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Battaglia di Gibilterra (1607)

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Battaglia di Gibilterra
parte della guerra degli ottant'anni
Battaglia di Gibilterra - olio su tela di Cornelis Claesz van Wieringen - Rijksmuseum (Amsterdam)
Data25 aprile 1607
LuogoGibilterra
EsitoVittoria olandese
Schieramenti
Comandanti
Jacob van HeemskerckJuan Álvarez de Avilés †
Effettivi
26 navi da guerra[1]10 galeoni
circa 12 navigli più piccoli[2][3]
Perdite
100 morti
60 feriti[4]
460–4.000 uomini (morti e feriti)
5–10 galeoni affondati
9–12 navigli più piccoli affondati[5][6]
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La battaglia di Gibilterra del 1607 fu uno scontro navale della Guerra degli ottant'anni risoltosi con una netta vittoria dei ribelli olandesi, riusciti ad arrecare ingenti danni alla flotta spagnola all'ancora a Gibilterra, che giocò un ruolo decisivo nello spingere gli Asburgo di Spagna al tavolo delle trattative della c.d. Tregua dei dodici anni.

  1. ^ Jonge, JC : de (1833-1848), Geschiedenis van het Nederlandsche zeewezen, Zwolle, Van Hoogstraten & Gorter, p.207
  2. ^ Akveld LM [et. al.] (1973), Vier eeuwen varen : kapiteins, kapers, kooplieden en geleerden, De Boer, p.64
  3. ^ Fernández Duro, C (1898), Armada Española desde la unión de los reinos de Castilla y Aragón, v. III, Madrid, Est. tipográfico "Sucesores de Rivadeneyra", p. 235
  4. ^ Felltham O (1627), Resolves: Divine, Moral, Political, 10. ed., Londra, per E Clarck e C. Harper, f. Hhh 1r, parla di 150 caduti olandesi (non specificando se morti o feriti o entrambi) contro 2000 caduti spagnoli.
  5. ^ De Jonge scrive di 7 galeoni in fiamme o affondati. Warnsinck dichiara che le navi spagnole erano state bruciate e spinte ad arenarsi, mentre Akveld esagera che l'intera flotta spagnola era stata distrutta (dichiarazione ripresa dal contemporaneo ai fatti Felltham). Le fonti spagnole parlano invece di 14 navigli persi dei quali 5 galeoni
  6. ^ Fernández Duro, Op. Cit., p. 234.
  • Felltham O (1627), Resolves: Divine, Moral, Political, 10. ed., Londra, per E Clarck e C. Harper, f. Hhh 1r.
  • Fernández Duro, C (1898), Armada Española desde la unión de los reinos de Castilla y Aragón, v. III, Madrid, Est. tipográfico "Sucesores de Rivadeneyra".
  • Vere, F (1955), Salt in their Blood : The Lives of the Famous Dutch Admirals.
  • Jonge, JC : de (1833-1848), Geschiedenis van het Nederlandsche zeewezen, Zwolle, Van Hoogstraten & Gorter.
  • Akveld LM [et. al.] (1973), Vier eeuwen varen : kapiteins, kapers, kooplieden en geleerden, De Boer.
  • Warnsinck JCM (1941), Twaalf Doorluchtige Zeehelden.

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