Banten
Banten provincia | |
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(ID) Banten | |
Localizzazione | |
Stato | Indonesia |
Amministrazione | |
Capoluogo | Serang |
Governatore | Wahidin Halim dal 12-5-2017 |
Lingue ufficiali | indonesiano |
Data di istituzione | 4 ottobre 2000 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 6°07′12″S 106°09′01″E |
Altitudine | 99 m s.l.m. |
Superficie | 9 662,92 km² |
Abitanti | 13 160 496 (2020) |
Densità | 1 361,96 ab./km² |
Reggenze | 8 |
Distretti | 154 |
Villaggi | 1.130 |
Province confinanti | Giava Occidentale |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10xxx, 40xxx, |
Fuso orario | UTC 7 |
ISO 3166-2 | ID-BT |
Targa | A e B |
Motto | (ID) Iman Taqwa[1] |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Il Banten è una provincia indonesiana situata sull'estremità occidentale dell'isola di Giava. Il Banten ha un'area di 9 160,7 km² e una popolazione di 10 644 030 ab. (2010). È una provincia piuttosto recente, essendosi separata da Giava Occidentale solo nell'ottobre del 2000. Il capoluogo è Serang.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'ascesa economica
[modifica | modifica wikitesto]L'occupazione portoghese di Malacca (1511) non venne considerata legittima né dalla Cina dei Ming né dai mercanti musulmani che erano soliti frequentarne il porto e i suoi traffici commerciali si dispersero in favore di una serie di nuovi centri che emersero di conseguenza. Il principale di tali centri era Banten, la cui ubicazione nel nord-ovest di Giava non solo gli consentiva l'accesso alle abbondanti scorte di pepe del sud-est di Sumatra, ma anche il controllo sui trasporti marittimi che passavano attraverso lo stretto della Sonda. Poteva quindi svolgere un doppio ruolo, non solo fondaco tra il Medio Oriente e l'India a ovest e le Isole delle Spezie e la Cina a est, ma anche fonte importante di approvvigionamento del pepe.
Il Sultanato di Banten fu istituito tra il 1524 e il 1525 da Sunan Gunungjati. I sultani di Banten godevano di ricavi sostanziali attraverso l'acquisto di pepe a basso costo nell'entroterra, che veniva rivenduto a un prezzo assai maggiore al porto, e con la tassazione dei traffici del fondaco. Tali ricavi permisero loro di mantenere cospicue forze navali e terrestri e anche di impegnarsi in un esteso commercio a lungo raggio per proprio conto, sia nell'oceano Indiano sia nel Mar Cinese Meridionale.
Il conflitto con gli olandesi e la decadenza
[modifica | modifica wikitesto]L'arrivo di olandesi e inglesi dopo il 1600 fece aumentare la domanda di pepe e altre merci, e quindi avrebbe dovuto recare beneficio a Banten, ma la VOC, pur lamentando con veemenza le pratiche monopolistiche del sultano, impiegò la sua potenza navale per ripristinare l'equilibrio con blocchi e altri mezzi. Jan Pieterszoon Coen, volendo dirottare il commercio su Batavia, si spinse fino a sequestrare le giunche cinesi provenienti da Banten per costringerle a rivendere il loro pepe a prezzi bassi e persino a rapirne gli equipaggi, che venivano costretti al lavoro nelle piantagioni della VOC, fino a quando non fu frenato da Amsterdam.[2] Le ostilità tra Bantam e gli olandesi erano frequenti, a volte al punto da minacciare la sicurezza di Batavia. Il sultano Abulfatah Agung (1651-1683) fu un avversario risoluto della VOC, ma gli olandesi ebbero l'occasione di intervenire nella guerra civile che opponeva il sultano e suo figlio, prendendo Banten e riducendola a una loro dipendenza nel 1683 con l'insediamento del figlio come sovrano fantoccio. Tutti gli altri europei furono banditi dal commercio di Banten e la Compagnia britannica delle Indie orientali dovette spostare le sue attività verso Bencoolen sulla costa occidentale di Sumatra.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]- Bantenesi (47%)
- Sundanesi (23%)
- Giavanesi (12%)
- Betawi (10%)
- Cinesi (1%)
Religioni
[modifica | modifica wikitesto]- Islamici (96,6%)
- Protestanti (1,2%)
- Cattolici (1%)
- Buddhisti (0,7%)
- Hindu (0,4%)
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Suddivisioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]La provincia di Banten è divisa in quattro reggenze (kabupaten) e quattro città (kota). Le reggenze sono (capoluoghi tra parentesi):
le città:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Fede e Pietà"
- ^ Marie Antoinette Petronella Meilink-Roelofsz, Asian trade and European influence in the Indonesian archipelago between 1500 and about 1630, Martinus Nijhoff, 1962, p. 253, ISBN 978-94-011-8197-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Banten
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su banten.go.id.
- (EN) Virginia Gorlinski, Banten, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | GND (DE) 4086354-2 · J9U (EN, HE) 987007496659605171 |
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