Antrozous pallidus
Pipistrello pallido | |
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Antrozous pallidus | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Antrozoinae |
Genere | Antrozous H. Allen, 1862 |
Specie | A.pallidus |
Nomenclatura binomiale | |
Antrozous pallidus Le Conte, 1856 | |
Sinonimi | |
A.cantwelli | |
Areale | |
Il pipistrello pallido (Antrozous pallidus Le Conte, 1856) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi, unica specie del genere Antrozous H. Allen, 1862, diffuso nel Nord America.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 92 e 135 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 45 e 60 mm, la lunghezza della coda tra 35 e 53 mm, la lunghezza del piede tra 11 e 16 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 37 mm e un peso fino a 28,9 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio ha una scatola cranica alta e liscia e un rostro grande, con due distinte creste laterali. La regione inter-orbitale è affossata. La bolla timpanica è grande. Gli incisivi superiori sono grandi e semplici. Quelli inferiori sono trifidi. I canini sono moderatamente grandi.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 3 |
3 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 3 |
Totale: 28 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lanosa. Le parti dorsali sono bruno-giallastre con la base dei peli più chiara, mentre le parti ventrali sono giallo-brunastre chiare. Il muso è troncato, termina con un disco carnoso sormontato da una cresta cutanea leggermente elevata che si estende lateralmente fino alle narici che si aprono frontalmente ed è ricoperto di piccole verruche, associate ai follicoli piliferi. Gli occhi sono piccoli Le orecchie sono grandi, triangolari e separate tra loro. Il trago è sottile, lanceolato, lungo la metà del padiglione auricolare e con il bordo posteriore dentellato. Le membrane alari sono grigiastre ed attaccate posteriormente alla base dell'alluce. I piedi sono moderatamente grandi. I metacarpi del terzo e quarto dito sono uguali. L'estremità della lunga coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio. La sottospecie A.p.pacificus è la più grande. Il cariotipo è 2n=46 FN=50.
Ecolocazione
[modifica | modifica wikitesto]Emette ultrasuoni a basso ciclo di lavoro, con impulsi di breve durata a banda larga e frequenza modulata iniziale a 70 kHz e finale a 25 kHz.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia nei crepacci, vecchi edifici, ponti, grotte, miniere e cavità degli alberi in colonie di 30-70 individui, raramente di diverse centinaia di esemplari. Forma vivai in primavera, tra marzo e maggio, i quali persistono fino ad ottobre, mentre i maschi tendono ad essere solitari. Non tollera ricoveri con temperature superiori ai 40 °C. Sono stati registrate 5 diverse vocalizzazioni, una intimidatoria, una utilizzata durante i litigi, una strettamente utilizzata per segnalare la presenza agli altri individui della stessa specie durante il volo, una di soddisfazione e una lamentosa.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di artropodi, in particolare di scorpioni, Gryllacrididae, Solpugidae, Tenebrionidae, Scarabaeidae, Carabidae, Silphidae, Acrididae, Cicadidae, Tettigoniidae, Mantidae, Cerambycidae e Sphingidae. Talvolta può mangiare anche lucertole. Cattura le prede direttamente al suolo oppure in volo a circa 3-6 metri dal suolo.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Danno alla luce uno o due piccoli nella prima estate, dopo aver trattenuto lo sperma durante l'inverno e iniziato l'ovulazione a primavera. Gli accoppiamenti avvengono in inverno. I nascituri sono dipendenti per le prime 6 settimane e vengono svezzati dopo 6-8 settimane.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nel Nord America occidentale, dalla Columbia Britannica sud-orientale, attraverso gli stati americani dell'Ovest, fino al Messico centrale e sull'isola di Cuba.
Vive nelle aree desertiche, in foreste di conifere, boschi, terreni arbustivi, canyon e fattorie fino a 1.830 metri di altitudine. In California è stato osservato in querceti e foreste di sequoia fino a 2.100 metri.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 7 sottospecie:
- A.p.pallidus: Texas occidentale, Arizona, Nuovo Messico; Colorado, Utah, Nevada e California centrale e orientale;
- A.p.bunkeri (Hibbard, 1934): Stati del Kansas ed Oklahoma occidentali;
- A.p.koopmani (Orr & Silva-Taboada, 1960): Cuba;
- A.p.minor (Miller, 1902): Baja California e California meridionale;
- A.p.obscurus (Baker, 1967): stato messicano del Tamaulipas;
- A.p.pacificus (Merriam, 1897): coste della California, Oregon, Washington, Idaho e Columbia Britannica sud-orientale;
- A.p.packardi (Martin & Schmidly, 1982): Messico settentrionale e centrale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica A.pallidus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Arroyo-Cabrales, J. & de Grammont, P.C. 2008, Antrozous pallidus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Antrozous pallidus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Hermanson & O'Shea, 1983.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- John W.Hermanson & Thomas J.O'Shea, Antrozous pallidus (PDF), in Mammalian Species, n. 213, 1983.
- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antrozous pallidus
- Wikispecies contiene informazioni su Antrozous pallidus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Antrozous pallidus, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007560656705171 |
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