Belili
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Belili, dea sumerica della luce e controparte femminile del dio solare Bel oltre che sorella del dio pastore Dumuzi, rappresenta una delle innumerevoli epifanie o personificazioni della Grande Madre che ebbe potere e culto tanto immensi quanto oscuri – venendo successivamente ridimensionati e frammentati in base alle credenze religiose delle società patriarcali – nei luoghi circostanti il Mare Nostrum (nome antico del Mar Mediterraneo) a partire dalla mezzaluna fertile mesopotamica.
Attestazioni
[modifica | modifica wikitesto]Tavolette d'argilla, ritrovate a Ur e databili fra 2100-2000 a.C., che riportano incise in caratteri cuneiformi l'Epopea di Gilgamesh.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Robert Graves, I miti greci (libro). Milano, Longanesi, 1991. ISBN 88-304-0923-5.
- Robert Graves, La Dea bianca. Milano, Adelphi, 1992. ISBN 88-459-0951-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Eurinome, Dea di Tutte le Cose, nel racconto pelasgico sulla creazione;
- Gaia o Gea, la Terra, figlia del Caos come gli altri elementi, quali Eros e Nyx, la Notte;
- la sumera Inanna, la babilonese Ishtar, la fenicia Astarte, l'egizia Iside, l'anatolica Cibele;
- le dee venerate nei Misteri eleusini, Demetra e la figlia Kore o Persefone;
- le olimpiche Hera, Artemide, Afrodite, Atena.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Genesi di un mito Pagine dedicate a Belili.
- Il soffio vitale di Gaia Una raffigurazione moderna della Madre Terra.