Baia di Traù
Baia di Traù | |
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La baia di Traù (a sinistra; a destra quella dei Castelli) | |
Parte di | mar Adriatico |
Stato | Croazia |
Regione | Regione spalatino-dalmata |
Coordinate | 43°30′19″N 16°12′21″E |
Dimensioni | |
Lunghezza | 12[1] km |
Larghezza | 2,5[1] km |
Profondità massima | 50[1] m |
La baia di Traù[2][3] (in croato Trogirski zaljev[1]) è un'insenatura del mare Adriatico lungo la costa dalmata, in Croazia, nella Regione spalatino-dalmata. La baia è compresa tra la terraferma e l'isola di Bua e prende il nome dalla città di Traù che si trova nella parte nord-est.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]La baia è divisa in due parti[1]: a ovest il vallone di Bossiglina[4][3][5] (zaljev Marina), chiuso a sud dalla penisola del monte Grande[6] o Gelinach[7] (Velo; 287,8 m[8] di altezza) che termina in punta Gelinach[9][5] (rt Jelinak); a est la valle[10], vallone[7] o golfo di Saldon[11] o di Soldon[4] (zaljev Saldun), delimitata a sud-est dall'isola di Bua con la sua penisola occidentale che termina con punta Podan[12] (rt Okrug).
A nord-est punta Cipriano[13] (rt Čubrijan), indicata da un faro[14], segna l'ingresso al breve canale di Traù[10][3] (Trogirski kanal) che mette in comunicazione l'insenatura con la baia dei Castelli. Lo stretto canale è attraversato da un ponte girevole[15] che collega la città di Traù all'isola di Bua. A sud un passaggio dell'ampiezza di 2 km[8], tra punta Gelinach e punta Podan, porta al canale di Spalato e al canale di Zirona[16], della Zirona[17] o delle Zirone[18][7] (Drvenički kanal). All'uscita della baia il passaggio è ostacolato da una fila di isole disposte lungo una direzione est-ovest che inizia dall'isola di Sant'Eufemia e si conclude con gli scogli Cluda.
I villaggi principali che si affacciano sulla baia lungo la costa dalmata sono: Bossoglina (Marina), Seghetto Vragnizza[19] (Seget Vranjica) e Seghetto[20] (Seget Donji); sulla costa dell'isola di Bua: Podan Superiore[20] o Cerchio Superiore[10] (Okrug Gornji) e Podan Inferiore[20] o Cerchio Inferiore[10] (Okrug Donji). Seghetto Vragnizza, collocata al centro della baia sul lato settentrionale, si trova su di un piccolo promontorio che termina in punta Vragnizza[21][5] (rt Vranjica) e che ripara a sud-est l'omonima valle[22] chiamata anche porto Vragnizza[5] (uvala Šašina). Il villaggio di Bossoglina è situato all'estremità occidentale dell'omonimo vallone; il faro di punta Bossoglina[23] (Pasji rt)[24], circa 1 km a est del porto, ne segnala l'ingresso.
Nella parte centrale della baia si trova lo scoglio Cellini[25] o scogli Selin[5] (hrid Čelice), formato da due scogli affiancati con una superficie complessiva di 0,0089 km²[26]. Collocato tra Seghetto Vragnizza e punta Podan, da cui dista 860 m[8], è dotato di un segnale luminoso[27] 43°30′03″N 16°11′37″E .
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (HR) Trogirski zaljev, su enciklopedija.hr. URL consultato il 22 settembre 2017.
- ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 589, ISBN 978-88-85339293.
- ^ a b c Rizzi, p. 11.
- ^ a b Vadori, p. 629.
- ^ a b c d e Marieni, p. 265.
- ^ Vadori, p. 617.
- ^ a b c Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio IX, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 29 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- ^ a b c (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 22 settembre 2017.
- ^ Vadori, p. 540.
- ^ a b c d Alberi, p. 894.
- ^ Rizzi, p. 91.
- ^ Vadori, p. 545.
- ^ Vadori, p. 538.
- ^ E3308, su listoflights.org. URL consultato il 24 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2017).
- ^ Costruito nel 1867 per sostituire un antico ponte levatoio (Alberi, p. 894)
- ^ Alberi, p. 901.
- ^ Vadori, p. 423.
- ^ G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 6, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- ^ Vadori, p. 554.
- ^ a b c Vadori, p. 504.
- ^ Vadori, p. 550.
- ^ Vadori, p. 606.
- ^ Vadori, p. 509.
- ^ E3304, su listoflights.org. URL consultato il 24 settembre 2017.
- ^ Alberi, pp. 895-896.
- ^ (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, p. 30. URL consultato il 22 settembre 2017.
- ^ E3302, su listoflights.org. URL consultato il 30 agosto 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Rizzi, Guida della Dalmazia, vol. II, 2010, Trieste, ed. Italo Svevo, ISBN 978-886-268-060-8.
- Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale, ISBN 978-888-190-244-6.
- Giacomo Marieni, Portolano del mare Adriatico, a cura di i.r. Istituto geografico militare, seconda edizione, Vienna, Tipografia dei PP. Mechitaristi, 1845.
Cartografia
[modifica | modifica wikitesto]- (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 22 settembre 2017.
- G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 6, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio IX, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 29 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).