Ashima
Ashima (in ebraico אֲשִׁימָא?, ašima'; in ebraico tiberiense: 'ašimā'; in latino Asima) era una divinità semitica.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Ashima era una divinità semitica occidentale del fato ed è associata alla dea accadica Shimti, il cui nome fungeva anche come titolo per altre divinità come Damkina e Ishtar; ad esempio, Damkina era chiamata banat shimti, "creatrice del fato"; il nome Ashima può essere tradotto come "il nome, parte, o sorte" e deriva dalla stessa radice dell'arabo qisma e il turco kismet.[1] Ashima, infatti, era una delle divinità adorate nella Samaria:
« Gli uomini di Babilonia si fabbricarono Succot-Benòt; gli uomini di Cuta si fabbricarono Nergal; gli uomini di Amat si fabbricarono Asima. » ( 2Re 17,30, su laparola.net.) |
Julian Obermann suggerì una stretta associazione tra il concetto di "nome" e "destino o scopo" alla radice semitica occidentale "šm" e cita diversi esempi nel testo ugaritico in cui la denominazione di una persona o di un oggetto determina la funzione futura che è un tema familiare in molte mitologie.[1] Godfrey Rolles Driver traduce "šmt" con "carica, dovere, funzione" nel suo glossario di Ugaritico e lo collega all'accadico "shimtu" ("lotto designato"). Ashim-Yahu e Ashim-Beth-El sono varianti del suo nome, mentre un'altra è attestata anche nel tempio ebraico di Elefantina.[2]
Il termine Ashima-Yaho (haShema YHWH), attestato nei papiri del tempio di Elefantina in Egitto, è stato collegato con un titolo di Astarte, che appare nei testi ugaritici.[3]
Secondo il Talmud, l'idolo di Ashima prese la forma di una "pecora calva" (forse una capra o un ariete), mentre secondo il rabbino Saadya Gaon era a forma di gatto; è interessante notare che il rabbino Elias Levita scrive che Ashima era un idolo a forma di scimmia.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Obermann, 1948.
- ^ Smelik, Davies.
- ^ Porten et al, 1996.
- ^ Klein, pp. 291-293.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Julian Obermann, Ugaritic Mythology: A Study of its Leading Motifs, New Haven, University Press, 1948.
- (EN) Klaas A. D. Smelik, Writings from Ancient Israel: A Handbook of Historical and Religious Documents, a cura di G. I. Davies, Westminster John Knox Press, 1991, ISBN 978-0-664-25308-0.
- (EN) Bezalel Porten, J.J. Farber e C.J. Martin, The Elephantine Papyri in English: With Commentary (Documenta et Monumenta Orientis Antiqui), Brill, 1996, ISBN 978-9004101975.
- (EN) Reuven Chaim Klein, God versus Gods: Judaism in the Age of Idolatry, Mosaica Press, 2018, ISBN 978-1946351463.