato di non essere più motivato e di non voler disputare un altro match per il titolo mondiale. La sua decisione è stata confermata ufficialmente il 20 luglio 2022 pertanto la sfida per il titolo mondiale si è svolta tra i primi due classificati del torneo dei candidati: Jan Nepomnjaščij e Ding Liren.[7] La sfida tra Jan Nepomnjaščij e Ding Liren nel campionato del mondo del 2023 si è conclusa con la vittoria di quest'ultimo. Dal 30 aprile 2023 il cinese Ding Liren è il nuovo campione del mondo di scacchi.[8]

Campioni del mondo di scacchi

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Campioni del mondo assoluti

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Immagine Nome Inizio Fine Nazionalità Nascita Morte
Wilhelm Steinitz 1886
o
1866[9]
1894 Austria (bandiera) Austria
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
18 maggio 1836 12 agosto 1900
Emanuel Lasker 1894 1921 Germania (bandiera) Germania 24 dicembre 1868 11 gennaio 1941
José Raúl Capablanca 1921 1927 Cuba (bandiera) Cuba 19 novembre 1888 8 marzo 1942
Aleksandr Alechin 1927 1935 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Francia (bandiera) Francia
31 ottobre 1892 24 marzo 1946
Max Euwe 1935 1937 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi 20 maggio 1901 26 novembre 1981
Aleksandr Alechin (2) 1937 1946 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Francia (bandiera) Francia
31 ottobre 1892 24 marzo 1946
Durante il periodo tra il 24 marzo 1946 (morte del campione in carica Alechin) e il 17 maggio 1948 (data conclusiva del mondiale 1948 che incoronò campione Botvinnik) il titolo rimase vacante.
Michail Botvinnik 1948 1957 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 17 agosto 1911 5 maggio 1995
Vasilij Smyslov 1957 1958 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 24 marzo 1921 27 marzo 2010
Michail Botvinnik (2) 1958 1960 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 17 agosto 1911 5 maggio 1995
Michail Tal' 1960 1961 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 9 novembre 1936 28 giugno 1992
Michail Botvinnik (3) 1961 1963 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 17 agosto 1911 5 maggio 1995
Tigran Petrosyan 1963 1969 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 17 giugno 1929 13 agosto 1984
Boris Spasskij 1969 1972 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 30 gennaio 1937 Vivente
Robert J. Fischer 1972 1975 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti 9 marzo 1943 17 gennaio 2008
Anatolij Karpov 1975 1985 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 23 maggio 1951 Vivente
Garri Kasparov 1985 1993 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Russia (bandiera) Russia
13 aprile 1963 Vivente

Dopo la scissione del 1993

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Campioni del mondo FIDE

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Immagine Nome Inizio Fine Nazionalità Nascita Morte
Anatolij Karpov 1993 1999 Russia (bandiera) Russia 23 maggio 1951 Vivente
Aleksandr Chalifman 1999 2000 Russia (bandiera) Russia 18 gennaio 1966 Vivente
Viswanathan Anand 2000 2002 India (bandiera) India 11 dicembre 1969 Vivente
Ruslan Ponomarёv 2002 2004 Ucraina (bandiera) Ucraina 11 ottobre 1983 Vivente
Rustam Qosimjonov 2004 2005 Uzbekistan (bandiera) Uzbekistan 5 dicembre 1979 Vivente
Veselin Topalov 2005 2006 Bulgaria (bandiera) Bulgaria 15 marzo 1975 Vivente

Campioni del mondo PCA

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Immagine Nome Inizio Fine Nazionalità Nascita Morte
Garri Kasparov 1993 2000 Russia (bandiera) Russia 13 aprile 1963 Vivente
Vladimir Kramnik 2000 2006 Russia (bandiera) Russia 25 giugno 1975 Vivente

Titolo riunificato

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Immagine Nome Inizio Fine Nazionalità Nascita Morte
Vladimir Kramnik 2006 2007 Russia (bandiera) Russia 25 giugno 1975 Vivente
Viswanathan Anand 2007 2013 India (bandiera) India 11 dicembre 1969 Vivente
Magnus Carlsen 2013 2023 Norvegia (bandiera) Norvegia 30 novembre 1990 Vivente
Ding Liren 2023 Cina (bandiera) Cina 24 ottobre 1992 Vivente

Campionati assoluti

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Anno Luogo Campione in carica Sfidante Vincitore Punteggio
(Vittorie-Patte-Sconfitte)
Condizioni
1886
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Stati Uniti (bandiera) New York
Stati Uniti (bandiera) Saint Louis
Stati Uniti (bandiera) New Orleans
Austria-Ungheria (bandiera) Wilhelm Steinitz Regno Unito (bandiera) Johannes Zuckertort Austria-Ungheria (bandiera) Wilhelm Steinitz 10-5-5 Vince il primo a raggiungere 10 vittorie
1889
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Cuba (bandiera) L'Avana Stati Uniti (bandiera) Wilhelm Steinitz Russia (bandiera) Michail Čigorin Stati Uniti (bandiera) Wilhelm Steinitz 10-1-6 Al meglio delle 20 partite
1891
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Stati Uniti (bandiera) New York Stati Uniti (bandiera) Wilhelm Steinitz Austria-Ungheria (bandiera) Isidor Gunsberg Stati Uniti (bandiera) Wilhelm Steinitz 6-9-4 Al meglio delle 20 partite
1892
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Cuba (bandiera) L'Avana Stati Uniti (bandiera) Wilhelm Steinitz Russia (bandiera) Michail Čigorin Stati Uniti (bandiera) Wilhelm Steinitz 10-5-8 Non chiare[10]
1894
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Stati Uniti (bandiera) New York
Stati Uniti (bandiera) Filadelfia
Canada (bandiera) Montréal
Stati Uniti (bandiera) Wilhelm Steinitz Germania (bandiera) Emanuel Lasker Germania (bandiera) Emanuel Lasker 10-4-5 Vince il primo a raggiungere 10 vittorie
1897
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Russia (bandiera) Mosca Germania (bandiera) Emanuel Lasker Stati Uniti (bandiera) Wilhelm Steinitz Germania (bandiera) Emanuel Lasker 10-5-2 Vince il primo a raggiungere 10 vittorie
1907
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Stati Uniti (bandiera) USA (6 città) Germania (bandiera) Emanuel Lasker Stati Uniti (bandiera) Frank Marshall Germania (bandiera) Emanuel Lasker 8-7-0 Vince il primo a raggiungere 8 vittorie
1908
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Germania (bandiera) Düsseldorf
Germania (bandiera) Monaco di Baviera
Germania (bandiera) Emanuel Lasker Germania (bandiera) Siegbert Tarrasch Germania (bandiera) Emanuel Lasker 8-5-3 Vince il primo a raggiungere 8 vittorie
1910
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Austria-Ungheria (bandiera) Vienna
Germania (bandiera) Berlino
Germania (bandiera) Emanuel Lasker Austria-Ungheria (bandiera) Carl Schlechter Parità
Emanuel Lasker conservò il titolo
1-8-1 Al meglio delle 10 partite, obbligo per lo sfidante di vincere di due punti
1910
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Germania (bandiera) Berlino Germania (bandiera) Emanuel Lasker Francia (bandiera) David Janowski Germania (bandiera) Emanuel Lasker 8-3-0 Vince il primo a raggiungere 8 vittorie
1921
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Cuba (bandiera) L'Avana Germania (bandiera) Emanuel Lasker[11] Cuba (bandiera) José Raúl Capablanca[11] Cuba (bandiera) José Raúl Capablanca 4-10-0[12] Al meglio delle 24 partite, vince il primo a raggiungere 8 vittorie o 12,5 punti totali
1927
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Argentina (bandiera) Buenos Aires Cuba (bandiera) José Raúl Capablanca Francia (bandiera) Aleksandr Alechin Francia (bandiera) Aleksandr Alechin 6-25-3 Vince il primo a raggiungere 6 vittorie
1929
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Germania (bandiera) Wiesbaden
Germania (bandiera) Heidelberg
Germania (bandiera) Berlino
Paesi Bassi (bandiera) L'Aia
Francia (bandiera) Aleksandr Alechin Germania (bandiera) Efim Bogoljubov Francia (bandiera) Aleksandr Alechin 11-9-5 Vince il primo a raggiungere 6 vittorie e 15 punti totali
1934
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Germania (bandiera) Germania (10 città) Francia (bandiera) Aleksandr Alechin Germania (bandiera) Efim Bogoljubov Francia (bandiera) Aleksandr Alechin 8-15-3 Vince il primo a raggiungere 6 vittorie e 15 punti totali
1935
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Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi (13 città) Francia (bandiera) Aleksandr Alechin Paesi Bassi (bandiera) Max Euwe Paesi Bassi (bandiera) Max Euwe 9-13-8 Vince il primo a raggiungere 6 vittorie e 15 punti totali
1937
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Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi (7 città) Paesi Bassi (bandiera) Max Euwe Francia (bandiera) Aleksandr Alechin Francia (bandiera) Aleksandr Alechin 10-11-4 Vince il primo a raggiungere 6 vittorie e 15 punti totali
1948
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Paesi Bassi (bandiera) L'Aia e Unione Sovietica (bandiera) Mosca Torneo a girone con cinque partecipanti[13] Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik 14/20[14] Quintuplo girone all'italiana
1951
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Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik Unione Sovietica (bandiera) David Bronštejn Parità
Michail Botvinnik conservò il titolo
5-14-5 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1954
Dettagli
Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik Unione Sovietica (bandiera) Vasilij Smyslov Parità
Michail Botvinnik conservò il titolo
7-10-7 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1957
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Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik Unione Sovietica (bandiera) Vasilij Smyslov Unione Sovietica (bandiera) Vasilij Smyslov 6-13-3 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1958
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Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Vasilij Smyslov Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik 7-11-5 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1960
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Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik Unione Sovietica (bandiera) Michail Tal' Unione Sovietica (bandiera) Michail Tal' 6-13-2 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1961
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Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Michail Tal' Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik 10-6-5 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1963
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Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Michail Botvinnik Unione Sovietica (bandiera) Tigran Petrosyan Unione Sovietica (bandiera) Tigran Petrosyan 5-15-2 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1966
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Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Tigran Petrosyan Unione Sovietica (bandiera) Boris Spasskij Unione Sovietica (bandiera) Tigran Petrosyan 4-17-3 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1969
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Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Tigran Petrosyan Unione Sovietica (bandiera) Boris Spasskij Unione Sovietica (bandiera) Boris Spasskij 6-13-4 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1972
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Islanda (bandiera) Reykjavík Unione Sovietica (bandiera) Boris Spasskij Stati Uniti (bandiera) Robert James Fischer Stati Uniti (bandiera) Robert James Fischer 7-11-3 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1975
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Filippine (bandiera) Manila Stati Uniti (bandiera) Robert James Fischer Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Non disputato[15] Vince il primo a raggiungere 6 vittorie[16]
1978
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Filippine (bandiera) Baguio Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Viktor Korčnoj[17] Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov 6-21-5 Vince il primo a raggiungere 6 vittorie
1981
Dettagli
Italia (bandiera) Merano Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Svizzera (bandiera) Viktor Korčnoj[17] Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov 6-10-2 Vince il primo a raggiungere 6 vittorie
1984
Dettagli
Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Unione Sovietica (bandiera) Garri Kasparov Interrotto[18] 5-40-3 Vince il primo a raggiungere 6 vittorie
1985
Dettagli
Unione Sovietica (bandiera) Mosca Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Unione Sovietica (bandiera) Garri Kasparov Unione Sovietica (bandiera) Garri Kasparov 5-16-3 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1986
Dettagli
Regno Unito (bandiera) Londra e
Unione Sovietica (bandiera) Leningrado
Unione Sovietica (bandiera) Garri Kasparov Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Unione Sovietica (bandiera) Garri Kasparov 5-15-4 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1987
Dettagli
Spagna (bandiera) Siviglia Unione Sovietica (bandiera) Garri Kasparov Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Parità
Garri Kasparov conservò il titolo
4-16-4 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1990
Dettagli
Stati Uniti (bandiera) New York e Francia (bandiera) Lione Unione Sovietica (bandiera) Garri Kasparov Unione Sovietica (bandiera) Anatolij Karpov Unione Sovietica (bandiera) Garri Kasparov 4-17-3 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo

Campionati FIDE

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Anno Luogo Campione in carica Sfidante Vincitore Punteggio
(Vittorie-Patte-Sconfitte)
Condizioni
1993
Dettagli
Paesi Bassi (bandiera) Zwolle, Arnhem, Amsterdam
Indonesia (bandiera) Giacarta
Dopo l'abbandono di Kasparov e Short la FIDE disputò un match tra gli ultimi due giocatori eliminati da Short: Anatolij Karpov e Jan Timman Russia (bandiera) Anatolij Karpov 6-13-2 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1996
Dettagli
Russia (bandiera) Ėlista Russia (bandiera) Anatolij Karpov Stati Uniti (bandiera) Gata Kamskij Russia (bandiera) Anatolij Karpov 6-9-3 Al meglio delle 20 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1998
Dettagli
Paesi Bassi (bandiera) Groninga
Svizzera (bandiera) Losanna
Russia (bandiera) Anatolij Karpov India (bandiera) Viswanathan Anand Russia (bandiera) Anatolij Karpov 2-2-2
2-0-0
Al meglio delle 6 partite più spareggi
1999
Dettagli
Stati Uniti (bandiera) Las Vegas Torneo ad eliminazione diretta i finalisti furono Aleksandr Chalifman e Vladimir Hakobyan Russia (bandiera) Aleksandr Chalifman 2-3-1 Finale al meglio delle 6 partite più spareggi
2000
Dettagli
India (bandiera) Nuova Delhi
Iran (bandiera) Teheran
Torneo ad eliminazione diretta i finalisti furono Viswanathan Anand e Aleksej Širov India (bandiera) Viswanathan Anand 3-1-0 Finale al meglio delle 6 partite più spareggi
2002
Dettagli
Russia (bandiera) Mosca Torneo ad eliminazione diretta i finalisti furono Ruslan Ponomarëv e Vasyl' Ivančuk Ucraina (bandiera) Ruslan Ponomarëv 2-5-0 Finale al meglio delle 8 partite più spareggi
2004
Dettagli
Libia (bandiera) Tripoli Torneo ad eliminazione diretta i finalisti furono Rustam Qosimjonov e Michael Adams Uzbekistan (bandiera) Rustam Qosimjonov 2-2-2
1-1-0
Finale al meglio delle 6 partite più spareggi
2005
Dettagli
Argentina (bandiera) San Luis Torneo a girone tra 8 partecipanti Bulgaria (bandiera) Veselin Topalov 10/14 Doppio girone all'italiana con 8 giocatori

Campionati PCA

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Anno Luogo Campione in carica Sfidante Vincitore Punteggio
(Vittorie-Patte-Sconfitte)
Condizioni
1993
Dettagli
Regno Unito (bandiera) Londra Russia (bandiera) Garri Kasparov Regno Unito (bandiera) Nigel Short Russia (bandiera) Garri Kasparov 6-13-1 Al meglio delle 24 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
1995
Dettagli
Stati Uniti (bandiera) New York Russia (bandiera) Garri Kasparov India (bandiera) Viswanathan Anand Russia (bandiera) Garri Kasparov 4-13-1 Al meglio delle 20 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
2000
Dettagli
Regno Unito (bandiera) Londra Russia (bandiera) Garri Kasparov Russia (bandiera) Vladimir Kramnik Russia (bandiera) Vladimir Kramnik 2-13-0 Al meglio delle 16 partite, col pareggio il campione conserva il titolo
2004
Dettagli
Svizzera (bandiera) Brissago Russia (bandiera) Vladimir Kramnik Ungheria (bandiera) Péter Lékó Parità
Vladimir Kramnik conservò il titolo
2-10-2 Al meglio delle 14 partite, col pareggio il campione conserva il titolo

Riunificazione del titolo mondiale

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Anno Luogo Campione FIDE Campione PCA Vincitore Punteggio
(Vittorie-Patte-Sconfitte)
Condizioni
2006
Dettagli
Russia (bandiera) Ėlista Bulgaria (bandiera) Veselin Topalov Russia (bandiera) Vladimir Kramnik Russia (bandiera) Vladimir Kramnik 3-6-3
2-1-1
Al meglio delle 12 partite più spareggi

Campionati del mondo riunificati

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Anno Luogo Campione in carica Sfidante Vincitore Punteggio
(Vittorie-Patte-Sconfitte)
Condizioni
2007
Dettagli
Messico (bandiera) Città del Messico Torneo a girone tra 8 partecipanti India (bandiera) Viswanathan Anand 9/14[14] Doppio girone all'italiana con 8 giocatori
2008
Dettagli
Germania (bandiera) Bonn India (bandiera) Viswanathan Anand Russia (bandiera) Vladimir Kramnik India (bandiera) Viswanathan Anand 3-7-1 Al meglio delle 12 partite più spareggi
2010
Dettagli
Bulgaria (bandiera) Sofia India (bandiera) Viswanathan Anand Bulgaria (bandiera) Veselin Topalov India (bandiera) Viswanathan Anand 3-7-2 Al meglio delle 12 partite più spareggi
2012
Dettagli
Russia (bandiera) Mosca India (bandiera) Viswanathan Anand Israele (bandiera) Boris Gelfand India (bandiera) Viswanathan Anand 1-10-1
1-3-0
Al meglio delle 12 partite più spareggi
2013
Dettagli
India (bandiera) Chennai India (bandiera) Viswanathan Anand Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen 3-7-0 Al meglio delle 12 partite più spareggi
2014
Dettagli
Russia (bandiera) Soči Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen India (bandiera) Viswanathan Anand Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen 3-7-1 Al meglio delle 12 partite più spareggi
2016
Dettagli
Stati Uniti (bandiera) New York Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen Russia (bandiera) Sergej Karjakin Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen 1-10-1
2-2-0
Al meglio delle 12 partite più spareggi
2018
Dettagli
Regno Unito (bandiera) Londra Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen Stati Uniti (bandiera) Fabiano Caruana Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen 0-12-0
3-0-0
Al meglio delle 12 partite più spareggi
2021
Dettagli
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Dubai Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen CFR (bandiera) Jan Nepomnjaščij Norvegia (bandiera) Magnus Carlsen 4-7-0 Al meglio delle 14 partite più spareggi
2023
Dettagli
Kazakistan (bandiera) Astana Jan Nepomnjaščij[19] Cina (bandiera) Ding Liren[19] Cina (bandiera) Ding Liren 3-8-3
1-3-0
Al meglio delle 14 partite più spareggi
2024
Dettagli
Singapore (bandiera) Singapore Cina (bandiera) Ding Liren India (bandiera) Gukesh Al meglio delle 14 partite più spareggi

Campionato femminile

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato del mondo femminile di scacchi.

Il campionato del mondo femminile si tiene dal 1927; finora vi sono state 21 edizioni e 17 campionesse:

Giocatrice Periodo Nazione
Vera Menchik 1927 - 1944 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia / Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Ljudmila Rudenko 1950 - 1953 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica / Russia (bandiera) Russia
Elisaveta Bykova 1953 - 1956 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica / Russia (bandiera) Russia
Ol'ga Rubcova 1956 - 1958 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica / Russia (bandiera) Russia
Elisaveta Bykova 1958 - 1962 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica / Russia (bandiera) Russia
Nona Gaprindashvili 1962 - 1978 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica / Georgia (bandiera) Georgia
Maia Chiburdanidze 1978 - 1991 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica / Georgia (bandiera) Georgia
Xie Jun 1991 - 1996 Cina (bandiera) Cina
Susan Polgár 1996 - 1999 Ungheria (bandiera) Ungheria / Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Xie Jun 1999 - 2001 Cina (bandiera) Cina
Zhu Chen 2001 - 2004 Cina (bandiera) Cina
Antoaneta Stefanova 2004 - 2006 Bulgaria (bandiera) Bulgaria
Xu Yuhua 2006 - 2008 Cina (bandiera) Cina
Aleksandra Kostenjuk 2008 - 2010 Russia (bandiera) Russia
Hou Yifan 2010 - 2011 Cina (bandiera) Cina
Anna Ušenina 2012 - 2013 Ucraina (bandiera) Ucraina
Hou Yifan 2013 - 2015 Cina (bandiera) Cina
Marija Muzyčuk 2015 - 2016 Ucraina (bandiera) Ucraina
Hou Yifan 2016 Cina (bandiera) Cina
Tan Zhongyi 2017 - 2018 Cina (bandiera) Cina
Ju Wenjun 2018 - in carica Cina (bandiera) Cina
  1. ^ (EN) Magnus Carlsen to give up World Championship title, su chess24.com. URL consultato il 20 luglio 2022.
  2. ^ (EN) World Championship Sochi: Closing Ceremony, su en.chessbase.com. URL consultato il 29 dicembre 2022.
  3. ^ Lasker's Chess Magazine, maggio 1908
  4. ^ Fine, R., The World's Great Chess Games, Andre Deutsch (now as paperback from Dover), 1952.
  5. ^ Silman, J., Wilhelm Steinitz, su jeremysilman.com. URL consultato il 7 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2008).
  6. ^ (EN) Short history of the World Chess Championships, su uep-chess.com. URL consultato il 7 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2009).
  7. ^ Statement by FIDE President on Magnus Carlsen's announcement, su FIDE, 20 luglio 2022. URL consultato il 20 luglio 2022.
  8. ^ Sky TG24, Scacchi, il cinese Ding Liren è il nuovo campione del mondo, su tg24.sky.it. URL consultato il 30 aprile 2023.
  9. ^ Wilhelm Steinitz fu riconosciuto universalmente ed egli stesso si autoproclamò campione del mondo a partire dal 1886. Tuttavia in seguito sostenne, appoggiato da alcuni storici degli scacchi, che il suo regno da campione era in realtà iniziato nel 1866, quando aveva sconfitto Adolf Anderssen
  10. ^ Probabilmente al raggiungimento delle dieci vittorie, o forse otto ma con i due contendenti che decisero di prolungare la sfida in situazione di parità
  11. ^ a b L'anno precedente Lasker aveva abdicato a mezzo stampa in favore del giocatore cubano. Tuttavia Capablanca pressò Lasker per disputare ugualmente il match, questi alla fine accettò ma pose come condizione di essere considerato lo sfidante e Capablanca il campione uscente. Pertanto nei documenti ufficiali del match Lasker figura come sfidante e Capablanca come campione, tuttavia al giorno d'oggi al gesto della abdicazione di Lasker non viene attribuita alcuna validità, e il campione in carica al momento del match viene considerato senza dubbio il giocatore tedesco
  12. ^ Lasker si ritira dopo 14 partite lamentando problemi di salute, in quel momento il punteggio era 4 a 0 per Capablanca con 10 patte
  13. ^ Aleksandr Alechin morì mentre era ancora Campione in carica, pertanto non essendo possibile il solito format Campione - Sfidante si scelse di assegnare il titolo tramite un torneo.
  14. ^ a b Somma dei punti sul numero totale di turni
  15. ^ Il campione in carica Robert James Fischer rifiutò di giocare per via del disaccordo con la FIDE sulle condizioni del match, Anatolij Karpov vinse per forfait.
  16. ^ Robert James Fischer richiedeva un match deciso dal raggiungimento delle 10 vittorie con l'obbligo per lo sfidante di superare il campione di due punti. La FIDE stabilì un match al raggiungimento delle 6 vittorie per questo campionato e per i successivi, tuttavia dopo il ritiro del campione in carica non fu mai raggiunto un accordo sulle effettive condizioni di vittoria dell'incontro.
  17. ^ a b Korčnoj risiedeva nei Paesi Bassi durante il campionato del 1978 ma non aveva ancora ottenuto la cittadinanza olandese. L'URSS gli aveva tolto, dopo la sua fuga in Occidente del 1976, la cittadinanza sovietica. In seguito divenne cittadino svizzero e sotto questa bandiera disputò il campionato 1981.
  18. ^ Match interrotto per l'eccessiva lunghezza, non fu dichiarato un vincitore. Al momento della sospensione il punteggio era 5 a 3 per Karpov con 40 patte
  19. ^ a b Dopo la rinuncia al titolo di Magnus Carlsen, si sono qualificati al campionato del mondo i primi due classificati al Torneo dei candidati 2022
  • Burgess, Graham (2000). The Mammoth Book of Chess (2nd ed.). Carroll & Graf. ISBN 978-0-7867-0725-6.
  • Gelo, James H. (2006). Chess World Championships: All the Games, All with Diagrams, 1834-2004 (3rd ed.). McFarland. ISBN 978-0-7864-2568-6.
  • Hooper, David; Whyld, Kenneth (1992). The Oxford Companion to Chess (2nd ed.). Oxford University Press. ISBN 0-19-866164-9.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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