Babilonia (programma televisivo)
Babilonia | |
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Paese | Italia |
Anno | 1989-1990 |
Genere | game show |
Edizioni | 2 |
Puntate | 65 |
Durata | 35 min |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Umberto Smaila |
Ideatore | Jay Wolpert (format originale) |
Regia | Lorenzo Lorenzini |
Autori | Salvatore De Pasquale, Davide Tortorella, Dario Viola e Daniela Rosati |
Musiche | Giampiero Boneschi |
Scenografia | Claudio Brigatti |
Costumi | Pamela Aicardi |
Fotografia | Sandro Cosenza |
Produttore | Gino Bernini, Carmen Liguori |
Casa di produzione | RTI e Telegioco Talbot |
Rete televisiva | Canale 5 |
Babilonia è stato un quiz televisivo italiano andato in onda su Canale 5 interamente per una sola stagione dal 18 settembre 1989 in fascia pomeridiana, e parzialmente per la stagione successiva a causa della sua repentina sospensione il 28 dicembre 1990. La conduzione è stata di Umberto Smaila.[1][2]
La trasmissione
[modifica | modifica wikitesto]Il quiz, che prende il posto del precedente C'est la vie chiuso già dal 23 giugno 1989 e sempre condotto da Smaila, è ambientato in una scenografia caratterizzata da un'atmosfera arabeggiante, con motivi assiro-babilonesi e cavalli alati. Esso era un adattamento ad opera di Fatma Ruffini di Hit Man, format statunitense della NBC trasmesso su tale emittente agli inizi del 1983.[1]
Meccanismo del gioco
[modifica | modifica wikitesto]Babilonia è diviso in tre manches durante le quali si sfidano tre concorrenti, il campione in carica e due sfidanti. Nella prima manche, la sfida è incentrata su alcune domande poste dal conduttore e inerenti alcuni video (riguardanti svariati argomenti), che richiedono una buona capacità di memoria e rapidità da parte dei concorrenti nel rispondere; ad ogni risposta esatta corrisponde l'accensione di uno dei cinque "leoncini" che compongono la scenografia alle spalle del concorrente, che giunto a cinque definizioni corrette (e quindi cinque leoncini "accesi") si aggiudica la manche e il montepremi in palio per questa fase, 4 milioni di lire in gettoni d'oro. In caso di risposta errata, il concorrente salta il turno successivo.[1]
La seconda manche, chiamata Videogames, è caratterizzata da domande utili ai concorrenti per accrescere il loro montepremi; è chiamata così perché, a seconda del risultato della prova precedente, vengono assegnati tanti leoncini (rappresentati con la medesima grafica dei videogiochi dei primi anni novanta, da qui il titolo della manche) quante domande hanno a disposizione: nove per il primo, cinque per il secondo e quattro per il terzo.[1]
La manche finale è dedicata al solo campione che, girato di spalle, deve scegliere il numero di una delle colonne prestabilite in un tabellone, la quale contiene un numero variabile di domande (mai superiore a cinque) alle quali il concorrente deve rispondere nel tempo massimo di un minuto, ottenendo così un montepremi sempre crescente in base alle colonne che riesce a completare.[1]
Collocazione in palinsesto
[modifica | modifica wikitesto]Il programma, trasmesso in fascia pomeridiana dal lunedì al venerdì alle 17.30,[1] va a comporre insieme a Doppio slalom (trasmesso alle 17), Ok, il prezzo è giusto (in onda al termine della trasmissione), Il gioco dei 9 e Tra moglie e marito un lungo pomeriggio interamente dedicato al genere quiz, al quale la rete ammiraglia Fininvest, dedica ampio spazio fin dal palinsesto della mattina.[3]
Viene confermato in palinsesto anche per una seconda stagione, che inizia nel settembre 1990,[4] venendo però sospeso il 28 dicembre in seguito alla decisione dei vertici Fininvest di promuovere su Canale 5 il contenitore di cartoni animati di Italia 1 Bim bum bam, in onda nella medesima fascia oraria dal successivo 7 gennaio.[5]
Accoglienza del pubblico
[modifica | modifica wikitesto]La trasmissione ha un discreto successo d'ascolti, ottenendo come media, dal settembre 1989 al febbraio 1990, un milione e 300.000 telespettatori pari al 14,72% di share.[6] Ha successo in particolare tra il pubblico femminile, che compone infatti il 70% della platea televisiva che guarda il quiz, in antitesi rispetto ad un altro quiz di Umberto Smaila in onda in seconda serata su Italia 7 nello stesso periodo, Colpo grosso, destinato prevalentemente ad un pubblico maschile.[1][7][8]
Il programma è stato riproposto negli anni successivi sull'emittente satellitare Happy Channel e dal 2017 da Mediaset Extra.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Baroni, pp. 35-36.
- ^ Simonetta Robiony, Amanda sospirerà il giovedì, in La Stampa, 17 settembre 1989, p. 10. URL consultato il 19 dicembre 2016.
- ^ Pino Corrias, Fininvest, la tv è quiz, in La Stampa, 1º settembre 1989, p. 7. URL consultato il 19 dicembre 2016.
- ^ Ornella Rota, Fininvest, festa in tv con i soliti amici, in La Stampa, 23 settembre 1990, p. 22. URL consultato il 19 dicembre 2016.
- ^ Laura Delli Colli, Un '91 con Giuliano Ferrara, in la Repubblica, 21 dicembre 1990. URL consultato il 19 dicembre 2016.
- ^ Bella di giorno la nuova tv fa orario continuato, in La Stampa, 7 marzo 1990, p. 9. URL consultato il 19 dicembre 2016.
- ^ Umberto Smaila è ovunque, in La Stampa, 20 aprile 1990. URL consultato il 19 dicembre 2016.
- ^ Stefano Pettinati, Bonaccorti, Zacchini e Predolin trio che regna sui quiz di Canale 5, in La Stampa, 31 agosto 1989, p. 5. URL consultato il 19 dicembre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joseph Baroni, Dizionario della televisione, Raffaello Cortina Editore, 2005, ISBN 88-7078-972-1.
- Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, 3ªed., Garzanti Editore, 2008, ISBN 978-88-11-50526-6.