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Brian Dennehy

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Brian Dennehy nel 2009 all'Hudson Union Society Event

Brian Manion Dennehy (Bridgeport, 9 luglio 1938New Haven, 15 aprile 2020) è stato un attore e regista statunitense attivo al cinema, in teatro e in televisione.

Vincitore di un Golden Globe e due Tony Awards e candidato a sei Primetime Emmy Awards, giunse alla notorietà con il ruolo del cattivo sceriffo Will Teasle nel film Rambo (1982). Recitò in numerosi film tra cui Gorky Park (1983), Silverado (1985), Cocoon - L'energia dell'universo (1985), F/X - Effetto mortale (1986), Presunto innocente (1990), Tommy Boy (1995), Romeo Giulietta di William Shakespeare (1996), Ratatouille (2007) e Knight of Cups (2015). Vinse il Golden Globe per il miglior attore in una mini-serie o film per la televisione per il ruolo di Willy Loman nel film televisivo Death of a Salesman (2000), tratto dal dramma Morte di un commesso viaggiatore.

Figlio di un medico e di una casalinga di origini irlandesi, trascorse la sua infanzia a Long Island e nel 1959 entrò nell'U.S. Marine Corps, dove rimase fino al 1963. Nello stesso anno iniziò a frequentare la Columbia University, dove coltivò molte passioni, in particolare per il baseball. Ma il suo interesse per la recitazione lo portò a studiare arte drammatica a Yale, cominciando la sua carriera da attore in alcuni spettacoli di Broadway. Dennehy si arruolò nello United States Marine Corps e prestò servizio dal 1958 al 1963, incluso un breve periodo a Okinawa. In un'intervista del 1989 disse di essere stato ferito in combattimento e nel 1993 dichiarò a un intervistatore di aver prestato servizio in Vietnam. Nel 1999 si scusò per aver falsato la sua documentazione militare.[1]

Dopo una lunga gavetta teatrale, approdò alla televisione, recitando nel 1977 in diversi telefilm come Art Carney, Serpico e Kojak. Nello stesso anno debuttò sul grande schermo nel film In cerca di Mr. Goodbar di Richard Brooks, ma è nel 1982 che raggiunse il grande successo interpretando il sadico e crudele sceriffo Will Teasle nel film Rambo. Grazie a questa interpretazione, Dennehy ottenne un cospicuo numero di ruoli da caratterista (recitò in oltre 100 film), interpretando quasi sempre personaggi di duro, un po' arcigno e di stazza. Nel 1987 ebbe occasione di interpretare un ruolo da protagonista nel film Il ventre dell'architetto di Peter Greenaway.

Nel 1999 si aggiudicò un Golden Globe e due Tony Award come miglior attore per lo spettacolo televisivo Morte di un commesso viaggiatore e Lungo viaggio verso la notte. Successivamente lavorò a diversi film come A prova di errore (2000), L'ultima estate - Ricordi di un'amicizia (2002), Lo scandalo Enron (2003), Catastrofe a catena (2004), e Lei mi odia (2004). Nel 2005 apparve in Assault on Precinct 13 (remake del film Distretto 13 - Le brigate della morte di John Carpenter), in cui interpretò ancora un ruolo di sergente un po' burbero, ma bonaccione, e nel film The Exonerated - Colpevole fino a prova contraria. L'anno dopo prese parte a 10th & Wolf e nel 2008 a Sfida senza regole con Al Pacino e Robert De Niro. Nel 2007 prestò la voce al topo Django, il padre di Remy, nel film animato in CGI della Pixar Ratatouille. Ricca anche la sua carriera televisiva negli Stati Uniti, che lo vide più volte candidato anche al Premio Emmy.

Dennehy è deceduto il 15 aprile 2020 a 81 anni, per arresto cardiaco a causa di sepsi, nella sua casa di New Haven.[2]

Brian Dennehy si sposò due volte ed ebbe cinque figli. Dalla prima moglie, sposata all'inizio degli anni sessanta mentre era ancora nei marine, ebbe tre figlie.[3] Due di esse, tra cui Elizabeth Dennehy, divennero attrici.[4] Dopo il divorzio nel 1987 dalla prima moglie, nel 1988 sposò l'australiana Jennifer Arnott, dalla quale ebbe due figli, un maschio e una femmina.[5]

Stefania Casini e Dennehy sul set de Il ventre dell'architetto (1987)

Sceneggiatore

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Teatro (parziale)

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano dei suoi film, Brian Dennehy è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ https://www.ft.com/content/17939f78-2263-11d9-be80-00000e2511c8. URL consultato il 23 gennaio 2021.
  2. ^ Ivan Zingariello, Addio a Brian Dennehy, duro caratterista da Rambo a The Blacklist passando per Broadway, in www.spettacolo.eu, 16 aprile 2020.
  3. ^ Shira J. Boss, Death of a Salesman, Birth of a Star, in Columbia College Today, 1999. URL consultato il 16 aprile 2020.
  4. ^ A 'Close' Look at Elizabeth Dennehy, in Orlando Sentinel, 13 dicembre 1988. URL consultato il 18 aprile 2020.
  5. ^ Derrick Bryson Taylor, Brian Dennehy Dies; Tony Award-Winning Actor Was 81, in New York Times, 16 aprile 2020. URL consultato il 16 aprile 2020.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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