Bozza:Tommaso Luzzati

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Tommaso Luzzati (Pisa, 13 aprile 1967) è un economista italiano, esperto di economia ecologica.

Figlio del medievista Michele Luzzati[1][2] e della storica Francesca Maria Laganà, Tommaso Luzzati è nato a Pisa nel 1967.

Dal 1985 al 1990 ha frequentato il corso di laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Pisa, conseguendo la laurea con il massimo dei voti (110 e lode). Ha discusso una tesi dal titolo L’approccio francese alla problematica dei fondamenti microeconomici della macroeconomia: Il modello di Malinvaud, con relatore il Professor Carlo Casarosa. Negli stessi anni è stato anche allievo ordinario della Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna. Dal 1992 al 1995 ha svolto un Dottorato di ricerca in Economia Politica presso l'Università di Ancona, concludendo il percorso con una tesi dal titolo Interdipendenze sociali e teoria economica. Il conformismo e il caso della contribuzione volontaria, sotto la supervisione di Giorgio Rodano. Dal 1993 al 1994 ha conseguito un Master of Science in Economia, presso l'Università di Warwick, con tesi finale su Conformism and Voluntary Contributions to Public Goods, supervisionata da Robin Naylor. Nell'anno accademico 1995/1996 ha vinto una borsa di studio annuale per il perfezionamento all'estero dell'Università di Pisa, la cui ricerca è stata svolta presso l'Università di Warwick. Infine, l'anno successivo (1997/1998) ha ottenuto una borsa di studio post-dottorato biennale dell'Università degli Studi di Ancona[3].

Presta servizio presso l'Università di Pisa dal 1999, prima come ricercatore e poi come professore associato nel Dipartimento di Economia e Management[4][5][6]. Agli inizi degli anni 2000 è stato tra i fondatori dei corsi di laurea triennale e specialistica in "Economia del Territorio e dell’Ambiente" e "Sviluppo e Gestione Sostenibile del Territorio" dell'Università di Pisa, di cui è stato anche presidente. Fin dai primi anni 2000, è membro attivo del Centro Interdisciplinare per la Pace[7] e docente nel corso di laurea in Scienze per la Pace.È stato probabilmente uno dei primi docenti in Europa a tenere un corso intitolato esplicitamente "Economia Ecologica", disciplina che insegna dal 2002.[senza fonte]

È uno degli editor di Ecological Economics[8], una delle riviste scientifiche con il maggior impatto nel campo delle relazioni tra economia e ambiente naturale[senza fonte]. È membro del comitato direttivo della European Society for Ecological Economics (ESEE)[9], associazione a cui appartiene dal 1998.[10] Da allora è stato presente a tutte le conferenze della società europea e ha organizzato l'edizione del 2022 a Pisa[11]. Ha inoltre partecipato a numerosi convegni della società madre, la Società Internazionale per l'Economia Ecologica (International Society for Ecological Economics, ISEE[12]).

Dopo aver affrontato il tema del conformismo in modo del tutto innovativo[13], nel campo degli studi sulla Curva di Kuznets Ambientale (EKC) è stato il primo a evidenziare che la coerenza con la narrativa della EKC impone sia di usare le variabili dipendenti non in termini procapite bensì in termini assoluti, sia di utilizzare come regressore solo il reddito, e non anche ulteriori variabili[14]. È stato tra i primi a stimare la EKC per l'energia, e il primo quella per l’incidenza tumorale[15]. Un altro tema in cui ha contribuito in modo innovativo è quello degli indicatori compositi di sostenibilità, distaccandosi dalla tradizione che vuole prima l’elaborazione di un composito e poi l’analisi di robustezza[16][17].

Nella riflessione sul degrado ambientale, si è ispirato alle opere di K.W. Kapp, di cui ha mostrato l'importanza per l'economia ecologica e per le politiche pubbliche[18][19], ma anche all’opera di Herbert Simon che ha accostato alle prime opere cinematografiche di Wim Wenders, enfatizzando le difficoltà degli agenti di fronte ad un ambiente decisionale sovraccarico di informazioni[20].

Il tema della percezione delle conseguenze ambientali delle proprie scelte è stato investigato anche tramite due innovativi esperimenti. Il primo è un serious game in cui, tramite una webapp, si studia se appartenere a una comunità energetica rinnovabile influenzi la flessibilità nelle scelte che richiedono consumi di energia[21]. Il secondo è uno studio realizzato in realtà virtuale immersiva che indaga fino a che punto una migliore percezione dei cambiamenti climatici può ridurre i consumi energetici[22]. Infine, per primo ha messo in luce il rapporto tra efficienza materiale, orario di lavoro e generazione di rifiuti[23] - un filone di ricerca per il quale ha vinto, come principal investigator, un PRIN-PNRR[24].

Pubblicazioni

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  • Luzzati, T., Mura, E., Pellegrini, L., Raugi, M., Salvati, N., Schito, E., Scipioni, S., Testi, D. and Zerbino, P., 2024. Are energy community members more flexible than individual prosumers? Evidence from a serious game. Journal of Cleaner Production, p.141114.
  • Gatto, A., Luzzati, T. and Drago, C., 2023. Towards more robust energy policy metrics: Proposing a dashboard and blueprint to tackle complexity. Energy Research & Social Science, 99, p.103066.
  • Farley, J., Luzzati, T., 2023. In memoriam: Herman Daly (1938-2022). Volume 205, 107688
  • Luzzati, T., Distefano, T., Ialenti, S., Andreoni V., 2022. The circular economy and longer product lifetime: framing the effects on working time and waste. Journal of Cleaner Production, 380, 134836.
  • Luzzati, T., Tucci, I., & Guarnieri, P., 2022. Information overload and environmental degradation: learning from HA Simon and W. Wenders. Ecological Economics, 202, 107593.
  • Luzzati, T., Orsini, M. and Gucciardi, G., 2018. A multiscale reassessment of the Environmental Kuznets Curve for energy and CO2 emissions. Energy policy, 122, pp.612-621.
  • Luzzati, T., Parenti, A. and Rughi, T., 2018. Economic Growth and Cancer Incidence. Ecological Economics, 146, pp.381-396.
  • Luzzati, T. and Gucciardi, G., 2015. A non-simplistic approach to composite indicators and rankings: an illustration by comparing the sustainability of the EU Countries. Ecological economics, 113, pp.25-38.
  • Burgalassi, D. and Luzzati, T., 2015. Urban spatial structure and environmental emissions: A survey of the literature and some empirical evidence for Italian NUTS 3 regions. Cities,49, pp.134-148.
  • Farrell K.N., van den Hove S., Luzzati T., 2012. “What lies beyond reductionism? Taking stock of inter-disciplinary research on ecological economics”, in Farrell K.N.,van den Hove S., Luzzati T., (eds.) Beyond Reductionism: a passion for interdiciplinarity, Routledge (ISBN: 978-0-415-47014-8).
  • Floridi M., Pagni S., Falorni S., Luzzati T., 2011. An exercise in composite indicators construction: Assessing the sustainability of Italian regions, Ecological Economics, 70 (8), 1440-1447, ISSN 0921-8009. link al testo
  • Luzzati T., 2010. “Economic Development, Environment and Society: Rediscovering Karl William Kapp”, in J.R. McNeill, J. A. Pádua , and Rangarajan M. (eds), As if Nature existed: environmental history and ecological economics, Oxford University Press (pp. 248. ISBN: 9780198064480.)
  • D’alessandro S., Luzzati T., Morroni M., 2010. “Energy transition towards economic and environmental sustainability: feasible paths and policy implications”, Journal of Cleaner Production (8), 532–539.
  • Luzzati T., 2009. “Human needs, sustainable development, and public policy: learning from K.W. Kapp (1910–1976)”, in Salvadori N. and Opocher A. (eds.), Long-run Growth, Social Institutions and Living Standards, Edward Elgar, 306-322
  • Luzzati T. Orsini M., 2009. “Natural Environment and Economic Growth: looking for the energy-EKC”. Energy 34, 291–300
  • Luzzati T., 2003. “Growth theory and the environment: how to include matter without making it really matter”, in Salvadori N. (a cura di) Economic Growth: A ‘Classical’ Perspective, 332-344, E. Elgar
  • Di Pascoli S., Femia A., Luzzati T., 2001. “Natural gas, cars and the environment. A (relatively)’clean’ and cheap fuel looking for users”Ecological Economics, 38 (2), 179-189.
  • Luzzati, T., 2000. “On the vacuity of the notion of efficiency in Economics”, Indian Journal of Applied Economics, Special Issue on Micro-Macro in Honour of Prof. Samuelson, 8 (2), 143-159, June
  • Luzzati T., 1999. “Economic Theory and Conformism”, in Gallegati M. and Kirman A. (eds), Beyond the Representative Agent, Edward Elgar, 113-142
  • Luzzati T., 1999. “A piece of evidence regarding the full rationality of economic agents”, Journal of Institutional and Theoretical Economics, 155 (3), 567-572, September
  1. ^ https://www.unipi.it/index.php/tutte-le-news/item/4296-ateneo-in-lutto-per-la-scomparsa-del-professor-michele-luzzati
  2. ^ chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.isime.it/wp-content/uploads/2022/01/A.Veronese-M.Perani-In-memoriam-M.Luzzati.pdf
  3. ^ https://people.unipi.it/tommaso_luzzati/curriculum/curriculum-ita/
  4. ^ https://unimap.unipi.it/cercapersone/dettaglio.php?ri=348
  5. ^ https://people.unipi.it/tommaso_luzzati/economia-ecologica/
  6. ^ https://remarc.ec.unipi.it/our_team/tommaso-luzzati/
  7. ^ https://cisp.unipi.it/
  8. ^ https://www.sciencedirect.com/journal/ecological-economics
  9. ^ https://ecolecon.eu/
  10. ^ Luzzati, T. (2000). On the vacuity of the notion of efficiency in Economics. INDIAN JOURNAL OF APPLIED ECONOMICS, 8(2), 143-159.
  11. ^ https://esee2022pisa.ec.unipi.it/
  12. ^ https://www.isecoeco.org/
  13. ^ Luzzati T., 1999. “Economic Theory and Conformism”, in Gallegati M. and Kirman A. (eds), Beyond the Representative Agent, Edward Elgar, 113-142.
  14. ^ Luzzati T. Orsini M., 2009. “Natural Environment and Economic Growth: looking for the energy-EKC”. Energy 34, 291–300.
  15. ^ Luzzati, T., Orsini, M., & Gucciardi, G. (2018). A multiscale reassessment of the Environmental Kuznets Curve for energy and CO2 emissions. Energy policy, 122, 612-621.
  16. ^ Floridi, M., Pagni, S., Falorni, S., & Luzzati, T. (2011). An exercise in composite indicators construction: Assessing the sustainability of Italian regions. Ecological economics, 70(8), 1440-1447.
  17. ^ Luzzati, T., & Gucciardi, G. (2015). A non-simplistic approach to composite indicators and rankings: an illustration by comparing the sustainability of the EU Countries. Ecological economics, 113, 25-38.
  18. ^ Luzzati, T. (2010). Economic development, environment and society: rediscovering Karl William Kapp. In As if Nature existed: environmental history and ecological economics (pp. 48-64). Oxford University Press.
  19. ^ Luzzati, T. (2023). Kapp, Karl William. In Elgar Encyclopedia of Ecological Economics (pp. 326-329). Edward Elgar Publishing.
  20. ^ Luzzati, T., Tucci, I., & Guarnieri, P. (2022). Information overload and environmental degradation: Learning from HA Simon and W. Wenders. Ecological Economics, 202, 107593.
  21. ^ Luzzati, T., Mura, E., Pellegrini, L., Raugi, M., Salvati, N., Schito, E., ... & Zerbino, P. (2024). Are energy community members more flexible than individual prosumers? Evidence from a serious game. Journal of Cleaner Production, 444, 141114.
  22. ^ Lavoro presentato al Workshop su Behavioural Ecological Economics tenutosi presso l'Università degli Studi di Firenze: https://ecologicaleconomicstuscany.ec.unipi.it/wp-content/uploads/2023/07/Final_Programme_Workshop.pdf
  23. ^ Luzzati, T., Distefano, T., Ialenti, S., & Andreoni, V. (2022). The circular economy and longer product lifetime: Framing the effects on working time and waste. Journal of Cleaner Production, 380, 134836.
  24. ^ https://wide.ec.unipi.it/