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Bàrnabo delle montagne (romanzo)

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Bàrnabo delle montagne
AutoreDino Buzzati
1ª ed. originale1933
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano
ProtagonistiBàrnabo

Bàrnabo delle montagne è il primo romanzo dello scrittore italiano Dino Buzzati, pubblicato nel 1933. Da questo libro è stato tratto il film omonimo.

Bàrnabo è un giovane guardaboschi che vive con i suoi compagni in una casa tra le montagne: tra i loro compiti vi è quello di sorvegliare "la Polveriera", un deposito di munizioni ed esplosivi. Un giorno Del Colle, il capo dei guardiani, viene ucciso da alcuni briganti. Qualche tempo dopo Bàrnabo, di ritorno da un'escursione con il compagno Bertòn, si accorge che i briganti stanno nuovamente attaccando: spaventato, non interviene ad aiutare i suoi compagni e si nasconde. Una volta terminato l'assalto, in cui Bertòn rimane ferito ad una gamba, Bàrnabo ritorna dai guardaboschi. Non riuscendo a giustificare la propria assenza, il giovane viene licenziato e scacciato. Amareggiato, si reca dal cugino in campagna e lavora come contadino. Ma l'ex-guardaboschi ha nostalgia delle montagne e rimpiange la sua vita passata. Passano alcuni anni. Un giorno, Bàrnabo incontra il suo amico Bertòn, che gli consiglia di tornare. Bàrnabo viene anche a sapere che i briganti hanno nuovamente attaccato. L'anno seguente, accompagnato da Bertòn, Bàrnabo ritorna; la Polveriera è stata svuotata, munizioni ed esplosivi trasferiti al paese. Bàrnabo accetta di rimanere solo, come unico guardaboschi. I compagni gli promettono di raggiungerlo in occasione di un atteso ritorno dei briganti. Bàrnabo, da solo, attende i briganti, che effettivamente arrivano. Il guardaboschi li prende di mira; ma, ora che non ha più paura e ha la possibilità di rifarsi, sceglie deliberatamente, di non sparare: ormai ha trovato la serenità. I briganti si allontanano per non tornare più, e Bàrnabo resta a vivere in solitudine tra le sue montagne.

Il breve romanzo affronta alcune tematiche tipiche dell'opera di Buzzati.

Innanzitutto la montagna, con la sua immensità, il suo silenzio, la sua atmosfera magica, fiabesca. Quindi il tema dell'attesa, e della volontà di riscattarsi, di avere una "grande occasione" che possa conferire un significato alla propria vita.

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